17 agosto 2004

I fondi Ue non finanziano il terrorismo palestinese!

Tempo addietro il Governo israeliano aveva chiesto nuovamente alla Ue di indagare sull'utilizzo dei fondi destinati all'Anp, che secondo i servizi segreti, anziché essere utilizzati in favore della popolazione palestinese, venivano stornati per il finanziamento di attività terroristiche.
Grande clamore sulla stampa, reiterate accuse ad Arafat di non essere un partner per la pace ma, al contrario, di essere il manovratore occulto del terrorismo anti israeliano.
Piccola notiziola della settimana scorsa, non riportata ahimé da nessun giornale italiano: l'Ufficio Anti Frode dell'Unione Europea (OLAF), in una dichiarazione ufficiale, ha affermato di non aver trovato alcuna prova che gli aiuti europei all'Anp "siano stati usati per finanziare attività illegali, incluso il terrorismo"!
Le indagini dell'OLAF erano iniziate nel febbraio del 2003, e concernevano accuse (non provate, come ora si è visto...) secondo cui i fondi Ue venivano stornati in favore dei gruppi terroristici e, più in generale, supposte irregolarità nel meccanismo di allocazione dei fondi.
L'OLAF ha raccolto prove da varie fonti, tra cui il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, e alle indagini hanno partecipato anche l'amministrazione israeliana e l'Anp.
L'Unione Europea è il maggior donatore in favore dei Palestinesi, con aiuti che quest'anno ammonteranno a 250 milioni di euro; tali somme sono gestite da una amministrazione fiduciaria della Banca Mondiale, che richiede severe e chiare condizioni per la consegna degli aiuti.
Già una volta l'Unione Europea aveva sospeso gli aiuti in favore della popolazione palestinese, alla fine del 2002, dopo che gli israeliani avevano sostenuto che l'assistenza europea nel periodo fine 2000 - 2002 era stata destinata ad attività di terrorismo.
Ma, ancora una volta, un gruppo di lavoro del Parlamento Europeo aveva concluso, nel mese di aprile, che non vi era alcuna evidenza che legasse le donazioni dei contribuenti europei al terrorismo palestinese!
Sono anni, ormai, che Israele accusa Arafat di finanziare il terrorismo e di non essere un partner per la pace, e i serizi segreti sono sempre lì, di supporto, con rapporti, come dire, "addomesticati".
E' recente la polemica scoppiata in Israele che ha visto Amos Malka, direttore dell'Intelligence Militare (MI) israeliana al tempo dello scoppio della seconda Intifada, accusare Amos Gilad (capo della divisione ricerche della MI a quel tempo) di aver fornito al Governo israeliano alcuni rapporti erronei, sulla scorta dei quali Arafat veniva dipinto come un nemico della pace, il cui unico scopo era la distruzione di Israele.
Ma qui è un'altra storia, Israele tenta nuovamente di bloccare gli aiuti Ue alla popolazione palestinese, e questa è davvero una vergogna ed una infamia!
Due milioni di Palestinesi, infatti, vivono con meno di due dollari al giorno, e il 42% delle famiglie SOPRAVVIVE solo grazie agli aiuti umanitari.
In queste condizioni, il blocco dei finanzamenti Ue potrebbe avere esiti disastrosi per la popolazione civile palestinese, ed ipotizzare e cercare di ottenere l'adozione di una simile misura è semplicemente degno di un Paese barbaro e senza alcuna pietà!

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