11 ottobre 2004

Una questione di giustizia.

A proposito di terrorismo, il Presidente del Pakistan Musharraf ha dichiarato davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite: "possiamo anche vincere delle battaglie contro il terrorismo, ma rischiamo di perdere la guerra se il mondo non si impegna a risolvere le ingiustizie nel mondo musulmano; la tragedia della Palestina è una ferita aperta nella psiche di ogni musulmano, e gli Stati Uniti devono riprendere il ruolo di 'honest broker' per la pace".
Qualche giorno addietro, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che semplicemente chiedeva lo stop alle azioni militari di Israele nella Striscia di Gaza ed il ritiro delle truppe di Tsahal è stata stoppata dal veto Usa.
L'operazione militare israeliana "Giorni di Penitenza" in 12 giorni, fino alla data del 10 ottobre, è costata la vita a 111 Palestinesi di cui circa la metà civili inermi, 29 erano bambini; i feriti ammontano a circa 360, di cui 124 sono bambini.
Se ad Israele continua ad essere consentito di massacrare impunemente la popolazione palestinese, se un accordo di pace e la nascita di uno Stato palestinese viene definitivamente cancellata dall'agenda politica del governo Sharon con il beneplacito Usa, non è difficile immaginare che gli uffici di reclutamento del terrorismo internazionale continueranno ad avere parecchia gente in fila per arruolarsi.

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1 Commenti:

Alle 15 marzo 2010 alle ore 19:34 , Anonymous Anonimo ha detto...

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