Perchè gli ebrei sono così intelligenti?
Pare ormai accertato che il quoziente intellettivo degli ebrei sia particolarmente elevato, come proverebbe, ad esempio, il gran numero di Premi Nobel ebrei (fatto questo, peraltro, di cui molti appartenenti alla categoria amano vantarsi in forum e pubbliche discussioni).
E così in questi giorni l’American Enterprise Institute (Aei) ha deciso di organizzare un convegno dal suggestivo titolo “Perché gli ebrei sono così intelligenti?”, invitando a discutere dell’argomento John Entine (ebreo, autore del libro “I figli di Abramo: razza, identità e dna del popolo eletto”), Charles Murray (presbiteriano, teorico dell’inferiorità dei neri), e Laurie Zoloth (ebrea, professoressa di bioetica alla Northwestern University).
Va qui ricordato che l’Aei è uno dei più importanti ed influenti think-tank neocon degli Stati Uniti, una istituzione culturale di cui fanno parte, tra gli altri, Paul Wolfowitz (ex sotto-segretario alla Difesa), lo storico Frederik Kagan, Newt Gingrich.
Il dibattito – come riferito dal Washington Post - è stato ampio e articolato.
Entine ha ipotizzato che il notevole q.i. degli ebrei sia dovuto a mutazioni genetiche, quale ad esempio il morbo di Tay Sachs, mutazioni “che potrebbero aver favorito la crescita delle cellule cerebrali”.
Murray ha attribuito la poderosa intelligenza del popolo ebraico al rigore degli studi religiosi nel corso dei secoli: “se eri ebreo e poco intelligente ti riusciva più facile diventare cristiano” (!).
La Zoloth, infine, ha sostenuto che a rendere gli ebrei più intelligenti sia stata, nel corso dei secoli, soprattutto la necessità di sopravvivere alle persecuzioni.
Mentre attendiamo con ansia che gli studiosi arrivino ad un punto fermo circa i motivi della grande intelligenza degli ebrei, non possiamo, tuttavia, fare a meno di notare come l’insistenza nel voler segnalare e motivare differenze tra gli uomini sulla base della razza – soprattutto quando queste differenze vengono imputate a cause genetiche – storicamente ha contribuito, e ancora oggi può contribuire, a quella pericolosa deriva antisemita di cui pure gli ebrei, un giorno si e l’altro pure, si lamentano con grande clamore.
Non c’è bisogno di essere esimi scienziati, peraltro, per capire che effettivamente il popolo ebraico è davvero dotato di una intelligenza fuori dal comune.
Bisogna essere, infatti, davvero abili ed intelligenti per piegare, come avviene da decenni, la politica estera Usa agli obiettivi e alle esigenze strategiche della nazione ebraica.
Bisogna davvero essere dotati di una intelligenza fuori dal comune (combinata ad una straordinaria faccia tosta) per far digerire a tutto il mondo (occidentale) la colossale panzana che dipinge i Palestinesi come dei terroristi spietati e sanguinari e gli Israeliani come delle vittime di una aggressione ingiusta e immotivata.
Non si spiegherebbe altrimenti la circostanza – rilevata qualche giorno addietro da John Dugard con particolare riferimento alla situazione di Gaza – che vede i Palestinesi come l’unico caso al mondo di popolazione che vive sotto occupazione militare e che, tuttavia, viene sottoposta ad un incredibile boicottaggio politico ed economico.
E così in questi giorni l’American Enterprise Institute (Aei) ha deciso di organizzare un convegno dal suggestivo titolo “Perché gli ebrei sono così intelligenti?”, invitando a discutere dell’argomento John Entine (ebreo, autore del libro “I figli di Abramo: razza, identità e dna del popolo eletto”), Charles Murray (presbiteriano, teorico dell’inferiorità dei neri), e Laurie Zoloth (ebrea, professoressa di bioetica alla Northwestern University).
