15 maggio 2009

La vignetta del giorno: perchè non vi occupate del Darfur?


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7 Commenti:

Alle 25 maggio 2009 alle ore 16:31 , Anonymous Andrea ha detto...

Vichi, come avrebbe reagito l'Europa che si fa passare per portatrice di valori inestimabili come liberta' e giustizia, se qualcuno l'avesse bombardata per otto anni di seguito?
Avrebbe fatto tabula rasa subito, avrebbe ammazzato e bombardato come sempre in casa d'altri, come sta facendo da anni in Afghanistan dove nei bombardamenti dall'alto muoiono centinaia di civili, donne e bambini ma nessuno ne parla.
Nessuno ne parla, capisci?
Si parla invece, si condanna, si maledice Israele per i morti che fa per difendere se stessa, dopo aver avvisato , dopo aver tentato tutte le vie per fermare il terrorismo.
Dopo aver, spesso inutilmente, provato a evitare di colpire gli scudi umani che i palestinesi usano bestialmente e cinicamente come arma di propaganda contro Israele.
E' l'ipocrisia, piu' che l'ingiustizia che mi manda in bestia. La giustizia non esiste mai in modo completo ma che si faccia la morale a Israele che ha un esercito che si nutre di etica e compassione per il nemico, che si arrivi a minacciare Israele perche' si difende dai terroristi, no, questo non e' ammissibile e non e' sopportabile.
Che ci si erga a giudici per condannare un Paese Giusto che combatte per la propria esistenza contro eserciti di terroristi senza morale pronti ad ammazzare i propri figli pur di poterne incolpare Israele, non e' accettabile.

 
Alle 26 maggio 2009 alle ore 10:09 , Blogger vichi ha detto...

Nessuno parla dell'Afghanistan, ma dove vivi, in Papuasia (o forse ti sei trasferito definitivamente in qualche amena villetta in Giudea e Samaria)?

Non solo i giornali sono pieni di notizie sulle uccisioni di civili in Afghanistan (e in Iraq), ma vivaddio in Europa e anche negli Usa c'è una consistente fetta di opinione pubblica contraria a queste guerre "mascherate" da operazioni di pace.

Al contrario di quanto accade in Israele, dove la guerra a Gaza e i mostruosi crimini di guerra perpetrati da Tsahal hanno trovato da parte degli ebrei israeliani un'approvazione con percentuali bulgare (e tante scuse ai bulgari...).

Ciò posto, è davvero farneticante o in malafede sostenere che Israele si limiti a difendersi quando è l'unico paese al mondo che mantiene una occupazione militare diretta di territori altrui.

E, a proposito, ti ho già chiesto: ma ti ricordi quando è avvenuto l'ultimo attentato terroristico in Israele? E, nel frattempo, quanti civili inermi sono stati massacrati da questo stato canaglia?

E, last but not least, vorrei ricordarti che la pratica degli "scudi umani" è praticata non da Hamas, ma dal valoroso e morale esercito degli assassini di Tsahal, come testimoniato dalle evidenze di hrw, di amnesty international e dai rapporti dell'Onu sull'operazione "Piombo Fuso".

Paese Giusto? Lasciamo stare che è meglio...

 
Alle 26 maggio 2009 alle ore 16:35 , Anonymous Andrea ha detto...

Vichi, non mi sembri informato...solo venerdì scorso sono stati sventati due tentativi di infiltrazione terroristica e il lancio di un razzo Qassam su una casa di Sderot. Altri razzi sono stati lanciati da Gaza nelle scorse settimane, rischiando di uccidere innocenti riparatisi in tempo nei rifugi. Lo so, gli israeliani ti sono simpatici solo quando muoiono in attentati, non quando li fermano in tempo difendendosi.
I palestinesi dovrebbero smetterla di lisciare il pelo ai terroristi, e accontantarsi di avere quello che USA e Israele sono pronti ad offrirgli, soprattutto tenendo conto che prima era il nulla che possedevano.

 
Alle 26 maggio 2009 alle ore 19:38 , Anonymous Gigi ha detto...

Come darti torto Andrea...
dalla fine dell'operazione piombo fuso sono caduti sul suolo israeliano più di duecento missili tra kassam e colpi di mortaio..ma no,questo è irrilevante...che male potrebbero fare dei razzetti creati con del fertilizzante??purtroppo in questo come in tanti altri blog si giudica e si critica una nazione che difende i propri civili.Vichi,qual'è l'occupazione di terra ALTRUI di cui tu mi parli??è mai esistita una nazione denominata palestina??

 
Alle 27 maggio 2009 alle ore 08:49 , Blogger vichi ha detto...

e' comodo non rispondere le domande, considerato anche che il buon esempio lo da il nostro premier...

Avevo chiesto ad Andrea, e lo ripeto, quand'è che è avvenuto l'ultimo attentato terroristico in Israele? E, nel frattempo, quanti civili inermi hanno massacrato gli assassini di tsahal?

