22 settembre 2009

Vignetta del giorno: gli Usa in soccorso degli assassini.


(autore: Carlos Latuff)

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2 Commenti:

Alle 22 settembre 2009 alle ore 15:04 , Anonymous Andrea ha detto...

A mio avviso la questione relativa al ruolo giocato dagli USA è diversa. Su La Stampa di oggi c'è un interessante articolo che racconta come il livello di sicurezza in Cisgiordania è aumentato per i palestinesi che vi abitano grazie al generale americano Dayton, alla guida dell’«American Task Force on Palestine» (Atfp) creata nel 2003 dall’amministrazione Bush per aiutare l’Autorità palestinese ad addestrare contingenti di forze adatte a combattere le cellule terroristiche di gruppi come la Jihad palestinese. Un recente studio del «Washington Institute» assegna proprio al successo di questi commandos il miglioramento delle condizioni di sicurezza in Cisgiordania che hanno consentito nelle ultime settimane al governo di Netanyahu di smantellare centinaia di posti di blocco, consentendo in particolare agli abitanti di numerosi villaggi minori di avere libero accesso alle autostrade che collegano i maggiori centri urbani sotto il controllo delle forze dell’Anp.
«E’ qui che si è creata la connessione fra il lavoro di Dayton e il negoziato condotto dal mediatore George Mitchell» spiegano fonti diplomatiche americane a Washington, sottolineando come «mentre Mitchell chiedeva a Netanyahu di togliere i posti di blocco per migliorare le condizioni di vita dei palestinesi Dayton rendeva la cosa possibile grazie ad una maggiore sicurezza del territorio». Se a questo si aggiungono i segnali di un consolidamento della crescita economica in Cisgiordania, più volte sottolineati in interviste tv dal nuovo ambasciatore israeliano a Washington Michael Oren, si arriva a comprendere come si siano allentate le tensioni che avevano a lungo ostacolato la ripresa del negoziato. «Più benessere e sicurezza in Cisgiordania - aggiungono le fonti Usa - rendono più facile per il premier israeliano affrontare con la propria opinione pubblica il difficile nodo del congelamento degli insediamenti».
La missione di Dayton, iniziata con Bush e rafforzata da Obama, è uno dei tasselli sui quali la Casa Bianca conta per «creare una nuova atmosfera in Medio Oriente».

 
Alle 14 agosto 2018 alle ore 02:51 , Blogger miki ha detto...

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