Va qui ricordato che l’Aei è uno dei più importanti ed influenti think-tank neocon degli Stati Uniti, una istituzione culturale di cui fanno parte, tra gli altri, Paul Wolfowitz (ex sotto-segretario alla Difesa), lo storico Frederik Kagan, Newt Gingrich.
Il dibattito – come riferito dal Washington Post - è stato ampio e articolato.
Entine ha ipotizzato che il notevole q.i. degli ebrei sia dovuto a mutazioni genetiche, quale ad esempio il morbo di Tay Sachs, mutazioni “che potrebbero aver favorito la crescita delle cellule cerebrali”.
Murray ha attribuito la poderosa intelligenza del popolo ebraico al rigore degli studi religiosi nel corso dei secoli: “se eri ebreo e poco intelligente ti riusciva più facile diventare cristiano” (!).
La Zoloth, infine, ha sostenuto che a rendere gli ebrei più intelligenti sia stata, nel corso dei secoli, soprattutto la necessità di sopravvivere alle persecuzioni.
Mentre attendiamo con ansia che gli studiosi arrivino ad un punto fermo circa i motivi della grande intelligenza degli ebrei, non possiamo, tuttavia, fare a meno di notare come l’insistenza nel voler segnalare e motivare differenze tra gli uomini sulla base della razza – soprattutto quando queste differenze vengono imputate a cause genetiche – storicamente ha contribuito, e ancora oggi può contribuire, a quella pericolosa deriva antisemita di cui pure gli ebrei, un giorno si e l’altro pure, si lamentano con grande clamore.
Non c’è bisogno di essere esimi scienziati, peraltro, per capire che effettivamente il popolo ebraico è davvero dotato di una intelligenza fuori dal comune.
Bisogna essere, infatti, davvero abili ed intelligenti per piegare, come avviene da decenni, la politica estera Usa agli obiettivi e alle esigenze strategiche della nazione ebraica.
Bisogna davvero essere dotati di una intelligenza fuori dal comune (combinata ad una straordinaria faccia tosta) per far digerire a tutto il mondo (occidentale) la colossale panzana che dipinge i Palestinesi come dei terroristi spietati e sanguinari e gli Israeliani come delle vittime di una aggressione ingiusta e immotivata.
Non si spiegherebbe altrimenti la circostanza – rilevata qualche giorno addietro da John Dugard con particolare riferimento alla situazione di Gaza – che vede i Palestinesi come l’unico caso al mondo di popolazione che vive sotto occupazione militare e che, tuttavia, viene sottoposta ad un incredibile boicottaggio politico ed economico.
41 Commenti:
ciao, ne ho parlato anch'io.
grande blog il tuo
Ciao, ho anche io riportato l'articolo.
francesco
Quindi i Palestinesi non sono intelligenti quanto gli Ebrei? I Siciliani non lo sono quanto i Piemontesi? I Pellerossa non lo sono stati quanto i bianchi americani? Allora Dio c'è dato che ha eletto Israele devastatore di Palestinesi! Ma allora Rigoberta Menchù ha progenitori ebraici, visto che il Nobel gliel'hanno dato e anche a Fo.
L'Ebreo di Malta di Marlowe era schifosamente pieno di ricchezze estirpate con le nefandezze più varie. A parte l'olocausto, al quale rispettosamente m'inchino, quale altra intelligenza devo scorgere negli Ebrei?
che schifo di post...blaterate nelle vostre isterie ideologiche rigurgitando il piu virulento antisemitismo, per fortuna esiste Israele, perchè mai piu ci piegheremo ancora ai nemici, ma, Gaza docet, li faremo fuori uno dopo l'altro!
Israel, I support you! since 1948
"per fortuna esiste Israele" ...ancora per poco...
jack696
Se questa è intelligenza!Ci mancava solo questa cretinata per legittimare le azioni di un popolo.
Secondo il mensile di cultura ebraica Shalom, sono oltre 170 i premi Nobel che possono vantare una appartenenza ebraica, più o meno diretta ed essi costituiscono il 22% del totale dei premi assegnati tra il 1901 e il 2005.
