10 maggio 2011

Libera il tuo Comune dalla Pizzarotti!

Abbiamo già dato conto della campagna d’opinione lanciata in Italia per costringere la Pizzarotti & C. S.p.A. a ritirarsi dalla partecipazione al progetto di costruzione di una tratta ferroviaria ad alta velocità tra Gerusalemme e Tel Aviv, una grandiosa opera infrastrutturale destinata ad attraversare per 6 chilometri e mezzo i Territori palestinesi occupati, in violazione del diritto umanitario internazionale.

Ora, nell’ambito della mobilitazione per il ritiro della azienda Pizzarotti & C. SpA dalla costruzione della ferrovia (a cui tra i primi aveva aderito anche Vittorio Arrigoni), la Coalizione Italiana Stop That Train lancia la campagna “Libera il tuo Comune dalla Pizzarotti”.

Una direttiva europea, recepita in Italia nel Codice dei Contratti Pubblici (D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, Articolo 38, comma 1, lettera f), riguardante le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, prevede l’esclusione dagli appalti pubblici dei soggetti “che hanno commesso un errore grave nell’esercizio della loro attività professionale”.

Riteniamo che la Pizzarotti & C. S.p.A. di Parma, attraverso il suo coinvolgimento nel progetto per la linea ferroviaria A1 e il suo rifiuto di ritirarsi dal progetto che rappresenta una palese violazione del diritto internazionale, abbia commesso errori sufficientemente gravi nell’esercizio della propria attività professionale, e tali da giustificare l’esclusione da gare d’appalto per i lavori pubblici.

La linea ferroviaria A1, ad uso esclusivo della popolazione israeliana, percorre 6,5 chilometri attraverso la Cisgiordania occupata, in violazione del diritto internazionale umanitario e dei Trattati internazionali sui diritti umani, tra cui la IV Convenzione di Ginevra, che vieta lo sfruttamento delle terre da parte della potenza occupante e definisce come crimini di guerra la “distruzione ed appropriazione di beni, non giustificate da necessità militari”.

L’esclusione da appalti pubblici è stata la tattica utilizzata contro la Veolia, società francese coinvolta nella costruzione della ferrovia leggera a Gerusalemme Est occupata. Delibere per escludere Veolia dai propri appalti sono state approvate in diversi consigli comunali in Irlanda e Gran Bretagna, e Veolia ha perso numerose contratti per un ammontare di 10 miliardi di euro, tanto da essere costretta ad annunciare il ritiro dal progetto.

Cerchiamo di convincere la Pizzarotti!

Quello che segue è uno schema di proposta di delibera comunale/provinciale per chiedere che la Pizzarotti venga esclusa dagli appalti pubblici. La delibera può essere presentata da un membro del consiglio oppure su iniziativa popolare con la raccolta firme (controlla lo Statuto comunale per la procedura da seguire).

[Comune/Provincia] di ____________
PROPOSTA DI DELIBERA DI INIZIATIVA [CONSILIARE/POPOLARE]

Oggetto: Esclusione della Pizzarotti & C. S.p.A. dalle gare d’appalto e dalla stipula di contratti per lavori pubblici in base al Codice dei contratti pubblici

