30 novembre 2005

Scontri a Nablus e a Betlemme, feriti numerosi civili palestinesi.

Stamattina ennesimo raid dell’esercito israeliano nella città di Nablus, nel West Bank, ed ancora una volta l’uso indiscriminato delle armi da parte di Tsahal mette a repentaglio l’incolumità della popolazione civile palestinese.
L’operazione, condotta con l’appoggio di una quarantina di automezzi e di alcuni elicotteri Apache, era mirata all’arresto di due militanti ricercati e tuttavia, alla fine, fonti mediche palestinesi hanno comunicato che vi erano stati vari feriti tra la popolazione civile, in particolare due Palestinesi feriti da colpi d’arma da fuoco e altri otto colpiti da proiettili rivestiti di gomma.
Tra questi ultimi anche un bambino di 14 anni, colpito al capo e tutt’ora ricoverato presso l’ospedale locale in gravi condizioni.
L’esercito israeliano, more solito, ha respinto ogni accusa, affermando che tutti i feriti erano militanti palestinesi coinvolti in scontri a fuoco con i soldati.
Ma si tratta di una bugia dalle gambe corte, come dimostra di tutta evidenza proprio il munizionamento usato dai soldati israeliani: i proiettili rivestiti di gomma, infatti, vengono usati da Tsahal per disperdere civili non armati, non certo per affrontare degli scontri a fuoco!
Il vero è che, ancora una volta, l’uso dei cd. “non-lethal weapons” dimostra che questi proiettili non sono così “innocui” come dovrebbero, e come conseguenza un bambino di 14 anni in queste ore lotta contro la morte.
Ieri, martedì 29 novembre, si è verificato uno scontro a fuoco tra poliziotti dell’Autorità palestinese ed una unità sotto copertura dell’esercito israeliano, nella città di Betlemme.
A parte il reciproco scambio di accuse tra Israeliani e Palestinesi su chi avesse per primo aperto il fuoco, resta il fatto che le autorità palestinesi non erano state informate dell’azione e che questo “incidente” ha provocato il ferimento di due Palestinesi, un poliziotto e un ragazzino di 17 anni, Fahim Za’aqeq.
In questi ultimi tempi, le azioni dei “travestiti” dell’Idf nei Territori occupati – soprattutto ad opera dell’unità “Duvdevan” - sono sensibilmente aumentate di numero, e nella maggioranza dei casi hanno dato luogo ad assassinii extra-giudiziari, vietati dal diritto internazionale.
Tra i tanti, vorrei ricordare il raid compiuto nella notte tra il 24 ed il 25 agosto, durante il quale – secondo l’entusiastico comunicato ufficiale dell’esercito israeliano - furono uccisi cinque terroristi coinvolti in due attentati a Netanya; una successiva inchiesta condotta da Ha’aretz e da B’tselem, dimostrò, invece, che ad essere assassinati a sangue freddo dai prodi soldatini di Tsahal erano stati cinque civili innocenti, tra cui tre studenti di liceo, assolutamente estranei a quei fatti (vedi “Ancora civili innocenti massacrati dall’esercito di Israele”, giovedì 15 settembre).
Piacerebbe conoscere il pensiero della “Sinistra per Israele” su questi fatti, su come sia possibile ritenere accettabile, un giorno di più, la brutale occupazione militare dei Territori palestinesi, la sistematica violazione del diritto internazionale da parte di Israele, il pesante coinvolgimento della popolazione civile nelle operazioni militari, in spregio ad ogni norma di diritto umanitario.
(fonti: Ha'aretz - Imemc News)

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6 Commenti:

Alle 30 novembre 2005 alle ore 13:45 , Anonymous Anonimo ha detto...

Se ne parla sempre troppo poco di queste cose, e quando se ne parla si viene accusati di essere antisionisti! Sembra che a causa dell'Olocausto gli debba essere concesso tutto, come tutto è dovuto agli States dopo l'attacco alle torri gemelle. Io personalmente ne ho le scatole stracolme!

 
Alle 30 novembre 2005 alle ore 18:03 , Anonymous Anonimo ha detto...

