26 settembre 2006

Le vittime innocenti dei crimini israeliani.


Spesso si organizzano manifestazioni e cortei in cui è uso portare delle candele in ricordo delle vittime di fatti di sangue particolarmente efferati, lo si è fatto in Italia, da ultimo, per i tre cattolici fucilati in Indonesia.
Nessuna di quelle anime buone, tuttavia, ha pensato di organizzare una simile manifestazione davanti all’ambasciata israeliana a Roma, per protestare contro il massacro della popolazione civile palestinese che i criminali di Tsahal, con le loro “piogge estive”, stanno attuando nella Striscia di Gaza.
Eppure i numeri sono davvero impressionanti.
Dal 25 giugno al 20 settembre l’esercito israeliano, nella sola Striscia di Gaza ha ucciso ben 231 Palestinesi (267 se si comprende anche il West Bank) e ne ha feriti 814.
Secondo una indagine dell’ong israeliana B’tselem, basata sui dati relativi ai mesi di luglio ed agosto, più della metà degli uccisi (esattamente il 50,4%) erano civili disarmati e che non stavano prendendo parte in alcun modo a scontri o combattimenti.
Ed è penoso notare come a pagare un prezzo altissimo alla furia bestiale ed assassina dell’esercito israeliano siano i bambini e gli adolescenti palestinesi, 39 morti e 216 feriti nel periodo considerato.
E allora ecco la mia personalissima candela in ricordo di questi bambini e di questi ragazzi trucidati senza pietà e senza colpa, vittime dimenticate di una occupazione militare ingiusta e brutale, di un bagno di sangue senza fine che la comunità internazionale continua incredibilmente a tollerare (l’elenco è tratto da un articolo di Donald Macintyre su The Independent del 19 settembre, riportato da Palestine Monitor e da me aggiornato al 20 settembre):
1) Bara Nasser Habib, 3 anni, ucciso il 26 luglio a Gaza City da schegge in testa e nel corpo;
2) Shahed Saleh Al-Sheikh Eid, 3 giorni, morto dissanguato a seguito di una incursione aerea il 4 agosto ad Al-Shouka;
3) Rajaa Salam Abu Shaban, 3 anni, morto per la frattura del cranio a seguito di un raid aereo il 9 agosto a Gaza City;
4) Jihad Selmi Abu Snaima, 14 anni, ucciso da una granata il 10 settembre ad Al-Shouka;
5) Khaled Nidal Wahba, 15 mesi, morto il 10 luglio per le ferite riportate durante una incursione aerea;
6) Rawan Farid Hajjaj, 6 anni, ucciso insieme alla madre e ad una sorella durante una incursione aerea l’8 luglio a Gaza City;
7) Anwar Ismail Abdul Ghani Atallah, 12 anni, ucciso il 5 luglio a Erez da una pallottola in testa;
8) Mahfouth Farid Nuseir, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
9) Ahmad Ghalib Abu Amsha, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
10) Ahmad Fathi Shabat, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
11) Walid Mahmoud El-Zeinati, 12 anni, morto l’11 luglio a Gaza City a causa di ferite da schegge;
12) Basma Salmeya, 16 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
13) Somaya Salmeya, 17 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
14) Aya Salmeya, 9 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
15) Yehya Salmeya, 10 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
16) Nasr Salmeya, 7 anni, ucciso il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
17) Huda Salmeya, 13 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante una incursione aerea;
18) Eman Salmeya, 12 anni, ucciso il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
19) Raji Omar Jaber Daifallah, 16 anni, morto il 13 luglio a Gaza City a causa di ferite multiple da schegge causate da un missile;
20) Ali Kamel Al-Najjar, 16 anni, ucciso da una granata di un tank israeliano il 19 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
21) Ahmed Ali Al-Na’ami, 16 anni, ucciso da una granata di un tank israeliano il 19 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
22) Ahmed Rawhi Abu Abdu, 14 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone della Iaf il 19 luglio nel campo profughi di Al Nusairat;
23) Mohammed ‘Awad Muhra, 14 anni, ucciso da una pallottola al torace il 20 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
24) Fadwa Faisal Al ‘Arrouqi, 13 anni, morta per ferite da schegge il 20 luglio a Gaza City;
25) Saleh Ibrahim Nasser, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 24 luglio a Beit Hanoun;
26) Khitam Mohammed Rebhi Tayeh, 11 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 24 luglio a Beit Hanoun;
27) Ashraf ‘Abdullah ‘Awad Abu Zaher, 14 anni, ucciso da una fucilata nella schiena il 25 luglio a Khan Yunis;
28) Nahid Mohammed Fawzi Al-Shanbari, 16 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 31 luglio a Beit Hanoun;
29) ‘Aaref Ahmed Abu Qaida, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 1° agosto a Beit Hanoun;
30) Anis Salem Abu Awad, 12 anni, ucciso il 2 agosto ad Al-Shouka durante un raid aereo;
31) Ammar Rajaa al-Natour, 17 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
32) Kifah Rajaa Al-Natour, 15 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
33) Ibrahim Suleiman al-Rumailat, 13 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
34) Ahmed Yousef ‘Abed ‘Aashour, 13 anni, ucciso da un missile il 14 agosto a Beit Hanoun;
35) Mohammed ‘Abdullah Al-Ziq, 14 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 29 agosto a Gaza City;
36) Nidal ‘Abdul ‘Aziz Al-Dahdouh, 14 anni, ucciso da una fucilata il 30 agosto a Gaza City;
37) Jihad Selmi Abu Snaima, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 10 settembre a Rafah;
38) Hanan Mohammed Isma’il Abu Qudeh, 16 anni, morto il 20 settembre a Beit Hanoun a seguito delle ferite riportate il 2 settembre durante una operazione di arresto dell’Idf, in cui erano già rimasti uccisi il padre ed un fratello.
Per fortuna c’è ancora qualcuno che non dimentica e non gira la testa dall’altra parte, qualcuno che non confonde gli oppressori ed i carnefici con le vittime ed i perseguitati.