Di questo se ne fanno gran vanto, come della loro abilità e intraprendenza, che spesso vengono messe in contrapposizione con l'arretratezza culturale ed economica delle popolazioni arabe.
La qual cosa non contribuisce certo ad alimentare simpatie verso questo interessante popolo.
La notizia relativa a questo convegno è, a mio giudizio, interessante per due motivi.
Il primo è che, ancora una volta, si dimostra la profonda compenetrazione esistente, negli Usa, tra ambienti neocon e lobby ebraica, che tanti nefasti effetti ha generato (e rischia di generare) per il mondo intero.
Il secondo è che è ben strano che siano proprio gli ebrei (rectius, alcuni ebrei) a insistere sul concetto di razza e a segnalare le presunte differenze esistenti tra gli uomini dovute a cause genetiche e/o razziali.
Eppure proprio loro dovrebbero sapere a cosa porta tutto questo!
Ma - ha ragione Antonio - proprio convegni come quello dell'Aei provano che tanto intelligenti non devono proprio essere, in fondo!
Così come ha ragione il Washington Post quando fa maliziosamente notare come anche gli ebrei possono sbagliare in maniera clamorosa, e Paul Wolfowitz sta li a dimostrarlo!
complimenti vivissimi per il tuo coraggioso blog!in molti non si rendono conto che è in corso un vero e proprio genocidio...chissà come mai tutti preferiscono difendere il povero e indifeso stato di Israele...mi fa piacere sapere che non sono tutti così...
ps:inserirò il link nel mio blog affinchè quante più persone possibili vengano a conoscenza delle crudeltà in atto in palestina...spero di non farti cosa sgradita...a presto!
vichi, sei patetico.
Ma che ti rode che gli Ebrei si aggiudicano premi Nobel per la scienza, la medicina la fisica mentre al massimo i criminali arabi che difendi tu si aggiudicano il primo premio per il miglior video terroristico, o per la miglior finzione cinematografica (vedi la FINTA morte del bambino palestinese insieme al padre ripresa da France " e poi rivelatasi UN CLAMOROSO FALSO???)
gli ebrei non fanno alcuna insistenza sul concetto di razza: sono gli arabetti amici tuoi che lo fanno quando li definiscono discendenti di scimmie e maiali persino nel Corano! Prova a trovare un riferimento simile nella Torah, prova a trovare un museo in Tutta Israele dove si espone lo scheletro di un animale con la coda e lo si spacci per l'antenato degli Ebrei come esiste al Cairo (VISTO CON I MIEI OCCHI!!!)
sI SONO LIMITATI A FAR PPRESENTE AL MONDO CHE HANNO DATO UN IMPORTANTE CONTRIBUTO ALLA CIVILTA', che se tu e gli amici tuoi non vi siete beccati qualche malattia epidemica mortale e siete arrivati a questa età a dire le stronzate che dite, lo dovete anche a medici e scienziati ebrei!!!
VIVA ISRAELE
ORA E SEMPRE!!!!!!!
Bellissimo blog.
Ce ne fossero di più come i tuoi, forse il mondo sarebbe un po' più civile e libero.
Dalla mia personale esperienza, avendo un cognato ebreo, posso solo confermare tutto quello che si narra sugli ebrei alla base dei "pregiudizi" che circolano nei loro confronti: rapacità, taccagneria spinta al parossismo e un istinto di sopraffazione camuffato da falso spirito accomodante sono davvero all'ordine del giorno...
Il guaio è che gli ebrei non fanno mai autocritica di tutto questo e, se non sono mai cambiati nel corso dei secoli, figuriamoci se hanno interesse a farlo proprio ora che hanno in mano tutte le leve del potere politico, economico e mediatico (Paolo Mieli, Carlo De Benedetti, Arrigo Levi, Ricardo Franco Levi, ecc., vi dicono qualcosa?)...
No - dico - rendiamoci conto: non v'è alcuno degli innumerevoli popoli colpiti da genocidio che sia riuscito a imporre all'Unione Europea una "giornata della memoria" come quella che sono riusciti a ottenere gli ebrei.
