20 ottobre 2006

Chi tifa di più nel mondo per la tortura? Ma è chiaro, Israele!

Non dovrebbe sorprendere più di tanto, ma i maggiori supporter nel mondo a favore dell’uso della tortura sui detenuti sono gli Israeliani.
Lo rivela un sondaggio della BBC World Service, pubblicato giovedì, e condotto su un campione di cittadini di 25 nazioni, tutte aderenti (in teoria) alla Convenzione di Ginevra, che vieta l’uso della tortura e di ogni trattamento crudele e/o degradante sui detenuti.
In particolare, per quanto riguarda Israele, il 43% degli intervistati si è dichiarato a favore dell’uso di un “certo grado” di tortura nei confronti dei terroristi se ciò può servire ad ottenere informazioni utili a salvare vite umane dalla minaccia terroristica, mentre il 48% si è mostrato a favore di chiare regole contro la tortura, in quanto l’uso della stessa è “immorale”.
E’ tuttavia, precisa la BBC, i favorevoli all’uso della tortura passano al 53% se si limita l’esame agli Israeliani di religione ebraica, mentre i contrari scendono al 39%; gli israeliani di religione islamica (circa il 16% del campione intervistato), secondo quanto dichiarato dalla BBC, si sono invece mostrati contrari all’uso della tortura “per la stragrande maggioranza”.
L’ennesima dimostrazione del tasso di civiltà degli ebrei d’Israele, da girare agli amici radicali che con tanta dedizione si prodigano per l’ingresso di questo Paese di spietati e barbari oppressori all’interno della Ue.

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3 Commenti:

Alle 20 ottobre 2006 alle ore 12:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

ehh già, le dittature mediorientali invece grandi difensori dei diritti umani e della democrazia eh?

 
Alle 16 gennaio 2008 alle ore 11:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con Luca. Perchè non mandi questo articolo ai palestinesi, maestri del terrorismo contro la popolazione civile? Solo che loro massacrare i civili innocenti lo fanno volontariamente, non certo per errore. A proposito del tuo articolo, sarà anche una forma estrema antipatica ai 'pacifondai' di sinistra, ma da quando esiste il muro gli attacchi kamikaze in Israele sono praticamente scomparsi (sostituiti dal continuo lancio di razzi kassam da Gaza contro cittadine israeliane indifese). Per finire, forse non lo sai ma la politica degli arabi 'combattenti' è da sempre quella di rifugiarsi intenzionalmente nelle case dei civili durante un combattimento. Israele adotta varie misure per evitare stragi di civili, come ad esempio il lancio di volantini in arabo su città arabe prima di un attacco, ma quando il terrorista si rifugia in mezzo ai bambini la strage può diventare inevitabile. Ti sei mai chiesto perchè Israele ha meno morti civili? Non certo per il buon cuore degli arabi, ma perchè i soldati israeliani fanno i soldati.
Quanto poi a giustificare le azioni palestinesi con un loro presunto 'diritto', del quale sarebbero stati privati da un'altrettanto presunta 'occupazione' israeliana, ti ricordo che i territori contesi della Cisgiordania (Giudea e Samaria) sono stati conquistati da Israele in seguito alla vittoria di una guerra di aggressione (e di dichiarata 'pulizia etnica')scatenata dagli arabi, e che quindi appartengono ad ISRAELE in base a quel diritto internazionale che tanto ami citare (benchè Israele abbia poi rinunciato a molti dei territori conquistati in cambio di pace). Sono poi stati annessi illegalmente dall Giordania, che li ha ceduti all'OLP di Arafat. Per ultimo, giusto per sfatare il mito di una 'terra palestinese' 'rubata ed occupata' dagli invasori ebrei, bisogna ricordare che:
1- I palestinesi non esistono, nel senso che palestinese è chiunque, arabo o ebreo, viva in Palestina; gli arabi oggi si sono autoproclamati 'palestinesi', ma in realtà sono, al 90% figli di immigrati da Siria, Egitto, Libano e Giordania.
2- Alla fine dell'800 la Plaestina era quasi completamente deserta. Le comunità ebraiche, che vi abitavano da secoli come quelle arabe, rappresentavano la minoranza;
3 - Proprio perchè erano la minoranza, gli arabi ricevettero il 73% della Palestina nel 1922 (ora Giordania),e gli ebrei il restante 27%:
4- Di questo restante 27%, il 45% fu offerto ulteriormente agli arabi con la risoluzione ONU 181 (che tu citi), lasciando a Israele solo il 14% di ttta la Plaestina. Israele accettò la Risoluzione, ma GLI STATI ARABI LA RIGETTARONO, scatenando una guerra di aggressione contro Israele.
La terra che rifiutarono ( e che poi Israele conquistò nella sua guerra difensiva) è proprio il territorio di cui tu parli (la Cisgiordania).