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5 Commenti:

Alle 26 settembre 2006 alle ore 20:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

Ti faccio i miei complimenti per la tua opera contro la disinformazione, in particolare contro i tentativi di oscuramento sulla realtà del conflitto israelo-palestinese.

Cordialmente

Bluette

 
Alle 25 ottobre 2006 alle ore 21:12 , Blogger Riccardo Gallottini ha detto...

Che bella lista. sei a 38. NOi siamo a 2301 di morti x kamikaze. ha senso fare numeri?

 
Alle 8 marzo 2007 alle ore 17:36 , Blogger vichi ha detto...

Per republican:
i numeri hanno un senso solo se sono esatti.
I "tuoi" probabilmente li hai sognati, e peccato che non li puoi nemmeno giocare al lotto!
Secondo B'tselem, nel periodo compreso tra il 29 settembre 2000 e il 31 gennaio del 2007, i morti palestinesi sono stati 4.057, mentre quelli israeliani (comprese, ben inteso, le truppe di occupazione) sono stati 1,020.
Per quanto riguarda i minori di 18 anni, i morti ammontano, rispettivamente, a 815 e 119.
Queste cifre hanno un senso?
Io direi di si, in quanto mostrano che la cosiddetta "difesa" di Israele è da considerarsi quanto meno eccessiva, ovvero un massacro illegittimo e ingiustificato.
Vichi

 
Alle 7 marzo 2008 alle ore 14:15 , Anonymous Anonimo ha detto...

E' giusto ricordare tutte queste vittime. Userò queste informazioni così da scrivere un articolo sul mio giornalino della scuola.
Distinti saluti dai camerati di Messina.

 
Alle 24 maggio 2011 alle ore 20:26 , Anonymous Anonimo ha detto...

J'aime vraiment votre article. J'ai essaye de trouver de nombreux en ligne et trouver le v?tre pour être la meilleure de toutes.

Mon francais n'est pas tres bon, je suis de l'Allemagne.

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