Per non parlare dei programmi ministeriali di storia attraverso i quali si cerca di plasmare sin da principio le giovani menti alla più totale acquiescenza nei loro confronti, e la paranoia dell'antisemitismo servito in tutte le salse. L'operazione è molto sottile, subdola: ti fanno una testa tanta sulla seconda guerra mondiale e l'olocausto, ti impongono di andare a sentire conferenze di sopravvissuti a qualche campo di concentramento in Polonia dandoti pure dei crediti formativi, se poi vai in gita fuori porta non manca mai la visita ai luoghi di culto ebraici (con tutto quello che c'è da vedere a Praga, che senso ha andare a visitare la sigagoga e il cimitero ebraico? Boh...).
Insomma, il tutto volto allo scopo dissimulato di creare generazioni di innocui "animali parlanti" (come essi definiscono gentilmente noi cristiani...) proni ai voleri di Sion...
Poi però arriva il momento in cui la gente si arrabbia, e quando la gente si arrabbia bisogna stare veramente attenti...
Ciao in bocca al lupo,
Stefano
Mi corre l'obbligo di precisare che questo blog non è ASSOLUTAMENTE un blog contro gli ebrei, bensì uno strumento di denuncia del razzismo dello Stato israeliano e dei crimini contro l'umanità che Israele continua a commettere impunemente nei Territori palestinesi occupati.
Che poi Israele definisca sé stesso come uno Stato "ebraico", beh, questo non può essere in alcun modo imputato a chi scrive.
Caro Vichi, prendo atto della tua precisazine.
Resta però curioso il fatto che, mentre prendi le distanze da posizioni antisemite, poi nel tuo blog non mancano - e ve n'è conferma proprio nell'articolo qui sopra - articoli in cui si parla apertamente di ebrei, e non di meri israeliani.
E' vero, lo sappiamo tutti che parlare di ebrei e parlare di israeliani semanticamente non è la stessa cosa, ma è anche vero che in fondo il cuore degli ebrei sparsi per il mondo batte per Israele e Israele è un po' la madre patria pronta ad accogliere le sue pecorelle smarrite in giro per il mondo.
Il fatto che poi un ebreo sia integrato in un paese, ciò non significa niente più di dire che io da milanese mi trovo bene quando vado a stare a Parigi, ma resto milanese e italiano nel cuore.
Se non partiamo da questo punto di vista condiviso e, soprattutto, non ci leviamo tutti quanti questo velo di ipocrisia di continue smentite, precisazioni, distinguo, eccetera, facciamo torto soprattutto a noi stessi e alla nostra intelligenza, più che alla verità.
Ciao e alla prossima,
Stefano
Caro Stefano, sono d'accordo con te quando parli di un "velo di ipocrisia di continue smentite, precisazioni, distinguo", che sono necessari quando - unico caso al mondo - si parla di Israele!
D'altra parte ciò si rende necessario laddove l'antisemitismo viene usato come "arma impropria" per sviare l'attenzione e il senso delle polemiche dal tema centrale che si discute: l'oppressione del popolo palestinese e i crimini di guerra dell'esercito israeliano.
Questo per tacere della legislazione che - un po' in tutta Europa - assurdamente sacrifica il diritto di informazione e la libertà di espressione a favore della lotta contro un presunto e sempre risorgente rigurgito antisemita dei popoli della Ue.
Io non ho nulla con gli ebrei in quanto tali o con la religione ebraica.
Mi batto invece contro l'apartheid di Israele, contro il suo qualificarsi come Stato "ebraico" discriminando le minoranze, contro i silenzi - se non l'aperto fiancheggiamento - degli ebrei della diaspora di fronte ai palesi crimini commessi dai soldati con la stella di Davide.
Poi, certo, la maggioranza degli ebrei della diaspora ha un cuore che batte per Israele, né posso dimenticare che gli indici relativi al razzismo in Israele hanno assunto valori impressionanti, ma questo è un altro discorso...
