Le democrazie occidentali e la pulizia etnica della Palestina - Seminario
Il seminario inizialmente previsto presso l'Oasi di Cavoretto (Torino) si terrà invece presso la Università di Torino - Sala lauree della Facoltà di Scienze Politiche Palazzo Lionello Venturi, Via Verdi 25 - Torino
ISM-Italia
International Solidarity Movement – Italia
Seminario internazionale
Le democrazie occidentali e la pulizia etnica della Palestina
Torino 5 maggio pomeriggio e 6 maggio 2008
Sede del seminario: Università di Torino – Sala lauree della Facoltà di Scienze Politiche Palazzo Lionello Venturi, Via Verdi 25 - Torino
Indice
Perché questo seminario
Il programma del seminario
Come arrivare alla sede del seminario
Indicazioni logistiche
Organizzazione
Iscrizione al seminario
Per partecipare al seminario, anche in relazione al numero di posti limitato, è necessario iscriversi inviando una email a: piemonte@ism-italia.it con nome, cognome, eventuale organizzazione o associazione di appartenenza. Agli iscritti saranno riservati posti in sala.
"Verrà il tempo in cui i responsabili dei crimini contro l'umanità che hanno accompagnato il conflitto israelo-palestinese e altri conflitti in questo passaggio d'epoca, saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti in Occidente hanno scelto il silenzio, la viltà e l'opportunismo."
a cura di ISM-Italia
Torino, 26 aprile 2008
1. Perché questo seminario
Il 12 e il 13 maggio del 2006 si è tenuto a Biella il seminario "La dimensione della parola condivisa - Quale futuro per Palestina/Israele?" (http://www.frammenti.it/).
Al centro di quell'incontro la situazione in Palestina/Israele dopo la morte di Yasser Arafat e la scomparsa dalla scena politica di Ariel Sharon e dopo le elezioni palestinesi e israeliane dell'inizio del 2006. Ma più in particolare i temi della fine della soluzione "due popoli-due stati", della pulizia etnica della Palestina e dell'appello palestinese al boicottaggio, disinvestimenti e sanzioni (BDS) dello stato di Israele.
A due anni di distanza un momento di ulteriore riflessione è stato suggerito non solo dall'incalzare degli eventi, la guerra in Libano, il genocidio in corso a Gaza e la pulizia etnica che prosegue in Cisgiordania, il fallimento, prevedibile e previsto, di ogni tentativo di soluzione (come ha confermato l'ultima conferenza di Annapolis), ma anche dalla ricorrenza dei 60 anni della Nakba (Catastrofe) palestinese e della costituzione dello stato di Israele.
Questo nuovo seminario ha come principale obiettivo quello di esaminare le responsabilità del mondo occidentale per tutto quello che è accaduto e accade in Palestina/Israele, di rispondere, almeno in parte, alla domanda posta da Ilan Pappe al termine di una sua conferenza: "Perché il mondo occidentale permette a Israele di fare tutto quello che fa?".
Due dei temi trattati nel seminario del 2006 hanno avuto un seguito con la pubblicazione in Italia del saggio "Palestina quale futuro? – La fine della soluzione dei due Stati", curato da Jamil Hilal con la collaborazione di Ilan Pappe e altri studiosi per i tipi della Jaca Book nel novembre 2007 e del saggio di Ilan Pappe "La Pulizia Etnica della Palestina", Fazi editore 2008, in arrivo nelle librerie.
Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio saranno in libreria anche:
· il saggio di Yitzhak Laor "Il nuovo filosemitismo europeo e il 'campo della pace' in Israele", "Le Nuove Muse" 2008
· "Politica" (Poesie scelte 1997 – 2008) di Aharon Shabtai, Multimedia edizioni 2008
Il saggio di Laor oltre a esaminare il nuovo filosionismo europeo (di destra, di centro e di sinistra) analizza il ruolo che nel "campo della pace" israeliano esercita il trio Oz-Grossman-Yehoshua, considerati, completamente a torto, dall'opinione pubblica europea, anche secondo Tom Segev, tre scrittori "pacifisti" doc.
Le poesie di Aharon Shabtai indicano il retroterra del suo rifiuto a partecipare al Salone del Libro di Parigi: "Io non ritengo che uno Stato che mantiene un'occupazione, commettendo giornalmente crimini contro civili, meriti di essere invitato ad una qualsivoglia settimana culturale. Ciò è anti-culturale; è un atto barbaro mascherato da cultura in maniera cinica. Manifesta un sostegno ad Israele, e forse anche alla Francia che appoggia l'occupazione. Ed io non vi voglio partecipare."
Un altro testo importante è "Il mondo moderno e la questione ebraica" di Edgar Morin, Raffaello Cortina editore 2007.
Nel 2007 si è inoltre riaperto il dibattito sulla proposta di uno stato unico, laico e democratico, nella Palestina storica (Corso estivo a El Escorial, luglio 2007 e Conferenza di Londra, 17-18 novembre 2007).
Il seminario del 5 – 6 maggio è stato preceduto a Torino da molte iniziative tra le quali la presentazione di saggi come "Disonesto ma non criminale" di Amedeo Cottino (Carocci 2005), "Politicidio – Sharon e i Palestinesi" di Baruch Kimmerling (Fazi editore 2003) e "Il Muro di Ferro" di Avi Shlaim (Casa editrice il Ponte 2003).
