30 giugno 2010

Arrestato in Libano un altro spione del Mossad.

Le forze di sicurezza libanesi hanno arrestato un agente del Mossad scoperto di recente (Charbel Q.), il quale occupava un posto delicato all’interno di Alfa, una delle due sole compagnie libanesi del settore delle telecomunicazioni. Le autorità libanesi hanno descritto la cattura del nuovo agente del Mossad come quella di una grossa preda, affermando di essere in procinto di scoprire un tesoro molto prezioso in termini di servizi ed informazioni che erano state fornite nel corso degli ultimi 14 anni agli Israeliani e al Mossad, incluse le informazioni che hanno aiutato l’esercito israeliano a identificare i propri obiettivi durante la criminale guerra del 2006.

Un altro agente del Mossad, l’olandese Anneke Potter, era stata direttore esecutivo della società Alfa. La Potter fuggì dal Libano alla fine del 2007, poche ore prima che venisse eseguito un mandato di arresto nei suoi confronti.

Il Sig. Charbel Q. è nato nel 1954 ad Alma al-Shouf. Dai particolari rivelati dell’arresto di questo agente libanese del Mossad, risulta che l’intelligence dell’esercito libanese, procedendo a raccogliere informazioni preliminari sullo stesso, lo ha sottoposto a controlli e ha raccolto prove circa la sua collaborazione con il Mossad e Israele. In coordinamento tra l’intelligence, il Procuratore generale e il comandante dell’esercito libanese, Generale Jean Kahwagi, si è deciso di procedere all’arresto della spia, che ha ammesso la sua collaborazione con il Mossad e Israele fin dal 1996.

Venerdì 25 giugno, il Procuratore generale libanese ha autorizzato l’intelligence dell’esercito ad effettuare perquisizioni negli edifici della compagnia di telecomunicazioni Alfa. Sono stati così sequestrati il computer di Charbel, alcuni documenti trovati nel suo ufficio ed altre apparecchiature di comunicazione in suo possesso.

Le indagini preliminari hanno dimostrato che il Sig. Charbel Q. ha consentito agli Israeliani di infiltrarsi nella rete di comunicazioni cellulari e di intercettare e monitorare le persone che Israele voleva spiare durante la criminale guerra del luglio del 2006. I servizi di Alfa Communications consentivano di determinare l’ubicazione di ogni persona raggiunta dalle sue linee di comunicazione in tutto il territorio libanese, così come di fornirne il nome, i numeri, gli indirizzi e le biografie. Charbel Q. ha permesso ad Israele di accedere a tutti questi servizi nel corso degli ultimi 14 anni.

Charbel Q. era responsabile, infatti, di un particolare settore della compagnia (BTS), un settore attraverso cui, nella prima fase, passava ogni comunicazione e che controllava più di 650 impianti di trasmissione e le interconnessioni in territorio libanese.

Le indagini preliminari hanno anche dimostrato che Charbel Q. ha installato attrezzature tecniche in ogni impianto della compagnia, attraverso cui ha fornito ad Israele le frequenze su cui trasmettevano gli impianti stessi. Gli investigatori stanno ora cercando di scoprire i complici di Charbel Q., e si aspettano che il suo arresto porti alla scoperta di una nuova rete di spionaggio israeliana. Non sarebbe certo una novità!

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2 Commenti:

Alle 5 luglio 2010 alle ore 16:33 , Anonymous Anonimo ha detto...

vedo con piacere che nei tuoi post non ci sono più commenti, non ti legge più nessuno.
la gente è stufa dei tuoi piagnistei filoarabi

 
Alle 6 luglio 2010 alle ore 08:26 , Blogger vichi ha detto...

Me ne farò una ragione, se magari anche tu ti astenessi non sarebbe male...

 

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