Il Circo palestinese abbatte il Muro.
Scuola di Circo Palestinese in “Circus behind the Wall” (“Il Circo dietro il Muro”)
18 luglio ore 21.30
Teatro Le Serre, Parco Culturale Le Serre – Via Tiziano Lanza, 31 Grugliasco (TO)
Durata: 55 min.
Con: Lour Sadeq, Marah Ashmar, Nayef Othman, Mays Yousef, Miropy Makhlouf, Sawsan Basalat, Hamada Touqan, Fadi Zmorrod, Sireen Touqan, Sharaf Switat (Cisgiordania).
Ingresso: 7 euro. Ridotto 5 euro.
L’incasso della serata sarà interamente devoluto al progetto della Scuola di Circo Palestinese di Ramallah.
PRIMA NAZIONALE
Domenica 18 luglio il Festival del Circo contemporaneo "Sul Filo del Circo" ospita la prima Scuola di Circo Palestinese di Ramallah, con lo spettacolo "Il Circo dietro il Muro".
La Scuola di Circo Palestinese nasce nell’estate 2006 con lo scopo di diffondere le arti del circo in Palestina e di restituire ai giovani della Cisgiordania (territorio occupato palestinese) uno spazio in cui potersi esprimere liberamente, interagire con l'altro, sviluppare le proprie abilità in un ambiente sereno di mutuo rispetto e di continua dialettica interpersonale. Perchè i giovani possano così riacquistare la fiducia nelle proprie capacità e l'autostima, messe a dura prova ogni giorno dall'umiliazione legata all'occupazione israeliana.
I progetti principali della Scuola al momento sono tre: il primo riguarda la produzione dello show “Circo dietro il Muro” ad opera degli allievi e dei giovani trainer della scuola; il secondo riguarda la creazione dei “Circus Clubs”, laboratori di arti circensi, sia a Ramallah, dove ha sede la scuola, sia in aree svantaggiate della Cisgiordania, quali Hebron e Jenin, e alcuni campi profughi. Il terzo progetto riguarda la cooperazione culturale internazionale e gli scambi con altre scuole di circo, soprattutto europee, o singoli artisti europei.
LO SPETTACOLO
“Circo dietro il Muro” è la prima produzione artistica dei giovani allievi e performers della prima Scuola di Circo Palestinese di Ramallah (Cisgiordania) uno spettacolo a metà tra intrattenimento artistico e denuncia sociale.
L’idea dello spettacolo nasce dalla vita quotidiana dei Palestinesi la cui vita è pesantemente condizionata dal Muro di Separazione costruito da Israele che non separa gli Israeliani dai Palestinesi, ma i Palestinesi stessi dai loro cari, dalla loro terra, dalle loro risorse agricole e naturali.
Da qui l’esigenza di infrangere, virtualmente e artisticamente, la barriera utilizzando gli strumenti che le arti circensi mettono a disposizione. Esercizi acrobatici al trapezio e al tessuto aereo, numeri di giocoleria e clowneria, in uno spettacolo ritmato e denso di colore, che parla di evasione e di leggerezza, ma anche di impegno e di ostinazione, in opposizione a tutto ciò che per un Palestinese è “Mamhnu’a”, proibito. Perché lo spettacolo “Circo dietro il Muro” riflette il convincimento che, un giorno, quel Muro cadrà.
Messo in scena per la prima volta nell’agosto del 2006 in Cisgiordania, lo spettacolo è stato accolto con entusiasmo anche dal pubblico europeo. Un traguardo importante è stato infatti raggiunto quando, nell’aprile 2007, la Scuola di Circo palestinese ha per la prima volta “varcato” il Muro, mettendo in scena lo show in Francia. Ed è ancora l’Europa il palcoscenico da cui i giovani allievi e artisti della scuola hanno infranto virtualmente e artisticamente il Muro di Separazione, con diverse performance tenutesi tra il 2008 e 2009 in Francia, Belgio e Germania.
