L'intollerabile arroganza dell'ambasciatore israeliano
Quello che segue è l'articolo di Repubblica del 30 luglio dal titolo "L'ira di Gerusalemme contro i grillini 'nella loro missione ci hanno snobbati', in cui Tommaso Ciriaco da conto della protesta dell'Ambasciatore di Israele Naor Gilon per un viaggio conoscitivo di alcuni deputati del M5S in Palestina, protesta che si sostanzia in due principali accuse:
a) non aver incontrato parlamentari o altri esponenti israeliani;
b) essersi fatti guidare da Luisa Morgantini.
Ora, che un diplomatico invii una nota (anche) al Presidente della Camera per censurare il comportamento di alcuni deputati - che fino a prova contraria sono liberi di scegliere chi incontrare, i luoghi da visitare, le persone con cui parlare - è francamente irrituale (e irritante).
Quello che è del tutto intollerabile è che l'ambasciatore israeliano si permetta di insolentire volgarmente e di diffamare una cittadina italiana, una stimata pacifista ed ex Vice Presidente del Parlamento europeo come Luisa Morgantini.
Si spera (ma non molto) che il nostro Ministro degli esteri abbia voglia di replicare a questa intollerabile protervia ed arroganza.
E spiace che, dall'articolo di Repubblica, traspaia una certa soddisfazione per lo "schiaffo" assestato ai deputati del M5S piuttosto che la dovuta indignazione per un comportamento inaccettabile come quello di Gilon.
Cara Repubblica, se un caso diplomatico esiste, riguarda il comportamento poco rispettoso e denigratorio, come tale inaccettabile, di un ambasciatore a cui dovrebbero bacchettare le manine...
ROMA— Poco diplomatico e ben assestato, lo schiaffo ai grillini è annunciato su carta intestata dell’ambasciatore israeliano Naor Gilon. Ed è diretto ai sei deputati del Movimento cinque stelle volati solo pochi giorni fa in Israele e nei territori dell’Anp. «Quando si vuole affrontare una situazione complessa è sempre opportuno ascoltare le posizioni di entrambe le parti. Purtroppo — è il rimprovero rivolto agli uomini di Grillo dall’ambasciatore — così non è stato in questo caso». L’accusa, pesante, è di aver dato retta solo alle ragioni dei palestinesi. Di non aver neanche tentato di incontrare i parlamentari israeliani. E di avere per di più viaggiato al fianco di un’attivista che nega «lo stesso diritto all’esistenza dello Stato d’Israele».
La missiva che certifica il caso diplomatico è diretta al capogruppo del M5S Riccardo Nuti. E, per conoscenza, anche alla Presidenza della Camera. Nel testo, l’ambasciatore Gilon ricorda di aver appreso dai media della missione dei sei grillini. Li elenca uno ad uno: Carlo Sibilia, Alessandro Di Battista, Manlio Di Stefano, Stefano Vignaroli, Paola Carinelli e Maria Edera Spadoni. Poi parte l’affondo: se si è trattato di «un viaggio di lavoro, al fine di conoscere la realtà sul campo, non mi resta che esprimere rammarico per l’occasione sprecata».
Ma il passaggio più duro arriva qualche riga dopo: «Il viaggio è stato organizzato dalla signora Luisa Morgantini, attivista ben nota per le sue posizioni estremiste », che negano allo Stato d’Israele il diritto ad esistere. «È superfluo dire — aggiunge con ironico rammarico l’ambasciatore — che il viaggio da lei organizzato non prevedeva alcun incontro con alcun esponente ufficiale o non ufficiale» israeliano. Neanche l’ombra di un summit con i parlamentari israeliani della Knesset, rimprovera Gilon.
Un focus è dedicato al deputato Paolo Bernini. Il cinquestelle — che però della delegazione non ha fatto parte — è messo sul banco degli imputati a causa di alcune dichiarazioni pubblicate sabato scorso, nelle quali si indica il sionismo come «una piaga».
«Una simile affermazione, che nasce probabilmente dalla mancanza delle minime nozioni di storia — si infuria l’esponente della diplomazia israeliana — supera la linea rossa che costituisce il
discrimen tra una critica costruttiva e una vera e propria istigazione e negazione della legittimità di esistenza dello Stato d’Israele ».
Difficile che la frattura possa ricomporsi. Gilon, comunque, ricorda l’incontro avuto con i grillini di palazzo Madama, poi invita i deputati a un «viaggio conoscitivo in Israele». Ma l’ultimo monito suona definitivo. E senza appello: «In questo momento storico è importante incoraggiare proprio le forze che sostengono la pace e il dialogo, evitando invece di fiancheggiare esponenti estremisti, aventi come obiettivo quello di infiammare l’odio e la violenza».
Etichette: gilon, M5S, morgantini, palestina
3 Commenti:
"Stimata pacifista" la Luisa Morgantini ?
è come chiamare sua santità Charles Manson !
Parlamentare Polo Bernini ?
GRANDE , quello secondo cui il film ZEITGEIST era "la verità" ed un seguo-complottista dei livelli di GIulietto Chiesa. Perchè non mettete anche una testimonianza di qualche altro negazionista ?
I 5 stelle erano Paolo Bernini ( 25 anni,filo-cospirazionista )
Stefano Viganroli ( 36 anni, negazionista )
Alessandro di Battista ( 36 anni, "LO CONOSCIAMO TUTTI" )
Carlo Sibilia ( 27 anni, parassita Parlamentare )
Manlio Di Stefano ( 32 altri, n'altro pazzo ),
Paola Carinelli e Maria Edera Spadoni,
oltre alla tanto "osannata" Luisa morganatici.
Ma io mi chiedo cosa ci fanno ste persone al parlamento ???
La cui metà sono ragazzini figli di papà appena usciti dalle università ,
e l'altra metà negazionisti e beceri ignoranti che invece di trovarsi un vero lavoro fanno gli idealisti sputando sentenze su situazioni delle quali parlano senza sapere, e poi si stipendiano i viaggetti umanitari con isoldi dei contribuenti ? ma che scherziamo ?
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=50043
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