Un caro saluto,
Vichi
Fa sempre piacere trovare per la rete blog come questo che rappresentano, celati da un velo di finta indifferenza verso il popolo ebraico, tutto l'insieme dei pregiudizi e delle misdicenze che su questo popolo si riversano.
La verità è che dietro la vostra commiserazione del popolo palestinese, si nasconde un odio atavico che niente e nessuno potrà cancellare.
Schierarsi in un conflitto come quello israelo-palestinese sia da una parte che dall'altra, proprio come state facendo voi, questo sì che è un segnale di scarsa intelligenza, con il quale, di certo, non andate a favorire l'innesco del dialogo, una via per una pace duratura.
Davide (Ebreo, studente di ingegneria, favorevole all'apertura per il dialogo interculturale)
Dunque schierarsi sarebbe "segnale di scarsa intelligenza", gli intelligenti dovrebbero quindi mantenere una "equidistanza" tra le parti. Bene.
Soltanto che non si capisce come si possa essere equidistanti e mettere su uno stesso piano una nazione colonialista che mantiene una pluridecennale occupazione militare spietata e feroce con un popolo che lotta per la propria indipendenza e per i propri diritti.
L'innesco del dialogo? Ma di che stiamo parlando? Si è appena concluso un massacro di civili inermi camuffato da operazione militare e mi vieni a parlare di dialogo? Dialogo con chi, con i morti?
La menata dell'odio atavico verso gli ebrei ormai, dovreste capirlo anche voi, non fa più né caldo né freddo, in quanto tutti hanno capito che è una becera impostura e un maldestro tentativo di tacitare chi vuole solo denunciare le politiche genocidarie di Israele e gli inauditi crimini contro l'umanità commessi dal suo esercito valoroso e "morale".
Non c'è dubbio che gli ebrei siano più intelligenti della norma. I più grandi nomi della storia lo erano (Hitler compreso)
Sono finito su questo blog cercando delle informazioni su Carlo de Benedetti (Google). Fino a stasera non conoscevo la sua religione e ne mi interessava. Leggendo riga dopo riga dei vostri commenti mi sono appassionato e domani con calma proverò a scrivere la mia opinione.
anch'io ci sono finito per lo stesso motivo... purtroppo....
good start
Perche non:)
Certo che postare fesserie come queste, piene di si dice, piene di riferimenti a sconosciuti professoroni (madecchè?), rivela più che l'intelligenza degli ebrei, la scempiaggine di chi si beve le palle dei pallestinesi.
Tore Pirino
Guarda che i sostenitori della teoria secondo cui gli ebrei sono più intelligenti sono, per l'appunto, ebrei!
E lo stesso tipo di approccio lo adotta chi, per certificare la civiltà e la grandezza di israele, ogni volta ti fa l'elenco di tutti i premi nobel asseritamente assegnati ad ebrei.
E a me 'sta cosa mi lascia sempre di stucco!
