La felicità? Uccidere un arabo
In un bel sabato mattina pieno di sole, uno magari penserebbe di portare la propria famiglia, i propri figli a fare un giro in bicicletta, una passeggiata in campagna, un bagno al mare.
In Israele, invece, capita che si porti la propria famiglia, i propri bambini, a visitare il museo dell'esercito, ad ammirare le impareggiabili macchine di morte dell'esercito israeliano, a provare ad armare una mitragliatrice, a sedere a bordo di un tank.
E così un padre orgoglioso ricorda ai propri figli quali armi gli ha mostrato, e una ragazzina tutta seria ti spiega come funziona una bomba a mano.
Ma la cosa che più sgomenta e preoccupa di questo video è la disponibilità ad uccidere, si vorrebbe dire la noncuranza nell'immaginare di uccidere, mostrate da questi adolescenti, senza alcuna remora o esitazione.
"Come ci si sente a immaginare di uccidere degli arabi? "Mi sono sentita felice" risponde una ragazza. E un altro ragazzino, alla domanda su cosa immagina mentre sta seduto sopra ad un carro armato, risponde tranquillamente: "Mi immagino un arabo morto, e questo mi rende felice". Lo stesso ragazzino che si vede mentre combatte in Libano, e alla contestazione che Israele adesso non combatte in Libano ribatte che i soldati israeliani torneranno laggiù, a combattere una nuova guerra.
Questo è il risultato di anni di indottrinamento e di incitamento all'odio cui la società israeliana sottopone le nuove generazioni, e che altrimenti si è mostrata in questi ultimi tempi con le aggressioni agli arabi da parte di giovani israeliani, a volte anche minorenni.
Perchè in Israele, in un sabato mattina di sole, non si portano i figli a fare una passeggiata in campagna o un bagno al mare, ma li si porta a conoscere e a sperimentare gli strumenti di morte dell'esercito israeliano, e a fantasticare su quanti nemici (arabi) si possono uccidere con un mortaio o con un Merkava. O magari li si porta a scrivere messaggi sulle granate di artiglieria che, di li a poco, porteranno il loro carico di morte a far strage di civili innocenti, in Libano come a Gaza.
Etichette: conflitto israello-palestinese, Israele
11 Commenti:
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http://sabbah.biz/mt/archives/2012/09/25/how-to-kill-arab-kids-israeli-kids-learning-in-the-army-museum/
hahahahahahhahaha vuoi farti un giro tra i canali delle tv arabe Vichi? Credi che ti convenga?
No, mi basta un giro per i musei israeliani. E basta guardare, mica c'è bisogno delle traduzioni del MEMRI o di altri enti del genere creati e diretti da ex spioni sionisti...
No, mi basta un giro per i musei israeliani. E basta guardare, mica c'è bisogno delle traduzioni del MEMRI o di altri enti del genere creati e diretti da ex spioni sionisti...
Beh, se è vero che anche gli arabi pronunciano parole di odio contro gli ebrei, ciò non è l'espressione del sentimento del popolo palestinese nella sua totalità e a mio avivso neanche della maggioranza di questo popolo.
Inoltre l'astio di alcune frange palestinesi verso gli israeliani è dovuto a decenni di pulizia etnica, di massacri e soprusi, e quindi è naturalissimo odiare chi commette un genocidio.L'odio sionista invece è qualcosa di diverso e di radicale, è lo stesso odio e disprezzo che i nazisti provavano verso tutti i popoli non-ariani, allo stesso modo i sionisti odiano chi è non-ebreo e cioè Goy ed in particolare i palestinesi!!
Quindi siamo noi stesse vittime potenziali dell'odio sionista in quanto appunto non facenti parte del popolo (auto) eletto.....
Ah no Gary? Hai letto gli statuti di Hamas? Hai letto la dichiarazione d'indipendenza d'Israele? Qual'è l'odio puramente razziale? In Israele vivono in pace tutti quanti. Cosa succederebbe se un ebreo camminasse tra le vie di gaza con una kippah in testa?
Sei mai stato in Israele o ti basta sparare due cazzate come Vichi per darti delle arie da esperto?
e Vichi,ti sei risposto da solo. Memri o non memri quelli sono i canali dell'odio arabi.
Si certo, magari grazie a qualche traduzione interessata...
Perchè non chiami un tuo compagno di giochi che parli arabo e lo traduca per te invece di rifilarmi queste fesserie. Vedremo sicuramente cambiare la traduzione da "morte agli ebrei" a "abbracciamo i coccolosi ebrei".
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