Israele farebbe volentieri a meno dei raid nei territori nella West Bank, purtroppo in medioriente non ci sarà pace finche non saranno eliminati i gruppi terroristici palestinesi nati con l'unico scopo di distruggere Israele ancor prima di far nascere uno stato palestinese....

 
Alle 30 novembre 2005 alle ore 18:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Un messaggio per Tisbe
Olocausto significa sacrificio, Shoà significa massacro, quale di queste parole ti sembra più opportuna per definire l'accaduto durante la seconda guerra mondiale agli ebrei?

 
Alle 30 novembre 2005 alle ore 18:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

"Piacerebbe conoscere il pensiero della “Sinistra per Israele”".

Di certo hai seguito la vicenda.
Il primo atto della "sinistra per Israele" è stato quello di prendersela con "il manifesto" che sarebbe pregiudizialmente ostile ad Israele.
Oggi, L'associazione Ebrei contro l'occupazione con una lettera firmata(F.B.Bandinelli e G.Taverna) gli rispondono per le rime.
Dubito che Piero, occupato com'è a preparare il vestito nuovo per la prossima presa di palazzo Chigi, abbia trovato tempo di leggere.
Sono indeciso se è ignoranza, noncuranza o cinico calcolo.

A proposito delle, oramai, quotidiane incursioni di Tsahal, l'intervento en travesti sembra essere la regola.
Tanto che ieri ad un check point della polizia palestinese si è sfiorata la tragedia.
Le versioni sull'incidente discordano.
Secondo le IDF, a sparare sono stati, per primi, i poliziotti palestinesi e non ci sono state vittime. L'altra campana dice il contrario con un poliziotto ferito in modo serio.

Vabbé che, ormai, sono carta straccia, ma le regole del diritto internazionale permettono interventi repressivi dell'esercito degli occupanti travestendosi da civili e, per giunta, in abiti propri degli occupati?
Sarebbe interessante saperlo.
Ti saluto. Hai notato che, da qualche giorno, Virgy si è bloccato? Avevo replicato, nel pomeriggio di due giorni fa, a "nonlabevo" e, da allora, sto ancora aspettando che pubblichi la replica.
Ciao;
Cp

 
Alle 30 novembre 2005 alle ore 18:42 , Anonymous Anonimo ha detto...

Per anonimo.
Nell'accezione comune, i termini(Shoah; Olocausto) vengono considerati sinonimi.
Cmq. c'è sempre da imparare.
E adesso mi spieghi che c'entrano gli arabo palestinesi con le scellerattezze di colui che, volere o volare, era un rappresentate della civiltà occidentale?
Nakbah significa catastrofe.
Per quanto riguarda il "fare volentieri a meno" questo vorrebbe dire che Sharon si è fatta la passeggiata perchè c'erano i terroristi? e Defensive Shield è scattato per i terroristi? ed il muro serve a tenere lontani i terroristi? e l'espansione delle colonie è contro il terrorismo?
E sradicare alberi ed impedire ai legittimi proprietari di raggiungere le proprie terre è contro il terrorismo? E demolire case, pure?
Beh, con tutto il rispetto, sui forums di Haaretz, cittadini di Israele dicono cose più sensate.
Saluto cumulativo;
Cp

 
Alle 1 dicembre 2005 alle ore 00:39 , Blogger vichi ha detto...

Un caro saluto a Tisbe e ad Eremo, a cui dico che, secondo me, la risposta giusta è "cinico calcolo", anche se forse un abbonamento omaggio ad Ha'aretz non sarebbe male!
Ad anonimo rispondo che la pace in m.o. vi sarà soltanto quando Israele rientrerà finalmente nell'alveo della legalità internazionale.
Io non ho alcun problema a condannare gli atti di terrorismo contro civili inermi ed innocenti, noto con dispiacere che i sostenitori di Israele non sono capaci di fare altrettanto, ed anzi giustificano ogni nefandezza commessa a danno del popolo palestinese, le violazioni del diritto umanitario, il furto della terra, il sistematico massacro della popolazione civile.

 

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