Premesso
che il Codice dei Contratti Pubblici D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, (in attuazione direttiva comunitaria 2004/18 relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi) all’Articolo 38, comma 1, lettera f, prevede l’esclusione dagli appalti di lavori, forniture e servizi i soggetti “che hanno commesso un errore grave nell’esercizio della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della stazione appaltante”;
che il [Comune/Provincia] di ___________ ha in corso e/o ha in passato stipulato e/o in futuro stipulerà contratti con Pizzarotti & C. S.p.A., con sede legale in Parma, Via Anna Maria Adorni, 1, codice fiscale 01755470158 e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Parma 23124;
Considerato
che Pizzarotti & C. S.p.A., attraverso la joint venture Shapir – Pizzarotti Railways registrata in Israele il 27 febbraio 2010, ha stipulato un contratto con le Ferrovie Israeliane per la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità Tel Aviv – Gerusalemme, detto anche A1, in particolare per lo scavo di tunnel per la realizzazione della linea;
che la linea ferroviaria A1, ad uso esclusivo della popolazione israeliana, percorre 6,5 chilometri attraverso la Cisgiordania occupata, con la confisca di proprietà privata palestinese nei villaggi di Beit Iksa e Beit Sourik, inclusi terreni agricoli riconosciuti dalla Corte Suprema Israeliana come “risorsa fondamentale per la sussistenza” delle comunità; (Allegato 1)
che non vi era alcuna necessità di costruire la linea ferroviaria A1 su terre occupate in Cisgiordania: il vecchio tracciato del treno che collega Tel Aviv a Gerusalemme non attraversa i confini internazionali e uno alternativo, all’interno dei confini internazionalmente riconosciuti dello Stato di Israele, era stato proposto nel progetto iniziale;
che i villaggi in questione hanno già subito espropri per la costruzione di insediamenti israeliani e del muro di separazione, entrambi ritenuti in contravenzione del Diritto Internazionale nel parere consultivo del 2004 della Corte Internazionale di Giustizia;
che la costruzione della linea ferrroviaria A1, insieme a una rete stradale per le enormi macchine scavatrici e per il trasporto di materiale di estrazione, sta portando alla distruzione di terreni agricoli oltre a renderli inaccessibili ai legittimi proprietari;
che la linea ferroviaria A1 è in violazione del Diritto Internazionale Umanitario e dei Trattati internazionali sui Diritti Umani, tra cui la IV Convenzione di Ginevra, in particolare Art. 53 che vieta “alla potenza occupante di distruggere beni mobili o immobili appartenenti individualmente o collettivamente a persone private, allo Stato o a enti pubblici, a organizzazioni sociali o a cooperative, salvo nel caso in cui tali distruzioni fossero rese assolutamente necessarie dalle operazioni militari”, in questo caso per la costruzione di infrastrutture permanenti inaccessibili alla popolazione locale;
che inoltre, le attività quali quelle poste in essere dalla Pizzarotti sono un vero e proprio crimine di guerra secondo quanto stabilito all’Articolo 8 dello Statuto della Corte Penale Internazionale, comma 2, lettera a, dove «crimini di guerra» include le “gravi violazioni della Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949″ tra le quali la “distruzione ed appropriazione di beni, non giustificate da necessità militari e compiute su larga scala illegalmente ed arbitrariamente”.
che Pizzarotti & C. S.p.A., attraverso il suo coinvolgimento nel progetto per la linea ferroviaria A1, che rappresenta una palese violazione del Diritto Internazionale, e che anzi è costituito a tutti gli effetti un crimine di guerra, ha chiaramente commesso errori sufficientemente gravi nell’esercizio della propria attività professionale, in modo da giustificare l’esclusione da gare d’appalto di lavori pubblici;
DELIBERA
1. di rivedere con urgenza tutti i contratti in corso con Pizzarotti & C. S.p.A.;

2. di escludere Pizzarotti & C. S.p.A. da tutte le gare d’appalto se non risolverà il contratto per la costruzione della A1;

3. di comunicare al più presto alla Pizzarotti & C. S.p.A. il contenuto di questa delibera e la determinazione del Consiglio [comunale/provinciale] di interrompere rapporti con Pizzarotti & C. S.p.A. finché continuerà ad operare contro il Diritto Internazionale.

Sul sito di Stop that Train si possono trovare l’elenco dei lavori della Pizzarotti in corso in tutta Italia e notizie sulle prossime gare cui partecipa la Pizzarotti.

Libera il tuo comune dalla Pizzarotti!

Si prega di inviare notizie di tutte le iniziative collegate alla delibera a: fermarequeltreno@gmail.com

Coalizione Italiana Stop That Train

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