Più veloci di un missile!
Nonostante sia in un avanzato stato di negoziazione una tregua, naturalmente non ufficiale, tra Israele e Hamas, con la mediazione egiziana, l’aviazione israeliana non cessa la sua inesausta opera di individuazione e “neutralizzazione” dei “terroristi” che sparano colpi di mortaio e razzi Qassam contro il territorio israeliano.
Così, oggi, la Iaf ha compiuto tre incursioni contro obiettivi all’interno della Striscia di Gaza, uccidendo un ragazzino di 13 anni, un agricoltore e un miliziano di Hamas: un’ottima media, non c’è che dire!
Naturalmente, si è trattato di banali incidenti, colpa del destino cinico e baro se a essere maciullati sono stati due civili inermi ed innocenti, l’esercito israeliano cerca sempre, come è noto, di colpire i biechi “terroristi” e di preservare l’incolumità della popolazione civile.
Nel primo raid, infatti, gli aerei israeliani avevano lanciato un missile, nei pressi di Beit Lahiya, contro un gruppo di miliziani palestinesi che avevano appena lanciato dei razzi Qassam contro Sderot; come per incanto, tuttavia, i miliziani sono spariti e al loro posto sono apparsi alcuni civili ignari, rimasti vittime dell’esplosione: risultato, la morte del 13enne Majd Abu Aukal, e il ferimento (grave) di altri due Palestinesi.
Caspita, che rapidità nel fuggire questi terroristi palestinesi, più veloci di un fulmine, pardon, di un missile!
Nel secondo raid, a essere assassinato è stato un povero agricoltore di 32 anni, anche lui colpito in pieno da un missile israeliano che, in realtà, doveva essere indirizzato ad un gruppo di Palestinesi che avevano sparato alcuni colpi di mortaio contro il territorio israeliano: anche qui, i “terroristi” si sono volatilizzati in un niente, e il loro posto è stato preso dall’ignaro agricoltore, che sfortuna!
Al terzo tentativo, finalmente, a sud di Gaza City la Iaf è riuscita nell’intento di uccidere un militante di Hamas, che non stava lanciando o sparando alcunché, ma sempre un “terrorista” era, e dunque meritava certamente di morire.
La propaganda israeliana dipinge da sempre Tsahal come l’esercito più “morale” al mondo, che fa l’impossibile per colpire i “terroristi” palestinesi evitando di recare danno alla popolazione civile.
Negli anni, a questo scopo, l’oliata macchina propagandistica israeliana si è inventata ogni sorta di scusa e giustificazione atta a coprire quelli che, in realtà, erano e restano crimini di guerra e gravi violazioni del diritto umanitario.
Si è passati così, negli anni, dai soldati che avevano sparato “in aria” (dal che nacque l’amara barzelletta dei bambini palestinesi “volanti”) ai Palestinesi che si facevano scudo dei loro bambini, adesso la scusa che va per la maggiore è che i soldati (o gli aerei) stavano mirando a “un gruppo di terroristi che stavano sparando colpi di mortaio e/o razzi Qassam”, bla, bla, bla…
Ma la verità, naturalmente, è un’altra, ed è che l’esercito israeliano viola costantemente ogni norma e ogni precauzione posta dal diritto umanitario a tutela della popolazione civile in zone di guerra, facendo strame, in particolare, dei principi fondamentali della proporzionalità (intesa come proporzione tra il vantaggio militare che si presume di ottenere dall’azione e il danno prevedibile per i civili innocenti) e della distinzione (principio che vorrebbe che si distinguesse, in un attacco militare, tra civili e armati, evitando di recar danno ai primi, e che imporrebbe, in caso di dubbio, di rinunciare all’attacco).
Si spiegano così episodi gravissimi, veri e propri crimini di guerra spietati ed efferati, purtroppo passati nell’indifferenza e nella mancanza di reazioni da parte della comunità internazionale, quali l’uccisione della 33enne Wafa Shaker el-Daghma, avvenuta il 7 maggio all’interno della sua casa e davanti ai suoi tre figli, l’uccisione della 40enne Meyasar Metliq Abu Me’tiq (28 aprile), anch’essa colpita da un missile all’interno della sua casa e uccisa insieme a quattro dei suoi bambini (di età compresa tra 1 e 5 anni), l’uccisione di 13 Palestinesi (tra cui 8 bambini e un giornalista con scritto “press” davanti, di dietro e di lato), avvenuta il 16 aprile nei pressi del villaggio di Juhor al-Dik.
