18 ottobre 2011

Liberati Gilad Shalit e 477 prigionieri palestinesi






Dopo 1.941 giorni nelle mani di Hamas, Gilad Shalit è tornato a casa: le prime immagini di Gilad Shalit scortato dal personale della sicurezza presso un terminal in Egitto sono state trasmesse martedì dalla televisione egiziana. Lo si è visto camminare, apparentemente in buona salute.

“Gilad Shalit è a casa” ha detto il portavoce del comando dell’esercito israeliano poco dopo che le immagini erano state trasmesse. Il generale di brigata Yoav Mordechai ha fatto l’annuncio in diretta televisiva al valico di frontiera di Kerem Shalom, tra Israele e l’Egitto, mentre Shalit entrava in Israele.

Tra coloro che, nel video, accompagnavano Shalit vi era anche Ahmed Jabari, il capo dell’ala militare di Hamas. In precedenza, uno dei leader di Hamas nella Striscia di Gaza aveva confermato la consegna di Shalit all’Egitto da parte del gruppo, come parte dello scambio di prigionieri con Israele.

In un messaggio scritto, Mahmoud Zahar aveva dichiarato che il suo gruppo non deteneva più Shalit. Funzionari palestinesi a Gaza hanno dichiarato che nelle prime ore di martedì un Suv ha portato velocemente Shalit al di là della frontiera ed ha fatto subito ritorno a Gaza.

Il portavoce di Hamas Fauzi Barhoum ha dichiarato ad al-Jazeera che la prima fase dello scambio di prigionieri “è stata completata con successo”.

Dal lato israeliano del confine, tutti i 477 prigionieri che si era stabilito venissero rilasciati nell’ambito della prima fase dell’accordo su Shalit sono stati consegnati nei punti di incontro stabiliti con la Croce Rossa.

Gli autobus con a bordo i prigionieri che dovranno essere deportati in Egitto e all’estero sono entrati in territorio egiziano. Inoltre alcuni autobus hanno anche lasciato la prigione di Ofer, nei pressi di Gerusalemme, con a bordo i prigionieri destinati ad essere rilasciati in Cisgiordania.

Dei prigionieri rilasciati in questa prima fase, in particolare, 96 saranno autorizzati a tornare nelle loro case in Cisgiordania e 131 nella Striscia di Gaza; il resto purtroppo non godrà di questa possibilità e, tra loro, 40 verranno deportati in Qatar e in Turchia. Ventisette saranno le donne rilasciate, vale a dire tutte quelle detenute per motivi di sicurezza.

Parallelamente, al valico di Taba, dovrebbe avvenire lo scambio tra la spia israeliana Ilan Grapel e gli 81 prigionieri egiziani in atto detenuti nelle carceri israeliane.

La prima tappa di Gilad Shalit una volta tornato in Israele sarà presso la base dell’Idf ad Amital, dove potrà finalmente contattare la sua famiglia e sottoporsi ad esami medici. Successivamente, verrà trasferito alla base aerea di Tel Nof, dove Shalit incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della difesa Ehud Barak e il capo di stato maggiore dell’Idf Benny Gantz e, infine, potrà riabbracciare la sua famiglia.

(fonte: Ynet e Jpost)

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2 Commenti:

Alle 9 novembre 2011 alle ore 11:02 , Anonymous Ale ha detto...

In buona salute? Non è forse vero che i frammenti di bomba che aveva nelle mani li ha tolti solo qualche giorno fa?Non riusciva nemmeno ad alzare la mano per fare il saluto militare!
Al contrario dei porci che sono usciti ben pasciuti e che si sono subito augurati il martirio per uccidere civili innocenti. Vergogna?

 
Alle 9 novembre 2011 alle ore 15:29 , Blogger vichi ha detto...

L'articolo fonte è di Ynet, prenditela con loro. Peraltro io ho visto il video e Shalit non sembrava affatto sofferente come sostieni tu.

Ciò detto, Shalit è stato tenuto prigioniero da Hamas in sostanziali buone condizioni, mentre intorno a lui gli aerei della Iaf massacravano civili innocenti e inermi.

Al contrario, in israele fioccano le accuse di torture e maltrattamenti ai prigionieri rivolte all'amministrazione carceraria israeliana da parte di fior di organizzazioni per i diritti umani come il PCATI, PHR, Defence for Children International.

Quest'ultima interessata perchè i cani israeliani maltrattano e torturano persino i ragazzini...

 

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