Cancelli chiusi per gli agricoltori palestinesi
Quello che segue è il rapporto settimanale del rabbino Yehiel Grenimann,
di Rabbis for Human Rights, sullo stato dell’agricoltura nei Territori palestinesi
occupati e sulla difficile situazione dei contadini palestinesi, stretti tra l’impossibilità
di accedere ai propri terreni e la crescente violenza da parte dei coloni.
26.3.2012
All’inizio del periodo dell’aratura
il rabbino Yehiel Grenimann ci fornisce il suo rapporto settimanale su quanto
succede in tema di diritti umani nei territori occupati. Gli agricoltori hanno
necessità di accesso alle loro terre e di coordinamento con l’esercito
israeliano, ma spesso le loro esigenze non vengono soddisfatte, così come anche
soffrono per la continua e crescente violenza da parte dei coloni.
Area di Ramallah
Siamo stati informati
che a Naalin, nonostante delle date coordinate a partire dal 25 marzo per una aratura
di cinque giorni sul lato di Modiin del muro di separazione, il primo giorno i
contadini sono stati rimandati indietro, e solo dopo una mediazione il giorno
successivo i cancelli sono stati aperti e ad alcuni agricoltori è stato
concesso di passare. I nostri contatti lì ci dicono che cinque giorni non sono
sufficienti e che ad alcuni è stato comunque negato l’accesso, come pure
imposte severe limitazioni alle attrezzature che era possibile trasportare –
per esempio, il 26 marzo un solo trattore.
A Sinjil la data
concordata per l’aratura è stata cancellata all’ultimo momento, senza alcuna
spiegazione, ed una nuova data non è ancora stata annunciata.
Area di Shchem/Nablus
Il 25 marzo gli
agricoltori di Burin hanno lavorato sul lato orientale della colonia di Yitzhar
sotto la protezione dell’esercito. Nei pressi di Havat Gilad i giorni per l’aratura
sono stati annunciati e successivamente annullati negli ultimissimi giorni, e
solo il nostro intervento ha evitato un incidente tra gli agricoltori privi di
protezione e gli incolleriti residenti di quell’avamposto illegale, a causa
della confusione sulle date.
Nei villaggi di Ein
Abus, Urif e Awwarta l’aratura è stata coordinata e procede finora senza
incidenti.
Oggi, 26 marzo, si sta
iniziando ad arare a Kusra, Yatma e Sawya (nei pressi degli insediamenti di
Rachelim e di Migdalim. Siamo in contatto e “disponibili su chiamata” qualora
vi fossero problemi in queste aree (ve ne sono stati negli anni passati, ma
finora è tutto tranquillo).
La violenza dei coloni
Il 21 marzo 10 coloni
mascherati hanno “rapito” a Jit un anziano agricoltore palestinese e sua
moglie. Lei è riuscita a chiedere aiuto per telefono prima che questo gli
venisse “confiscato” dai coloni. Secondo il rapporto che abbiamo ricevuto, il
fatto è accaduto nella valle tra Kadum e Farrata. Abbiamo contattato la
polizia, l’Ufficio distrettuale di coordinamento e le forze di sicurezza. Nell’incidente
che ne è seguito alcuni palestinesi sono rimasti feriti ed hanno dovuto
ricorrere a cure mediche. Due coloni sono stati arrestati, ma subito dopo
rilasciati, ed un certo numero di palestinesi sono stati arrestati e rilasciati
soltanto il giorno successivo. I nostri amici ci hanno inviato delle foto di
alcune delle vittime. Per quanto ne sappiamo non vi sono accuse né indagini a
carico dei coloni, che a quanto sembra hanno dato vita all’incidente.
Rapporti
supplementari: Coloni armati sono
entrati in un villaggio ed hanno ferito gravemente un residente. Indagheremo
ulteriormente. E’ stato anche segnalato un altro episodio di sradicamento di 85
alberi. Condivideremo ulteriori informazioni in futuro se disponibili (A volte
ci viene chiesto di non rendere pubblici i dettagli a causa del timore di
rappresaglie da parte dei coloni).
2 Commenti:
Grazie per le notizie sempre interessanti e pronte
E' di ieri la notizia data dal sito iNfopal secondo cui ci sarebbero stati due bambini palestinesi morti in un incendio a Gaza a causa del fatto che l'elettricità manca e sono costretti ad usare le candele, la situazione è peggiorata da due mesi a questa parte.
Intanto in Cisgiordania continua il furto dell'acqua da parte dei ocloni sionisti, quando i palestinesi cercano di avvicinarsi alel sorgenti d'acqua per irrigare i campi vengono cacciati via dai coloni spalleggiati dall'esercito.
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