E, d’altronde, a dimostrare i crimini di guerra e le uccisioni indiscriminate operate da Tsahal sono le statistiche di B’tselem che mostrano come, dal 1° gennaio al 30 aprile di quest’anno, l’esercito israeliano abbia ucciso in territorio palestinese 174 militanti armati e 172 civili disarmati: ovvero un uccisione su due riguarda un civile inerme, e questo senza contare le esecuzioni “mirate” e i loro famigerati “danni collaterali”.
Con l’uccisione del povero Majd, salgono a 62 i bambini e i ragazzini massacrati dai macellai di Tsahal nei Territori occupati, 56 nella sola Striscia di Gaza: in tutto il 2007 erano stati “solo” 50.
Ma la colpa, naturalmente, è di questi maledetti “terroristi” che scompaiono più veloci di un missile!
Così, oggi, la Iaf ha compiuto tre incursioni contro obiettivi all’interno della Striscia di Gaza, uccidendo un ragazzino di 13 anni, un agricoltore e un miliziano di Hamas: un’ottima media, non c’è che dire!
Naturalmente, si è trattato di banali incidenti, colpa del destino cinico e baro se a essere maciullati sono stati due civili inermi ed innocenti, l’esercito israeliano cerca sempre, come è noto, di colpire i biechi “terroristi” e di preservare l’incolumità della popolazione civile.
Nel primo raid, infatti, gli aerei israeliani avevano lanciato un missile, nei pressi di Beit Lahiya, contro un gruppo di miliziani palestinesi che avevano appena lanciato dei razzi Qassam contro Sderot; come per incanto, tuttavia, i miliziani sono spariti e al loro posto sono apparsi alcuni civili ignari, rimasti vittime dell’esplosione: risultato, la morte del 13enne Majd Abu Aukal, e il ferimento (grave) di altri due Palestinesi.
Caspita, che rapidità nel fuggire questi terroristi palestinesi, più veloci di un fulmine, pardon, di un missile!
Nel secondo raid, a essere assassinato è stato un povero agricoltore di 32 anni, anche lui colpito in pieno da un missile israeliano che, in realtà, doveva essere indirizzato ad un gruppo di Palestinesi che avevano sparato alcuni colpi di mortaio contro il territorio israeliano: anche qui, i “terroristi” si sono volatilizzati in un niente, e il loro posto è stato preso dall’ignaro agricoltore, che sfortuna!
Al terzo tentativo, finalmente, a sud di Gaza City la Iaf è riuscita nell’intento di uccidere un militante di Hamas, che non stava lanciando o sparando alcunché, ma sempre un “terrorista” era, e dunque meritava certamente di morire.
La propaganda israeliana dipinge da sempre Tsahal come l’esercito più “morale” al mondo, che fa l’impossibile per colpire i “terroristi” palestinesi evitando di recare danno alla popolazione civile.
Negli anni, a questo scopo, l’oliata macchina propagandistica israeliana si è inventata ogni sorta di scusa e giustificazione atta a coprire quelli che, in realtà, erano e restano crimini di guerra e gravi violazioni del diritto umanitario.
Si è passati così, negli anni, dai soldati che avevano sparato “in aria” (dal che nacque l’amara barzelletta dei bambini palestinesi “volanti”) ai Palestinesi che si facevano scudo dei loro bambini, adesso la scusa che va per la maggiore è che i soldati (o gli aerei) stavano mirando a “un gruppo di terroristi che stavano sparando colpi di mortaio e/o razzi Qassam”, bla, bla, bla…
Ma la verità, naturalmente, è un’altra, ed è che l’esercito israeliano viola costantemente ogni norma e ogni precauzione posta dal diritto umanitario a tutela della popolazione civile in zone di guerra, facendo strame, in particolare, dei principi fondamentali della proporzionalità (intesa come proporzione tra il vantaggio militare che si presume di ottenere dall’azione e il danno prevedibile per i civili innocenti) e della distinzione (principio che vorrebbe che si distinguesse, in un attacco militare, tra civili e armati, evitando di recar danno ai primi, e che imporrebbe, in caso di dubbio, di rinunciare all’attacco).