E ne aggiungo un'altra, queste migliaia e migliaia di qassam, quanti israeliani hanno ucciso?

Considerato che - solo durante "Piombo Fuso" - israele ha massacrato 1420 Palestinesi, il discorso potrebbe chiudersi anche qui.

Ma il punto fondamentale è che israele è uno stato canaglia che illegittimamente occupa territori altrui compiendo crimini di guerra inauditi, e la passa liscia solo grazie all'amicizia e all'abuso del diritto di veto degli Usa.

Pretendere che la popolazione oppressa e massacrata rinunci persino a lottare per la libertà e l'indipendenza mi sembra quanto meno impudente.

A Gigi consiglio di riguardarsi qualche risoluzione Onu e informarsi su cosa significa il termine "territori occupati" e che estensione e locazione abbiano. Al di fuori di Israele, il resto del mondo conosce un suo diritto che prima o poi anche questa feccia sarà chiamato a rispettare.

 
Alle 27 maggio 2009 alle ore 09:29 , Anonymous Andrea ha detto...

Vichi... la guerra non è una gara sportiva né un’equazione matematica. L’obiettivo di fondo di qualunque soggetto in guerra (anche e forse soprattutto di chi in guerra viene trascinato) è quello di infliggere il più alto danno possibile al nemico cercando di subire il minor numero di perdite possibile. In nessuna guerra si è mai chiesto a una parte – specie a quella che reagisce a un’aggressione – di “proporzionare” i propri successi (ad esempio, il numero di combattenti nemici uccisi) al numero di perdite subite. Cosa dovrebbe fare, chi sta vincendo? Esporre i propri militari e civili a più colpi del nemico per soddisfare le esigenze di “proporzionalità” degli spettatori? Come ha scritto André Glucksmann, quale sarebbe la giusta proporzione da rispettare per far sì che Israele si meriti il favore dell’opinione pubblica? L’esercito israeliano dovrebbe forse usare le stesse armi di Hamas, vale a dire il tiro arbitrario dei razzi oppure la strategia delle bombe umane che prendono di mira intenzionalmente la popolazione civile (quella che tu chiami "lotta", che il resto del mondo chiama "terrorismo")? Oppure dovrebbe pazientare finché Hamas, grazie a Iran e Siria, non sarà in grado di “riequilibrare” la sua potenza di fuoco? Bisogna “proporzionare” anche gli scopi perseguiti? Se Hamas vuole annientare Israele e i suoi cittadini, forse Israele dovrebbe imitarlo annientando la striscia di Gaza e i suoi abitanti? Si vuole davvero che Israele rifletta, in misura proporzionale, i piani di sterminio di Hamas?
In realtà Israele si sta comportando a Gaza esattamente come hanno sempre fatto tutti i paesi civili trascinati in una guerra. Si è mai sentita un’opinione pubblica occidentale (ad esempio, quella italiana durante le missioni in Somalia o in Iraq) lamentare che il proprio paese subisse “troppe poche perdite” rispetto a quelle inflitte al nemico? Come ha scritto Alan M. Dershowitz, è assurdo affermare che Israele avrebbe violato il principio di proporzionalità uccidendo più terroristi di Hamas rispetto al numero di civili uccisi dai razzi di Hamas. Non c’è equivalenza legale tra l’uccisione deliberata di civili innocenti e l’uccisione mirata di combattenti nemici. La proporzionalità non è data dal numero di civili uccisi, bensì dal rischio cui sono sottoposti. Il diritto internazionale non esige da Israele che lasci giocare Hamas alla roulette russa con la vita dei suoi figli. Ha spiegato Michael Gerson: lo scopo di un’azione militare non è uccidere una vita in cambio di una vita uccisa ingiustamente: questa è mera vendetta. Lo scopo è rimuovere le condizioni che hanno portato al conflitto e alla perdita di vite.

P.S.: per rispondere alla tua domanda, l'11/5/09 è stato lanciato un razzo Kassam palestinese dalla Striscia di Gaza verso Israele, e si è abbattuto presso il kibbutz Saad (grazie ai rifugi antibomba, questo atto di "lotta" - per usare il tuo linguaggio - non ha provocato civili morti innocenti).

 
Alle 27 maggio 2009 alle ore 17:32 , Anonymous Gigi ha detto...

è giusto rispondere alla sua domanda sig.Vichi..è vero,ormai non se ne sentono più di kamikaze che si fanno esplodere in mezzo ai civili,ma si è mai chiesto il perchè di ciò?è possibile che quei bravi ragazzi dopo 60 anni di massacri di civili inermi si siano ricreduti?
Falso. Se lei fosse correttamente informato saprebbe che più volte nei mesi scorsi ci sono stati tentativi di attacchi suicidi.Tutti sventati.Ormai non riescono più ad infiltrasi nel territorio israeliano grazie a controlli molto più rigidi e perciò lanciano i razzi. questi ordigni possono uccidere,ed il fatto che siano state poche le vittime non implica che Israele debba far finta di niente.

 

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