6 febbraio 2009

Costituito a Palermo il Coordinamento di solidarietà con il popolo palestinese.

Lo scorso 3 febbraio si è costituito a Palermo il Coordinamento di solidarietà con il popolo palestinese, con il fine di raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dalla feroce aggressione israeliana dell'operazione "Piombo Fuso" e, soprattutto, di offrire una base stabile di coordinamento per l'azione di quanti - forze politiche, sindacali, associazioni, società civile - desiderino impegnarsi concretamente a fianco del popolo palestinese e della sua lotta di liberazione.

Qui sotto riporto il documento scaturito dall'incontro del 3 febbraio, ricordando a quanti fossero interessati che il prossimo appuntamento è fissato per il giorno 10 febbraio alle ore 15:30, presso l'aula consiliare di Palazzo delle Aquile a Palermo.

La Comunità Palestinese di Sicilia si stringe attorno al proprio popolo, il quale da oltre sessant'anni continua ad essere vittima di stragi impunite. Nomi come Khan Younis, Sabra, Chatila, Beit Hanun ed infine Gaza (e molti altri ancora) ricordano a tutti i crimini dello stato d'Israele.

É evidente che si tratta di un disegno ben definito che mira a distruggere ogni risorsa sociale, culturale, economica e politica del popolo palestinese, con il silenzio complice di un Occidente che ha assistito inerte all'ennesima strage cercando di legittimare un'equidistanza ipocrita (e che non sta nei fatti) che, vista la sproporzione delle forze in campo, costituisce in realtà un chiaro appoggio all'aggressione israeliana.

Altrettanto complice è stata la sistematica disinformazione che ha inteso raffigurare quella feroce aggressione come se fosse una guerra tra due eserciti o, peggio, una legittima difesa dello stato di Israele; sottacendo che durante la tregua, ma anche prima e dopo dell'ultima aggressione di Gaza, lo stato di Israele ha continuato ad assassinare civili (oltre 90) e ad imprigionare ministri (10) e parlamentari palestinesi (oltre 50).

Nonostante i disegni israeliani, il popolo palestinese continua a mantenere la propria storia, cultura ed identità millenaria: l'identità di un popolo pacifico che ama la vita e crede nei principi e nella legalità internazionale.

Alla luce di tutto ciò, il 3 febbraio la Comunità Palestinese di Sicilia e rappresentanti di forze politiche, sindacati, associazioni e società civile si sono riuniti in assemblea nell'aula Rostagno presso il Comune di Palermo ed hanno dato vita al Coordinamento di Solidarietà con il Popolo Palestinese.

Tale Coordinamento, come suo primo atto, si impegna a contribuire attivamente al ripristino in tutti i Territori Occupati delle condizioni minime di vivibilità e sicurezza personale; ribadisce il diritto alla creazione di uno stato palestinese, libero, indipendente ed autonomo con Gerusalemme capitale con il totale ritiro dell'occupazione israeliana e lo smantellamento degli insediamenti nei Territori Occupati così come previsto dalle risoluzioni dell'ONU.

Il coordinamento ribadisce la necessità che venga istituita una commissione d'inchiesta sui crimini di guerra e sull'uso di armi non lecite (tra cui il "fosforo bianco”) da parte dell'esercito israeliano; chiede che la comunità internazionale si faccia garante di un reale processo di pace che porti alla creazione dello stato palestinese quale unica soluzione alle violenze in Medio Oriente; ritiene che l'Italia non debba contribuire ad armare l'esercito d'Israele e debba interrompere ogni forma di collaborazione con esso, subordinando la ripresa di tale collaborazione alla fine dell'embargo su Gaza e sui Territori Occupati; chiede che l'Italia si faccia promotrice di un progetto di ricostruzione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania.

Il coordinamento si propone, nell'immediato, di realizzare le seguenti iniziative:

- offrire la possibilità a tutti i soggetti politici, sociali e della società civile impegnati nel sostegno al popolo palestinese di coordinarsi reciprocamente al fine di aumentarne l'efficacia;

- informare e sensibilizzare sulle vere cause e sulle reali responsabilità del conflitto in atto e sulle condizioni di vita nella Striscia di Gaza e nei Territori Occupati;

- raccogliere fondi da destinare alle popolazioni colpite dall'aggressione israeliana anche rafforzando i canali istituzionali attivati in passato e da tempo non più utilizzati (gemellaggio fra la città di Palermo e città di Khan Yunis).

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1 Commenti:

Alle 6 febbraio 2009 alle ore 17:17 , Blogger Gianluca [LdO] ha detto...

Ciao!

Seguo il tuo blog anche se non ho mai commentato: ho trovato questa fonte sui traumi dei bambini palestinesi, chissà che non possa interessarti.

Un abbraccio e grazie per tutto ciò che scrivi!

Gianluca

http://www.psicozoo.it/?p=247

 

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