21 giugno 2011

Freedom Flotilla 2: Gaza Island




Sulla Freedom Flotilla 2 sono state spese molte parole e probabilmente sono stati realizzati numerosi video, questo, a mio giudizio, è il più divertente.

Nell'attesa della partenza, il movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) fa l'elenco dei vari cantanti che questa estate hanno in programma dei concerti in Israele - da Bob Dylan a Paul Simon, da Laurie Anderson a Kiri Te Kanawa, da Moby ai Duran Duran, tutti affettuosamente etichettati come "vecchi coglioni" - e li invita a cancellarli, seguendo l'esempio di altri illustri colleghi, e a imbarcarsi sulle navi della Freedom Flotilla.

L'effetto della parodia è sicuramente divertente, anche se alla fine - ricordando il massacro di Piombo Fuso - resta sempre un po' l'amaro in bocca.



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7 Commenti:

Alle 21 giugno 2011 alle ore 20:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

http://frontpagemag.com/2011/06/20/the-hard-life-of-muslim-terrorists-in-israeli-prison/

mauroD

 
Alle 22 giugno 2011 alle ore 15:05 , Blogger vichi ha detto...

Ecco spiegato perchè i Palestinesi si ostinano nella loro resistenza contro l'occupazione israeliana: in realtà vogliono tutti andare in prigione (in Israele), dove si vive meglio che nei Territori!

Resta da capire perchè esistano varie ong - covi di biechi antisemiti - che si ostinano a raccontare una verità ben diversa, come ad esempio Addameer.

"Condizioni all'interno dei centri di detenzione"

Costantemente Addameer insieme ad altre organizzazioni di diritti umani ha presentato petizioni presso la Suprema Corte di Giustizia israeliana, denunciando le pessime condizioni rilevate all'interno dei centri ...

Un vasto numero di prigionieri attualmente in detenzione risulta essere ferito o ammalato, ricevendo sporadici se non inesistenti cure mediche. I controlli medici sono eseguiti frequentemente attraverso le sbarre delle celle ed eventuali trasferimenti in ospedale per ulteriori accertamenti, possono essere ritardati anche per lunghi periodi.

Conseguentemente, il numero di detenuti che, una volta rilasciati, soffre di problemi cronici di salute, come malattie della pelle, debolezza, ulcera, affaticamento, risulta essere molto elevato.

Richieste presentate da organizzazioni umanitarie israeliane allo scopo di fornire assistenza medica all'interno dei campi, alla stesa stregua di petizioni presentate dalla Croce Rossa Internazionale, sono state sempre sistematicamente rigettate..

Ulteriori abusi includono percosse con bastoni, pugni, calci, abusi verbali e minacce.

Il cibo risulta molto spesso inadeguato per una corretta nutrizione ed e' altresi' somministrato in quantita' molto ridotte.

Controlli e monitoraggi effettuati da Addameer fino al 13 Marzo 2004 hanno rilevato la mancata somministrazione di pasti e bevande caldi.

Per i detenuti affetti da malattie o disturbi come diabete, problemi di pressione sanguigna, etc, nessuna cura particolare e' prestata nella somministrazione del cibo.

I centri di detenzione non offrono alcun tipo di ricambio di biancheria ai detenuti. I vestiti di molti prigionieri rimangono sporchi di sangue, a seguito delle ferite riportate durante l'arresto, per svariati mesi.

L'esercito israeliano continua a vietare alla Croce Rossa Internazionale di rifornire i centri di libri, vestiti ed altri effetti personali utili ai detenuti.

Condizioni nei campi militari
Le situazioni piu' difficili sono state riscontrate nei campi di detenzione militare.

Attualmente ne esistono tre: Megiddo, Over e Ketziot.

Le condizioni dei detenuti all'interno dei campi sono assolutamente al di sotto degli standard internazionali legali e medici richiesti ...

Etc. etc.

Questo senza considerare la vergogna della carcerazione di 211 minori nelle prigioni israeliane, di cui 38 in età compresa tra i 12 e i 15 anni, detenuti in condizioni degradate e umilianti e in violazione della Convenzione sui diritti del fanciullo.

 
Alle 24 giugno 2011 alle ore 13:48 , Anonymous Anonimo ha detto...

per lo meno su questi avete brutte notizie ,per il caporale Shalit le notizie non si hanno affatto.
e poi perchè avere rispetto per i delinguenti quanto loro non hanno avuto rispetto per le vite dei civili massacrandoli?

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 10:17 , Anonymous Anonimo ha detto...

sti qua se le cercano, si può ormai far passare tutto attraverso l'egitto, ma di là non si incontrerebbero ebrei da aggredire evidentemente. simpatico anche il niet dei fratelli di hamas alla croce rossa internazionale che voleva notizie su shalit. dei veri signori
www.maurod.ilcannocchiale.it

 
Alle 26 giugno 2011 alle ore 10:38 , Anonymous Anonimo ha detto...

tra l'altro hamas ha detto che riguardo a shalit stanno pensando di rapire una soldatessa israeliana per dargliela in moglie. penso che più schifosi non is possa essere
mauroD

 
Alle 28 giugno 2011 alle ore 15:13 , Blogger vichi ha detto...

Gilad Shalit è un soldato delle truppe di occupazione che assediano Gaza, catturato in un'azione militare.

Trovo del tutto inaccettabile la campagna internazionale volta alla liberazione del soldato israeliano, e non perchè meriterebbe di essere libero.

Ma perchè riflette un doppio standard di giudizio immorale nei confronti di israele, che invece è libero di detenere più di duecento minori, decine dei quali di età compresa tra i 12 e i 15 anni.

E, infatti, le doglianza della famiglia Shalit non si rivolgono ad Hamas, bensì a Netanyahu che continua a negare uno scambio di prigionieri.

L'unico motivo per cui ancora Gilad Shalit non è libero. Perchè, purtroppo, questo è l'unico modo per ottenere la liberazione di prigionieri palestinesi.

Quanto al video di cui hai postato il link, che si riferisce come è evidente alla precedente flotilla, già è stato smascherato per gli errori di traduzione dei vari israel media watch di propaganda sionista.

 
Alle 28 giugno 2011 alle ore 15:26 , Blogger vichi ha detto...

Del resto, non si capisce bene perchè la Freedom Flotilla 2 non possa arrivare a Gaza.

Gaza - secondo la propaganda israeliana - non è occupata, anzi è un vero e proprio paese di Bengodi in cui affluisce ogni ben di Dio, le armi arrivano attraverso i tunnel, i terroristi vanno e vengono da Rafah, allora che timore c'è?

Il fatto è, mio caro, che si tratta per l'appunto di pura e semplice propaganda...

 

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