Seminario: Palestina - Storia e futuro di una terra occupata.
L’associazione culturale Malaussène invita tutti a partecipare al seminario sulla Palestina che si terrà a Palermo presso la sede della stessa associazione, in Piazzetta di Resuttano n. 4.
Il seminario sarà tenuto da Fateh Ashqar e si svolgerà ogni venerdì dalle ore 18.00 alle 20.00, per cinque settimane a partire dal 28 maggio. Per partecipare è necessario segnalare la propria iscrizione all’indirizzo e-mail: lucianor85@msn.com
Calendario:
Venerdì 28 maggio, ore 18.00 – 20.00
Storia della Palestina. Dal dominio ottomano alla guerra dei sei giorni.
Venerdì 4 giugno, ore 18.00 – 20.00
Storia della Palestina. Dal 1967 ai giorni nostri.
Venerdì 11 giugno, ore 18.00 – 20.00
La Resistenza e i movimenti palestinesi.
Venerdì 18 giugno, ore 18.00 – 20.00
La colonializzazione dei territori occupati.
Venerdì 25 giugno, ore 18.00 – 20.00
Accordi di pace.
Alla fine del ciclo di incontri sarà convocata un’assemblea cittadina sulla questione palestinese.
N.B.: Piazzetta di Resuttano dista 50 metri, a destra, dall'ingresso della Chiesa di S. Francesco d'Assisi.
Etichette: malausséne, palermo, palestina, seminari
5 Commenti:
Cosa occupa Israele? Occupa la terra palestinese? Ma quando mai lì è esistito un stato palestinese? Chi dice che una terra che si chiama Giudea sia terra occupata? E chi dice che Gerusalemme debba essere data a chi non l'ha mai avuta, amata, agognata?
Oops,mi sa che andrea ogni giorno che passa va peggiorando.
Gli organismi internazionali definiscono la west bank e gerusalemme est come Opt (territori palestinesi occupati).
Forse nessuno li ha informati della verità...
oh certo,se li organismi internazionali ci intimano di ficcarci due dita nel culo noi lo facciamo!giusto?Di chi parli dell'ONU,un'organizzazione che si definisce democratica pur avendo la maggior parte dei membri antidemocratici?
Vedo che per voialtri cialtroni discutere di diritti umani, di legalità internazionale, di giustizia è pressocché impossibile.
Se poi volete sollazzarvi come con leggiadria suggerisci tu, fate pure, non ci scandalizziamo!
Vabbè…qui mi sembra che i discorsi scadono.
Cos’è che vi fa pensare che i palestinesi non amino Gerusalemme quanto gli israeliani, ma soprattutto, perché dovrebbero accettare il fatto che gli venga continuamente sottratta la terra sulla quale vivono… e come si fa a dubitare della democrazia dell’ONU e non di quella di Israele, che ostenta falsamente la propria da sessant’anni?
Qui non è neanche più questione di non vedere le cose perché accecati dal progetto sionista, è che il silenzio è signore, soprattutto in momenti in cui il vaniloquio imperversa, comunque…fate vobis.
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