25 ottobre 2004

Ancora morti nella Striscia di Gaza.

Oggi è iniziato alla Knesset (il Parlamento israeliano) il dibattito sul "disengagement plan", lo "storico" piano che dovrebbe portare allo smantellamento di 21 colonie nella Striscia di Gaza e di quattro nel West Bank, con la conseguente evacuazione di "ben" 7.500 coloni.
Anche se la sua attuale maggioranza rischia di andare in frantumi, Sharon non dovrebbe avere problemi ad ottenere l'approvazione parlamentare al suo piano, grazie al presumibile supporto del Labour e dello Yahad.
E tuttavia niente sembra destinato a cambiare per i poveri Palestinesi, visto che anche oggi l'esercito israeliano ha distribuito nella Striscia la sua dose quotidiana di morte e distruzione.
Dopo i 138 morti e gli oltre 430 feriti dell'operazione "giorni di penitenza", infatti, Tsahal ha compiuto una ennesima pesante incursione a Khan Yunis, con l'appoggio di carri armati, blindati, bulldozer ed elicotteri.
Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 14 persone uccise, tra le quali un bambino di 11 anni; i feriti sarebbero almeno una settantina, di cui 17 minori di diciotto anni.
Francamente non riesco ad appassionarmi allo storico dibattito in corso alla Knesset, visto che - comunque vada - il destino dei Palestinesi non sembra destinato a mutare granché!

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