Per tutti gli spettacoli: biglietteria e prenotazioni 011.4013263 (lun-ven 14.30-18.30, sabato 8.30-12.30). Tutte le sere la biglietteria è aperta all'ingresso del Parco Culturale Le Serre dalle 20.00 e si possono acquistare i biglietti per tutti gli spettacoli. Lo spettacolo si svolge sotto una struttura coperta, pertanto avrà luogo anche in caso di pioggia o maltempo.
Il Festival internazionale "Sul Filo del Circo" prosegue i propri spettacoli fino al 28 luglio, maggiori informazioni possono trovarsi sul sito http://www.sulfilodelcirco.com/.
Ufficio Stampa Festival Internazionale Sul Filo del Circo
Parco Culturale Le Serre - Via Tiziano Lanza, 31 - 10095 Grugliasco (TO)
Mobil. 333.4431735 Tel. 011.0714488
Etichette: palestina, scuola di circo palestinese, sul filo del circo, west bank
9 Commenti:
Esistono 850 buoni motivi per giustificare la costruzione di quel muro, e mi riferisco alle vittime che ci sono state in tre anni di terrorismo suicida
Premessa: il Muro illegale costruito da Israele, se davvero servisse alla sicurezza, sarebbe stato costruito seguendo la green line, lo abbiamo ripetuto centinaia di volte.
Invece Israele il Muro se l'è costruito ben dentro i territori palestinesi occupati, al duplice scopo di mantenere in mano israeliana le colonie illegali e di assicurare larghe zone di territorio palestinese ai fini di espansione delle stesse.
L'ong israeliana B'tselem, proprio in questi giorni, ha pubblicato un report su questo argomento e sui metodi con cui Israele cerca in ogni modo di impedire le pacifiche manifestazioni di protesta contro il Muro che si volgono in vari villaggi e cittadine palestinesi.
Per il resto, come al solito, andrea da' i numeri.
Dal 29.9.2000 (data di inizio della seconda intifada) al 26.12.2008 (data di inizio dei massacri di "piombo fuso"), e dunque in oltre 8 anni, le vittime civili in Israele sono state 492, quelle palestinesi oltre 4.900.
E qui non stiamo considerando gli oltre 1.400 Palestinesi uccisi a Gaza durante "piombo fuso", l'83% dei quali erano civili inermi, compresi centinaia di donne e bambini.
I filoisraeliani dunque sono falsi nei numeri e menzogneri nelle motivazioni, e non è una novità.
caro Vichi , sappi che noi la pensiamo esattamente come te :i filopalestinesi sono falsi e menzogneri nei numeri e nelle motivazioni.Ma così non si va da nessuna parte,le propagande, di entrambe le parti, ci distruggono e non fanno altro che riscaldare gli animi .FINIAMOLA
No, scusa, qua non c'entra niente la propaganda, si tratta di numeri e dati di fatto.
Il Muro è stato costruito ben dentro la West Bank all'unico scopo di proteggere non Israele, ma le colonie e i coloni illegalmente stanziati su terra palestinese.
E' per questo che l'ICJ dell'Aja lo ha dichiarato illegale per la parte che oltrepassa la green line e ne ha chiesto la demolizione e il risarcimento dei danni subiti dai Palestinesi che vivono lungo il percorso del Muro.
Altro che propaganda!
fatto è che dalla costruzione della barriera , gli attentati sono diminuiti del 99%
Fatto è che il muro è illegale perchè costruito su terra palestinese, e separa decine di migliaia di palestinesi dai propri parenti, dalle proprie terre, dai luoghi di lavoro, di studio, di cura.
Cosa penserebbe il tuo vicino se tu costruissi una recinzione nel bel mezzo della sua proprietà?
Forse ti stringerebbe la mano e ti regalerebbe il suo terreno?
tutti i mezzi per difendere la mia vita e quella della mia famiglia sono leciti.
Magari il mezzo più facile sarebbe abbandonare i territori occupati e consentire che anche i tuoi vicini abbiano una patria...
Si,se poi smettono e dichiarano di volermi sterminare
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