Contro il boicottaggio, gli amici di Israele usano un argomento di tipo razziale
In risposta alla campagna mondiale di boicottaggio dei prodotti israeliani, molti siti di propaganda sionista hanno cercato di contrapporre, per il 30 marzo, una sorta di “giornata dell’acquisto” di prodotti israeliani: pazienza, ognuno spende i soldi come vuole! Cogliamo, anzi, l’occasione – noi che siamo fautori convinti della campagna BDS – per segnalare alcuni siti dove trovare indicazioni sui prodotti provenienti da Israele da boicottare (in generale, quelli che sull’etichetta del codice a barre recano all’inizio la cifra 729):
http://tuttouno.blogspot.com/2009/01/elenco-dei-prodotti-israeliani-da.html
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=23648
http://www.opappece.it/boicott/elenco%20prodotti.htm
http://www.inminds.co.uk/boycott-brands.html
http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=382
http://www.boycott-israel.co.uk/israeli-products
La campagna di Disinvestimento, Boicottaggio e Sanzioni (BDS) è una delle armi più temute sia dai governanti di Israele sia dai tanti amici che questo stato-canaglia ha nel mondo, perché si tratta di una forma di lotta e di denuncia contro i crimini dell’occupazione israeliana dal carattere assolutamente non violento, come tale difficile da condannare e da delegittimare.
E, infatti, i filoisraeliani ci provano usando argomenti meschini e totalmente destituiti di fondamento, quale è quello che accomuna la legittima denuncia dei crimini e delle violazioni dei diritti umani da parte di Israele all’antisemitismo tout court.
Ma la cosa che personalmente mi lascia davvero stupefatto è che questi “amici” di Israele, nel generoso e inesausto tentativo di difenderne l’immagine (ed anche le entrate commerciali, si presume), usino un argomento che più o meno suona così:
volete boicottare i prodotti che provengono da Israele? Allora dovete rinunciare a tutte le scoperte, invenzioni, brevetti, medicinali e quant’altro sia ascrivibile ad un ebreo!
E giù un elenco infinito (che vi risparmio, se volete consultate il link sopra) secondo cui io, che sono fautore della campagna BDS, non dovrei vaccinarmi contro la polio (essendo Salk un ebreo) o, qualora soffrissi di qualche turba psichica, non potrei farmi curare da uno psicanalista, parimenti essendo Freud, come è noto, un ebreo. Per chiudere, in ordine di tempo, naturalmente niente più Facebook (e chissà se potrei andare al cinema a vedere il film che racconta la storia di Zuckerberg)!
Ora, ciò che sorprende, è che siano proprio gli “amici” di Israele a usare una argomentazione di tipo razziale, compiacendosi di quante scoperte e quanti premi Nobel siano stati attribuiti ad ebrei, non rendendosi conto che è proprio l’insistenza a voler segnalare differenze tra gli uomini sulla base della razza ad aver storicamente contribuito a quelle derive antisemite di cui pure ancora oggi ci si lamenta con grande clamore.
E del resto non è una novità che, all’interno del mondo ebraico, vi sia chi sostenga che gli ebrei sono davvero il “popolo eletto”, stante il loro elevatissimo QI ascrivibile a ragioni genetiche.
Probabilmente sarà proprio così. Quel che è certissimo, invece, è che i governanti di Israele devono essere davvero dotati di una intelligenza fuori del comune (combinata ad una faccia di bronzo senza pari) per far digerire a tutto il mondo (occidentale) la colossale panzana che dipinge i palestinesi come i terroristi e gli aggressori, e gli israeliani come delle povere vittime che cercano solo di difendersi.
Non si spiegherebbe altrimenti come oggi i palestinesi di Gaza rappresentino l’unico caso al mondo di popolazione aggredita e massacrata che venga persino sottoposta ad un incredibile boicottaggio politico ed economico, con il beneplacito della comunità internazionale!
E quello sì che è un boicottaggio legittimo…
Etichette: antisemitismo, boicottaggio, campagna bds
6 Commenti:
è vero se i vaccini li h anno fatti loro????
Il problema è che qualcuno teorizza che gli ebrei sarebbero più intelligenti degli altri per ragioni genetiche.
Di tutta evidenza, si tratta di tesi pericolosissime, e sconvolge che a tirarle fuori siano proprio ebrei e tifosi di israele variamente sparsi per il mondo...
Vorrei essere rassicurata sul fatto che la mia azione di boicottaggio non danneggerà il popolo palestinese (aziende israeliane che impiegano operai palestinesi), ho letto qualche notizia in questo senso..
In un'ottica complessiva, secondo te è meglio che i palestinesi possano sfruttare appieno le proprie risorse naturali e il proprio territorio, oppure che dei lavoranti (sottopagati) prendano qualche spicciolo da un datore di lavoro israeliano?
La campagna BDS è l'unica arma (non violenta) con cui la società civile può cercare di invertire il trend che vede le colonie e i territori occupati crescere anziché diminuire. E sono gli stessi palestinesi a suggerircela...
Sono d'accordo.
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