Il seminario si svolgerà pochi giorni prima dell'apertura della Fiera del Libro di Torino (8 – 12 maggio) e vuole essere una risposta critica alla decisione presa dalle autorità politiche locali, con il pieno appoggio di quelle nazionali, di invitare Israele come ospite d'onore dell'edizione 2008. Un invito di natura politico-propagandistica che nulla ha a che fare con la cultura, che costituisce un vulnus gravissimo del principio dell'autonomia della cultura e un passo emblematico verso la sua "militarizzazione". Come afferma un appello palestinese "dopo 60 anni di espropriazione e di pulizia etnica, non c'è nessuna ragione per celebrare "i 60 anni di Israele! Ma vi sono miriadi di ragioni per riflettere, impegnarsi e lavorare per la pace e la giustizia."
Un invito a favore del quale si sono schierati tutti, o quasi tutti, politici, media, intellettuali e accademici, i "chierici" sempre pronti 'al tradire e al servire', a conferma del livello di ipocrisia, di menzogna e di cinismo del mondo occidentale, denunciato, tra gli altri, da alcuni giornalisti indipendenti (David Rose) e da alcuni importanti diplomatici dell'ONU (Alvaro de Soto, John Dugard e James Wolfensohn).
Il seminario vuole essere una occasione "per riflettere, impegnarsi e lavorare per la pace e la giustizia".
2. Il programma del seminario
Lunedì 5 maggio
14.00/15.00 Welcome e registrazione
15.00/15.30 Sessione di apertura
Alfredo Tradardi In memoria di Tanya Reinhart
Gianni Vattimo Le ragioni del seminario
15.30/17.30 Panel 1 La pulizia etnica della Palestina
Coordina Diana Carminati
Ilan Pappe Intervento video-registrato
Wasim Dahmash Fonti documentarie arabe della pulizia etnica della Palestina
Angelo D'Orsi La pulizia etnica della Palestina di Ilan Pappe
Giorgio S. Frankel I territori occupati: obiettivi irrinunciabili della politica israeliana
Intervento di Tariq Ramadan
Coffee break
17.45/20.00 Tavola rotonda
Dopo sessanta anni di espropriazione e di pulizia etnica boicottare le celebrazioni dei "60 anni di Israele" a Torino e in ogni altro luogo
Coordina Alfredo Tradardi
Jonathan Rosenhead Le ragioni generali del boicottaggio accademico e culturale di Israele
interventi di Wasim Dahmash, Tariq Ramadan, Aharon Shabtai, Gianni Vattimo
Martedì 6 maggio
9.00/11.00 Panel 2 Oltre le cortine di fumo mediatiche
Coordina Wasim Dahmash
Domenico Losurdo Il linguaggio dell'impero
Giorgio S. Frankel Gli interessi occidentali nella guerra infinita di Israele
Diana Carminati Le verità scomode di A. De Soto, J. Dugard, D. Rose e J. Wolfensohn
Massimo Zucchetti L'accordo di cooperazione militare Italia-Israele
Coffee Break
11.15/13.00 Panel 3 Necessità di visioni nuove
Coordina Giorgio S. Frankel
Wasim Dahmash Cenni sulla storia delle proposte di soluzione del conflitto in M.O.
Ghada Karmi Le radici storiche dell'idea dello stato unico
14.00/15.00 Panel 4 Il ruolo dell'arte e della cultura
Coordina Angelo d'Orsi
Piero Gilardi L'arte dopo l'11 settembre
Aharon Shabtai La cultura in Israele in tempo di occupazione
Coffee Break
15.15/17.00 Tavola rotonda e dibattito conclusivo
I compiti dei movimenti no-war contro la guerra globale permanente
Coordina Gianni Vattimo
Traduzione simultanea a cura di Luisa Corbetta e Bianca Maria Petitti.
3. Come arrivare alla sede del seminario
Sede del seminario: Università di Torino – Sala lauree della Facoltà di Scienze Politiche Palazzo Lionello Venturi, Via Verdi 25
Nei pressi della Mole Antonelliana, di Piazza Castello, di Piazza Vittorio, di via Po.
Dalla stazione di Porta Nuova prendere la linea 68 in direzione Casale per 5 fermate e scendere in via Po.
In auto arrivare in Piazza Vittorio e utilizzare il parcheggio sotterraneo.
4. Indicazioni logistiche
Presso l'Oasi di Cavoretto sono state riservate camere singole e doppie al prezzo di lire 35 euro per persona per notte compreso il breakfast che si possono prenotare telefonando allo 011 6612300. Dalla sede del seminario all'Oasi di Cavoretto, ad ore indicate e su prenotazione al momento della registrazione, funzionerà un servizio navetta.
L'Oasi di Cavoretto è un complesso residenziale del Gruppo Abele situato nelle colline di Torino.
Come arrivare all'Oasi di Cavoretto:
Dalla stazione di Porta Nuova: prendere la linea 1 e scendere alla fermata CARDUCCI – recarsi alla fermata CARDUCCI CAPOLINEA prendere la linea 47 e scendere alla fermata FREGUGLIA CAPOLINEA. Seguire a piedi le indicazioni speciali per arrivare all'Oasi di Cavoretto.
Arrivo in auto: da piazza Gran Madre di Dio al termine di corso Casale proseguire per corso Moncalieri, superare piazza Zara, girare a sinistra in via Sabaudia. Seguire le indicazioni speciali per arrivare all'Oasi di Cavoretto.
Per informazioni info@ism-italia.it.
5. Organizzazione
L'organizzazione del seminario è stata curata da Ugo Barbero, Rosario Citriniti, Caterina Mollura, Grazia Raffaelli e Alfredo Tradardi.
Palestina News - voce di ISM (International Solidarity Movement) Italia http://www.ism-italia.it/
Etichette: boicottaggio, gaza, palestina, pulizia etnica
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page