11 settembre 2007

I bulldozer israeliani in azione.

Alle 4 di mattina dello scorso 29 agosto, i valorosi soldatini di Tsahal, accompagnati da alcuni bulldozer, sono entrati in forze nel quartiere Naqar di Qalqiliya, una cittadina della West Bank, alla ricerca di alcuni militanti di Hamas che l’intelligence israeliana riteneva si trovassero nell’area.

Intorno alle sette, circondato il quartiere, i soldati hanno intimato ai residenti nella zona di uscire dalle case, costringendo gli uomini a spogliarsi completamente (inclusi gli indumenti intimi) in mezzo alla strada, davanti alle donne ed ai bambini; due Palestinesi che si erano rifiutati sono stati picchiati selvaggiamente.

Successivamente, alcuni degli stessi abitanti sono stati interrogati dagli uomini della Israel Security Agency, senza che fosse loro concesso di indossare altro che la biancheria intima, e questo fino a sera, quando le truppe dell’Idf finalmente hanno deciso di abbandonare la città.

Non avendo ancora trovato i militanti ricercati, i bulldozer israeliani hanno iniziato a distruggere alcune case, demolendone interamente cinque e parzialmente due (ma in misura tale da renderle inabitabili), lasciando così senza un tetto ben 48 persone, tra cui 17 bambini; a nessuno dei residenti è stato consentito di entrare in casa, prima che venisse demolita, per raccogliere almeno gli effetti personali.

Si tratta dell’ennesimo crimine degli ebrei di Israele ai danni di Palestinesi inermi ed innocenti, l’ennesima brutale aggressione, l’ennesima violazione del diritto umanitario internazionale, in particolare dell’articolo 27 della IV Convenzione di Ginevra, secondo cui la popolazione civile dei territori occupati deve essere trattata “umanamente” e deve veder garantiti, in ogni caso, il proprio onore e la propria dignità, e soprattutto del successivo articolo 53, che proibisce in maniera assoluta la distruzione delle proprietà dei residenti, salvo il caso in cui tali distruzioni siano rese “assolutamente necessarie” ai fini di una operazione militare.

Anche ammesso che l’operazione di arresto di Qalqiliya possa essere considerata una “operazione militare”, appare di tutta evidenza come gli eventuali arresti si sarebbero potuti tranquillamente effettuare senza demolire le abitazioni di civili innocenti.

Ma tant’è, meglio non rischiare!

Secondo le statistiche combinate fornite dall’UNRWA e da B’tselem, dal settembre del 2000 all’agosto del 2007, Israele ha distrutto – solo per presunti scopi militari – ben 3.019 unità abitative, lasciando senza casa oltre 27.260 Palestinesi; e questo, va precisato, senza considerare le demolizioni di carattere amministrativo.

Naturalmente le cancellerie occidentali voltano la testa dall’altra parte, il governo del fervente cattolico Prodi tace, l’informazione cialtrona ed asservita figuriamoci se divulga notizie che possano in qualche modo nuocere alla “immagine” di quel Paese civile e pacifico che è Israele.

Ah dimenticavo, l’operazione di Qalqiliya si è conclusa senza alcun arresto: l’intelligence israeliana si era sbagliata.

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6 Commenti:

Alle 14 settembre 2007 alle ore 12:15 , Blogger Mr.Segnalatore ha detto...

Ti ho inserito nella lista link!
Continua cosi’, a presto, ciao!!

 
Alle 19 settembre 2007 alle ore 09:28 , Anonymous Anonimo ha detto...

scandaloso, come sempre del resto.
ultimamente sto iniziando a dubitare anche sull'imparzialità di youtube...chissà se questo video durerà online.
ti abbraccio, emanuele.

 
Alle 19 settembre 2007 alle ore 16:03 , Anonymous Anonimo ha detto...

mi viene da dire la stessa parlola usata da emanuele...scandaloso!!
l'ho fatto anche sull'altro blog ma lo ripeto anche qua...complimenti per il tuo lavoro...in bocca al lupo e hasta siempre!!!
orso

 
Alle 20 settembre 2007 alle ore 12:10 , Blogger vichi ha detto...

Grazie ragazzi per il vostro incoraggiamento!
Purtroppo il tempo che riesco a dedicare al blog è sempre troppo poco, ed è davvero scandaloso e tragico tutto quello che succede - o minaccia di succedere - in Palestina.
L'ultima notizia è la decisione del governo nazi-israeliano di chiudere le forniture di elettricità e carburante (ed altri generi indispensabili) al campo di concentramento di Gaza, come misura di punizione collettiva contro i Palestinesi rei di "tollerare" il governo di Hamas.
E nessuno protesta, nessuno dice niente, e se lo fanno davvero?
E dov'è il limite per il civile popolo ebraico, se ne esiste uno, nella sua escalation di crimini nei confronti del popolo palestinese?

 
Alle 22 novembre 2007 alle ore 22:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

ma come ti permetti di definire "nazi-israeliano il governo dello Stato di ISraele?
Tu, insignificante e squallido individuo, portatvoce di assassini e criminali, come ti permetti?
Fai schifo vichi... fai solo schifo...

 
Alle 9 gennaio 2009 alle ore 00:09 , Anonymous Anonimo ha detto...

ANONIMO SI SENTE E SI VEDE DA COME TI ESPRIMI CHE SEI UN FASCIO ITALIOTA.
rOSS

 

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