4 dicembre 2013

Immagini di un'infanzia violata


Questa immagine è davvero emblematica di come i ragazzi palestinesi sono costretti a vivere nella Palestina occupata, i patimenti, i soprusi, le violazioni che sono costretti a subire da un'occupazione illegale e moralmente abietta. Qui un ragazzino palestinese si rivolge gridando a un soldato israeliano, chiedendo la liberazione del padre arrestato. Egli, tra l'altro, ha appena dovuto assistere all'aggressione del fratello da parte della soldataglia dell'Idf (foto postata da Hambe Abu Rahma da fb).


E talvolta capita che la soldataglia israeliana arresti questi bambini, in violazione non solo del diritto umanitario e delle varie Convenzioni sui diritti del fanciullo, ma persino della stessa legge di questo stato-canaglia. In questa foto Mahmoud Najib, un bambino di soli 10 anni, piange mentre viene arrestato dalle forze di occupazione a Gerusalemme est (3 dicembre 2013, foto postata da Younes Arar da fb).


Ma l'infanzia palestinese viene violata anche dall'embargo criminale imposto a Gaza ormai da più di sei anni, costringendo una popolazione di 1,7 milioni di palestinesi, molti dei quali bambini e ragazzi, a vivere in condizioni di estrema povertà e degrado (foto postata da Ramy Abdu da fb).


E che dire delle decine di migliaia di palestinesi che, dal 1993 ad oggi, hanno viste le loro case (più di 15.000 per l'esattezza) distrutte dalla sistematica opera di demolizione e di pulizia etnica dello stato-canaglia israeliano?  Ci si interroga come sarà l'adolescenza e la vita intera di questa bambina, qui ritratta mentre gioca sulle suppellettili che residuano dalla demolizione della sua casa nella Valle del Giordano (3 dicembre 2013, foto postata da Younes Arar su fb).

Talvolta, dopo che guardo immagini come queste che raffigurano bambini che mi guardano tristi, preoccupati eppure talvolta sorridenti dallo schermo del mio pc, mi volto a osservare i miei piccoli che giocano nella tranquillità e nel confort della mia abitazione, e davvero mi vengono le lacrime agli occhi.

Che in Israele si conoscano bene e si guardino con indifferenza i crimini dell'occupazione israeliana e le condizioni di vita della popolazione palestinese mi sorprende, ma fino a un certo punto.

Ma che la comunità internazionale, i governi dell'occidente, i nostri governanti, assistano impassibili alla tragedia dell'infanzia palestinese così brutalmente violata, mi riempie sempre di sgomento e di doloroso stupore.




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