Evidentemente, ai poveri arabi non basta avere l'86% di tutta lapalestina, devono averla tutta quanta, in totale spregio dei diritti umani che prevedono la tutela delle minoranze, quella ebraica in questo caso (che , tra l'altro, all'inizio dell'immmigrazione sionista ammontava a ben più del 14% di tutta la popolazione). Non solo: Israele offrì addirittura la restituzione delle terre acquisite mentre difendeva la sua sopravvivenza dall’aggressione araba in cambio di una pace formale. Un’offerta ribadita in occasione dell’armistizio di Rodi e della Conferenza di Losanna del 1949. I leader arabi rifiutarono le terre pur di mantenere lo stato di guerra allo scopo di distruggere lo stato ebraico. Se le offerte di Israele fossero state accettate, ci sarebbe uno stato 'Palestinese' arabo GIà DAL 1949.
Ti ricordo anche, se non lo sai, che i 'profughi' palestinesi (arabi) furono creati sia dalla propaganda araba (che invitava, nel 1948, tutti gli arabi ad uscire mentre loro buttavano 'gli ebrei a mare'), sia dalle normali operazioni di guerra scatenata dagli arabi stessi. Contemporaneamente, tutti i paesi arabi musumani cacciarono gli ebrei dal loro territorio, espropriandoli dei loro averi.. ma perchè di questi profughi ebrei non si parla mai? Ecco perché: i profughi ebrei furono accolti ed integrati in Israele, con grande sforzo economico per il Paese. Quelli arabi furono deliberatamente tenuti in campi profughi come arma propagandistica contro israele, per ammissione degli stessi leaders arabi (ad esempio re Hussein di Giordania).La menzogna che gli stati arabi vicini non avessero 'sufficiente terra' coltivabile da offrire ai profughi è appunto questo, una menzogna. Sia l'Egitto che la Siria fecero, prima e dopo ilo 1948, svariati appelli di richiesta di lavoranti per il loro paese, bisognoso di manodopera. Avrebbero accettato chiunque, meno i profughi palestinesi (anche questo per loro stessa, candida ammissione).
Non solo: Israele arrivò perfino ad offrire il rientro in Israele degli arabi che erano usciti dal suo territorio prima della guerra,a condizione di firmare una dichiarazione di rinuncia alla violenza, giurare fedeltà allo stato di Israele e diventare pacifici e produttivi cittadini.
Nel corso dei decenni grazie a questa legge oltre 150.000 rifugiati arabi ne hanno approfittato per costruirsi una vita proficua in Israele. Ovviamente, nessuno stato arabi si è mai sognato di far reimpatrire, men che meno di indennizzare, gli ebrei espulsi a forza dal loro territorio.
E' evidente che la tua percezione del problema israelo-palestinese è distorta. Ti invito ad una maggiore profondità nella trattazionedegli argomenti, ad informarti meglio su come sono andate veramente le cose e a pensare due volte prima di palrale di 'diritti umani' contro Israele, specialemnet se a favore degli arabi (o 'palestinesi', come amano definirsi).
Ovviemnte, confido nel fatto che tu sia abbastanza onesto da pubblicare questo intervento per intero.
Emanuela

 
Alle 16 gennaio 2008 alle ore 12:15 , Blogger vichi ha detto...

E perchè non dovrei pubblicare questo commento, una summa della più stupida e becera propaganda sionista?
Solo una precisazione: l'Onu, in svariate risoluzioni, ha affermato la inammissibilità dell'acquisizione di territori a mezzo della guerra, e questo chiude ogni discorso.
Israele deve ringraziare l'incondizionato appoggio Usa e l'ignavia degli europei se può continuare ad atteggiarsi da Stato colonialista brutale e feroce, che pratica impunemente l'apartheid e quotidianamente commette crimini di guerra indegni di un Paese (che vorrebbe essere) civile.

 

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