il motivo per cui si crede che gli ebrei siano più intelligenti delle altre genti è, credo, principalmente storico e sociologico. Non è che le persecuzioni li abbiano "fatti diventare più intelligenti" come dice la Zoloch: mi sembra un sillogismo un po' (parecchio) debole. Si può invece dire che un gruppo di persone, piccolo o grande che sia, se perseguitato e vessato per la sola ragione di esistere, tende a compattarsi e ad avere un'identità molto ben delineata. Dimmi chi è il tuo nemico e ti dirò chi sei. E' così che nascono e crescono le identità nazionali e quella degli ebrei è particolarmente pronunciata, le loro tradizioni si conservano così più facilmente e alimentano il processo. La loro decisione di privilegiare il mondo accademico e lo studio è abbastanza ovvia: non avevano altro modo per difendersi dalle vessazioni in passato! In Europa la Chiesa proibiva di prestare soldi a interesse. Ecco che gli ebrei, cui si precludevano tantissime carriere a causa di tutti i divieti dei tempi, decisero di diventare banchieri (strozzini come li chiamavano spregiativamente - forse alcuni lo erano, ma è chiaro che generalizzando un altro insulto non facevano che rafforzare il loro gruppo). La maggior parte delle banche tedesche (italiane non so) era di proprietà di ebrei. Lo sapevate che i nonni di Mendelsshon erano banchieri? Gli ebrei sapevano (e qualsiasi altro gruppo in quella situazione lo avrebbe capito) che l'unico modo per ritagliarsi il proprio spazio in una società che li odiava era quello di saperne di più degli altri, in tutti i campi. Era naturale che si rivolgessero al mondo del sapere. La conoscenza, poi, è qualcosa che ti trascina. Non bisogna mai sottovalutare l'impatto dei fattori ambientali nell'educazione di un bambino. Quando un bimbo cresce circondato da buona musica, da buoni libri, in una famiglia culturalmente aperta, amerà naturalmente questo stile di vita, poichè esso tende a portare benefici, e cercherà di trasmettere queste sane abitudini ai figli. Unite questo al fatto che nel popolo ebraico le tradizioni si trasmettono con moltissima forza per i fattori che ho enumerato prima, ed ecco la ricetta per i tantissimi premi Nobel di origine ebraica. L'incidenza di IQ superiori alla norma nelle famiglie ebree è, poi, probabilmente identica a quelle di altri popoli con simili condizioni di vita. Penso ai cinesi, gli ebrei odierni, non perchè odiati ma perchè sembrano essere dappertuttto. In tutti i corsi universitari più prestigiosi al mondo almeno il 25% è cinese, e un altro 10% di origine cinese. I cinesi non sono geni, semplicemente sanno che l'unico modo per farcela è studiare come dei matti. Ho letto da qualche parte che i loro ragazzi studiano a scuola per 10 ore al giorno, 1 in più dei genitori, più altre 3/4 ore di studio a casa. E poi secondo voi non dominano in qualsiasi affare accademico?
Tornando agli ebrei, tenete anche presente che hanno sempre sfruttato gli apparati educativi (e che apparati!!)di altri paesi. Marx era ebreo, ma avrebbe fatto quello che ha fatto senza il fervore culturale che viveva la Germania in quel periodo? (conobbe Schlegel, Savigny, lesse interamente le opere di Hegel)
Feynman anche era di origini ebree, e fu rifiutato dalla Columbia per questo, ma studiò comunque a Princeton e al MIT, che già allora erano grandi istituti.
Insomma avete capito il mio ragionamento, non c'è bisogno che continui. Sarà anche vero che l'IQ medio degli ashkenazy è superiore, ma è una statistica che non ha alcun valore perchè considera solo il fattore genetico e non quello ambientale, fondamentale.
P.S. E gli africani, che sembrano le genti più stupide del pianeta secondo questo bel sistema (iq medio 85 /87) sono solo quelli che hanno i sistemi educativi meno sviluppati e le peggiori condizioni di alimentazione al mondo!!!
Per chiarire il mio pensiero, naturalmente ritengo che il fattore genetico c'entri ben poco, e comunque trovo condivisibili le tue argomentazioni.
Ma l'aspetto della questione che mi interessa è che tra gli ebrei, cioè tra coloro che più di altri hanno dovuto subire persecuzioni per motivi razziali e che ancora oggi piangono e si lamentano per il sempre incombente pericolo dell'antisemitismo, vi sia qualcuno che teorizzi una superiorità intellettiva genetica del popolo ebraico, e usi dunque un argomento di tipo razziale.
Questa a me sembra un'aperta contraddizione, che davvero mi affascina.
xrumer forum profil blast
"Sarà anche vero che l'IQ medio degli ashkenazy è superiore, ma è una statistica che non ha alcun valore perchè considera solo il fattore genetico e non quello ambientale, fondamentale."
Anch'io sono d'accordo con helkost e in particolare su quest'affermazione che serve a chiudere ogni discorso e i forse troppi post che sono susseguiti sull'argomento.
