14 giugno 2012

Comunicato su Gaza del Sottosegretario Generale dell'Onu Valerie Amos

Il blocco della Striscia di Gaza entra ora nel suo sesto anno, una inaudita e incredibile violazione del diritto umanitario rappresentata da una punizione collettiva ai danni di un milione e seicentomila persone costrette a vivere in condizioni disumane e a dipendere per la stessa sopravvivenza, per la stragrande maggioranza, dagli aiuti umanitari.

Non si era mai visto al mondo che durante una “guerra”, rectius un massacro come Piombo Fuso, ai civili fosse persino impedito di fuggire dalle zone dei combattimenti. Non si era mai visto al mondo che a un territorio devastato e ad una popolazione decimata e stremata fosse persino impedito di ricevere quanto necessario per la ricostruzione e per il ripristino di un minimo di vita civile e dignitosa.

In questa ricorrenza, il Sottosegretario Generale dell’Onu per gli Affari Umanitari e Coordinatore per gli Aiuti di Emergenza Valerie Amos ha rilasciato il seguente comunicato ufficiale.


(New York, 13 giugno 2012). Il blocco di Gaza, che entra ora nel suo sesto anno, ha avuto un impatto devastante sulla vita e sul sostentamento di un milione e seicentomila Palestinesi che ivi risiedono. Più dell’80% delle famiglie dipendono dagli aiuti umanitari, e Gaza resta soggetta a severe restrizioni sulle importazioni, le esportazioni e la circolazione delle persone, da terra, dall’aria e dal mare. 

Ciò equivale ad una punizione collettiva per tutti coloro che vivono a Gaza e rappresenta la negazione di diritti umani fondamentali in violazione del diritto internazionale.

Benché siano state adottate alcune misure per alleviarne l’impatto, è di vitale importanza che il blocco venga tolto immediatamente, in modo che possano essere mantenuti i servizi essenziali e le infrastrutture. L’opportunità di sviluppare un’economia sostenibile ridurrebbe anche la dipendenza dall’assistenza umanitaria.

I diritti di tutti i civili, Palestinesi ed Israeliani, devono essere protetti e rispettati in ogni tempo, nel quadro del diritto internazionale. Tutti hanno il diritto di vivere liberi dalla paura della violenza indiscriminata e di vivere in pace, sicurezza e dignità.    

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2 Commenti:

Alle 17 giugno 2012 alle ore 16:46 , Anonymous Anonimo ha detto...

Il blocco della Striscia di Gaza è legale, altrimenti l'onu controllato ormai dalla lega araba l'avrebbe sospeso.
non sono i civili a cui viene proibito di fuggire dalle zone di combattimento, sono i geni palestinesi che fanno si che i combattimenti si svolgano dove ci sono "civili"
mauroD

 
Alle 18 giugno 2012 alle ore 11:11 , Blogger vichi ha detto...

Se uno è reso cieco e sordo dalla propaganda, può dire ciò che vuole e rifiutarsi di vedere la realtà. Ed è ciò che accade, purtroppo, a tanti filoisraeliani come il nostro amico.

 

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