14 febbraio 2006

Donne e bambini, le vittime preferite dall'esercito israeliano.

Ieri notte ha avuto luogo l’ennesimo crimine dell’esercito israeliano, che evidentemente si sta specializzando nell’assassinio di donne e bambini.
Nella Striscia di Gaza, infatti, vicino al valico di Kissufim, i valorosi soldati di Tsahal hanno sparato contro una giovane Palestinese di 25 anni, Nayfa Abu Msa'ed, ferendola con numerosi colpi di fucile, soprattutto al torace; la sfortunata giovane, trasportata all’ospedale di Dir al-Balah, è morta successivamente a causa delle gravi ferite riportate.
Secondo fonti dell’esercito israeliano, i soldati hanno notato movimenti di “figure sospette” a circa 50 metri dalla barriera di confine (ma secondo i Palestinesi si trattava di alcune centinaia di metri), e si sono limitati a sparare delle salve di avvertimento, non direttamente indirizzate al “nemico”.
Fatto sta che la povera Nayfa adesso giace su un tavolo di obitorio, e che un altro soldato israeliano può incidere una tacca sul calcio del proprio fucile; dall’inizio della seconda Intifada a oggi, i morti Palestinesi salgono dunque a 3.808, mentre i feriti ammontano alla ragguardevole cifra di oltre 29.400.
Giovedì 26 gennaio, in un analogo incidente, i soldati israeliani avevano assassinato Aya al-Astal, una bambina palestinese di nove anni, il cui unico torto era stato quello di essersi troppo avvicinata al confine tra la Striscia di Gaza e Israele, nei pressi del Kibbutz Gan Hashlosha; anche in quel caso la piccola era stata fatta oggetto di numerosi colpi d’arma da fuoco che l’avevano colpita al collo e le avevano letteralmente squarciato lo stomaco (vedi "Le parole e i fatti").
Se assumiamo che un’azione terroristica è quella mirata a colpire indiscriminatamente obiettivi militari e civili, allora le gesta “belliche” di Tsahal possono senz’altro essere considerate alla stregua di un vero e proprio “terrorismo di Stato” (vedi I crimini di Israele e l'informazione negata").
L’uccisione deliberata di civili innocenti, peraltro, va considerata alla stregua di un crimine di guerra, e quando ciò avviene sistematicamente si è in presenza di un crimine contro l’umanità.
Secondo le statistiche dell’ong israeliana B’tselem, nel periodo compreso tra il 29.9.2000 ed il 31.12.2005, l’esercito israeliano ha ucciso complessivamente 3.386 Palestinesi (676 minori di 18 anni), ma solo 1.008 in situazioni di combattimento. Dunque nel 70% dei casi si è trattato di assassinii a sangue freddo, assolutamente barbari e disumani, e sembra proprio che si sia in presenza di quella “sistematicità” che varrebbe a qualificare le valorose gesta di Tsahal quali crimini contro l’umanità.
Ma, al di là della qualificazione giuridica, le ripetute e metodiche uccisioni di civili da parte dell’esercito israeliano stanno assumendo dei contorni di ferocia e bestialità assolutamente insostenibili.
Non è possibile che basti avvicinarsi al confine (restando pur sempre in territorio palestinese!) per essere ammazzati, non è possibile che venga letteralmente sventrata una bambina di 9 anni, di cui i soccorritori diranno che era così piccola da sembrare quasi una bambola, non è possibile che un’intera famiglia debba essere praticamente sterminata, in casa propria, da un incursione di lanzichenecchi tagliagole (per riprendere una fortunata definizione di Panebianco).
Ed è davvero un incredibile scandalo che la comunità internazionale assista a questo bagno di sangue con assoluta indifferenza, anzi peggio, minacciando di interrompere il flusso di aiuti finanziari ai Palestinesi se Hamas non deporrà le armi: ma è uno scherzo o cosa?
Ancora ieri Rutelli, in visita in Israele e in Palestina, ha annunciato che nulla cambierà nei rapporti con Israele anche se l’Unione andrà al governo.
Non posso credere che anche noi Italiani stiamo abbandonando il popolo palestinese ad un destino di devastazione e di morte.

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1 Commenti:

Alle 15 febbraio 2006 alle ore 10:40 , Anonymous Anonimo ha detto...

Stamattina è stato ucciso Mujahed Samadi, un quindicenne palestinese disabile. Naturalmente i nostri "mezzi di informazione", come sempre, non diranno nulla e la barbarie terroristica dell' entità nazi-sionista potrà continuare indisturbata . .
Mass

 

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