Vorrei solo ricordare che di recente anche Gideon Levy su Ha'aretz ha ironizzato sulla tendenza di qualche filoisraeliano a elencare i premi nobel ricevuti da persone di religione ebraica come motivo di vanto e indice della pretesa superiorità del popolo ebraico.
Il che io continuo a ritenere cosa stupida e alquanto bizzarra.
Alle ore 16:30 un anonimo ha postato un commento all'articolo, che per un problema tecnico di blogger è stato cancellato.
Lo ripropongo scusandomi dell'inconveniente; si tenga anche presente che la mia risposta chiaramente si troverà prima e non a seguire.
COMMENTO DI ANONIMO
"Condivido in pieno tutto ciò che ha detto Helkost. In effetti anche Einstein sosteneva che un periodo di crisi è un periodo in cui le menti sono iperstimolate, pensate alla corsa che ha postato alla scoperta dell'energia nucleare durante la seconda guerra mondiale.
Ebbene il popolo ebraico è in una situazione di crisi da più di duemila anni.
Tutte le colpe che attribuite ad Israele vanno indagate a fondo. Quanta responsabilità, per esempio, hanno gli inglesi nel conflitto israelo-palestinese?
Quanta gli stessi ne hanno avuta nella conquista del meridione da parte dei piemontesi in quella che doveva essere un'unità nazionale ma che, invece, è stata un'annessione?
Io sono meridionale ma non per questo odio gli inglesi.
Insomma il mio è un invito ad abbassare i toni, a discutere in maniera più distesa, perché quando una persona intelligente con il dito indica la luna lo stupido guarda il dito e nella teoria del caos una piccola perturbazione può scatenare un uragano. Ho letto sopra qualche commento in elogio ad Hitler...quello è lo stupido...è bene che gli intelligenti non fomentino quegli stupidi."
Viva Yitzhak Rabin, era un uomo veramente intelligente, Riposi in pace, e che tutti possano trarre qualcosa da lui.
1) Ti segnalo quella che ritengo un’imprecisione. Tu scrivi: “Entine ha ipotizzato che il notevole q.i. degli ebrei sia dovuto a mutazioni genetiche, quale ad esempio il morbo di Tay Sachs” Niente affatto, sappi che non si tratta del morbo di tay Sachs. Si tratta del morbo Goldman Sachs
2) ECCELLENTE: anzi, t’informo subito…’sgraffignerò’ l'osservazione che conclude il tuo pezzo (citando, ovviamente, la fonte) “Bisogna davvero essere dotati di una intelligenza fuori dal comune (combinata ad una straordinaria faccia tosta) per far digerire a tutto il mondo (occidentale) la colossale panzana..... eccetera eccetera…….
Forse non dovrei scriverlo, ma la tua precisazione sul "morbo di Goldman Sachs" mi ha fatto ridere! :-)
Un caro saluto e grazie.
Voglio solo, con tutto il rispetto per ogni opinione, far notare come sia inappropriato parlare di "razza".
Innanzitutto la razza umana e' una sola, e comunque basta andare in Israele per vedere ebrei etiopici neri come la pece ed ebrei russi bioni e con gli occhi azzurri. Ovviamente cio' che contraddistingue il popolo ebraico e' solo una identita' culturale/tradizionale condivisa.
Per quanto concerne i palestinesi unico popolo bistrattato dalla comunita' internazionale, provate a dirlo a quelli del Darfur o ai tibetani, o perfino alla gente di Tahiti, cui i francesi impediscono di imparare la propria lingua nelle scuole, in ossequio alla piu' aggressiva tradizione colonialista.
Possibile che nessuno abbia citato una semplice ragione, non razziale? Gli ebrei già all'epoca di Gesù avevano la scuola obbligatoria per TUTTI, divisa in elementari e superiori. Era previsto un maestro ogni 25 alunni, già esisteva l'insegnante di sostegno. Da allora ad oggi non è esistito un ebreo analfabeta quando in Europa gli unici altri che sapevano leggere e scrivere erano i monaci e non tutti. Aggiungete, per i tempi moderni che quando sei discriminato a scuola (e da ebreo lo sei sempre) l'unica rivalsa è essere tra i primi ed è ciò che ogni genitore ebreo si aspetta dai figli. Il perenne rischio di essere cacciati da un paese rende molto utile sapere più lingue e questo aiuta anche nello studio. Ecco spiegato tutto. Geni, DNA dcc. non c'entrano, le razze non esistono, gli uomini sono tutti uguali.
Arretratezza economica delle popolazioni arabe? Mah!! Sto pensando allArabia saudita e a tutti quei sceicchi coi bagni d'oro. Invece Israele è un paese ricco? Ma dove?
gli ebrei più intelligenti?? DOMANDA OVVIA..SONO MAI ESISTITI MURATORI EBRAICI?? SI SONO MAI SPACCATI LA SCHIENA DI LAVORO?? LORO SONO I PENSATORI PER ECCELLENZA E PER ECCELLENZA ;LA MENTE SE LA USI TROPPO; SI SURRISCALDA E SI COMPROMETTE! Questo popolo ha seri problemi di emotività in quanto cerca solo razionalità..è la disgrazia della quela ci parlavano gli IncA..
Salve!
Presento questo libro basato su un'indagine storiografica attorno ai protagonisti fondamentali (allegorici o persone fisiche) del misticismo abramitico. Rintracciarne il percorso induttivo che attraverso esegesi viziose ha prodotto consegui storici drammatici come l'antisemitismo e le guerre promosse dai retroterra mistici. Una riflessione sul nostro tempo, ma attraverso un trascorso storico donde permane impossibile prescindere. Il testo ebook in versione kindle è scaricabile qui http://www.amazon.com/PROTAGONISTI-DIASPORA-SUPREMA-FRONTIERE-ebook/dp/B00DC71A2U/ref=tmm_kin_title_0. Da Lunedì 8/7 sino a Venerdì 12/7 è in vigore la promozione per cui si può scaricare gratuitamente. Nel caso non disponiate di un visualizzatore Kindle portatile, potete scaricare quello virtuale per pc qui: http://www.amazon.it/gp/feature.html?ie=UTF8&docId=1000576383
Grazie e buon tempo a tutti.
Ulisse Di Bartolomei
Se gli ebrei fossero veramente intelligenti la smetterebbero di circoncidere i bambini. A tutti gli ebrei, giù le mani dal pisellino dei bambini!
Vicino casa mia c'è un asilo Israelitico. Vista la comodità, una mattina sono andato con mia moglie a chiedere informazioni e prezzi. Una signora dell'amministrazione dopo pochi minuti ci ha chiesto se fossimo Ebrei. Alla nostra risposta negativa, ci ha liquidati con freddezza dicendo che non era possibile ed ha negato l'iscrizione al nostro bimbo di 2 anni. Siamo usciti sconvolti. Dopo qualche mese ne parlai con un mio compagno delle medie Ebreo ma assai poco religioso. Mi disse con franchezza: di che ti meravigli? Da piccoli ci fanno studiare il Talmud ed una delle prime cose che impariamo e' che i Cristiani devono essere evitati ed a loro non si deve fare del bene. Mi disse anche che in Sinagoga ci sono delle preghiere che suonano più come delle maledizioni contro chi non è Ebreo. Da Cattolico poco praticante ricordo che la mia religione esorta sempre al perdono. L'Ebraismo con il suo occhio per occhio dente per dente a cosa esorta quindi? All'odio nei confronti dei diversi? Spero di sbagliarmi...
E' proprio così, la religione ebraica è rimasta quella di un Dio vendicativo e collerico, e la loro parola preferita è rimasta "vendetta". Basta fare qualche piccola ricerca pere trovare frasi di noti rabbini che certificano la poca considerazione, diciamo così, che gli ebrei hanno dei "goyim", cioè di noialtri. E non ti sto qui ad elencare tutti gli attacchi dei coloni ai danni di chiese cristiane, in cui la frase più gentile era "Gesù è una scimmia". I nostri "fratelli maggiori" NON è CHE CI AMINO TANTO...
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