Si spiegano così episodi gravissimi, veri e propri crimini di guerra spietati ed efferati, purtroppo passati nell’indifferenza e nella mancanza di reazioni da parte della comunità internazionale, quali l’uccisione della 33enne Wafa Shaker el-Daghma, avvenuta il 7 maggio all’interno della sua casa e davanti ai suoi tre figli, l’uccisione della 40enne Meyasar Metliq Abu Me’tiq (28 aprile), anch’essa colpita da un missile all’interno della sua casa e uccisa insieme a quattro dei suoi bambini (di età compresa tra 1 e 5 anni), l’uccisione di 13 Palestinesi (tra cui 8 bambini e un giornalista con scritto “press” davanti, di dietro e di lato), avvenuta il 16 aprile nei pressi del villaggio di Juhor al-Dik.
E, d’altronde, a dimostrare i crimini di guerra e le uccisioni indiscriminate operate da Tsahal sono le statistiche di B’tselem che mostrano come, dal 1° gennaio al 30 aprile di quest’anno, l’esercito israeliano abbia ucciso in territorio palestinese 174 militanti armati e 172 civili disarmati: ovvero un uccisione su due riguarda un civile inerme, e questo senza contare le esecuzioni “mirate” e i loro famigerati “danni collaterali”.
Con l’uccisione del povero Majd, salgono a 62 i bambini e i ragazzini massacrati dai macellai di Tsahal nei Territori occupati, 56 nella sola Striscia di Gaza: in tutto il 2007 erano stati “solo” 50.
Ma la colpa, naturalmente, è di questi maledetti “terroristi” che scompaiono più veloci di un missile!
Etichette: crimini di guerra, iaf, Israele, palestina, striscia di gaza
13 Commenti:
-3. Grazie per tenermi aggiornato sul numero di terroristi che vengono eliminati. Bene.
Stavolta ti sei dimenticato il solito Israeliano licenziato dalla solita università che improvvisamente è diventato antisionista... peccato.
Oh Percy, qual buon vento, ancora vivo e vegeto devo supporre!
Beh, certo, ti manca ancora il pieno possesso delle facoltà mentali, ma non si può volere tutto dalla vita!
Ne approfitto per chiedere a te, entusiasta sostenitore di Eretz Israel: dobbiamo considerare terroristi anche i bambini compresi nella fascia d'età da 0 a 8 anni?
Fammi sapere, sono curioso.
Lo sai che questi bambini vengono educati all'odio verso Israele e gli Ebrei. Cosi quando crescono vanno anche loro a cercare l'ebreo di turno da ammazzare, si vede che quello che ha ucciso Frammartino non era bravo a scuola.
E comunque per rispondere alla tua domanda (per altro piena ed infarcita di ipocrisia, come se i bambini israeliani assasinati dai palestinesi fossero merda) ti rispondo:
Se ha un mitra in mano, una cintura di tritolo sotto il tenero grembiulino ma anche nello zainetto sicuramente si. Se questi non l'avevano fisicamente con loro, l'avranno avuto nel cassetto di casa del loro Papà che spero sia vivo, così impara e capisce.
ma basta difendere israele... o forse sei israeliano e ti bruccia sentire la verità.. e poi che ne sai tu di come i palestinesi vengono educati?!?! di certo meglio di te, di questa mente malata,,
ormai tutto il mondo ha visto i crimini di israele in palestina e anche in libano ,e non parliamo poi dell'america in iraq,,,
salma(palestinese fino alla morte!)
No nn mi bruccia a te si però.
La situazione da quelle parti è molto complessa e di fatto preferisco astenermi dal commentarla...
non mi bruccia affatto quello che hai detto, perchè si vede che sono frasi fatte raccontate da qualcuno, e non è la vera realtà dei palestinesi.. la realtà quello che vivo io e tanti altri in palestina giorno per giorno, che per andare a scuola si deve attraversare un muro,e per andare a lavorare o magari in ospedale devi avere il permesso da israele, e se non hai la carta d'identità blu (israeliana)non puoi andare da nessuna parte nemmeno a pregare!questi sono le cose più semplici,, oltre ai morti e alle case che vengono distrutti ogni giorno e ai prigionieri e rifugi,,, e dopo tutto questo mi sembra normale che ci viene l'odio verso israele ma non verso i cittadini come noi oppure la religione ebraica, l'odio è solo contro la politica di israele e i suoi crimini,, poi l'odio come l'amore nessuno te lo insegna,, quindi prima di parlare vieni a vivere come un palestinese e poi vediamo quanto resisti!!
ciao
salma
Mio caro Percy, ti ha già ben risposto la nostra amica Salma, e tuttavia non posso esimermi dal farti notare che la merda che hai postato è troppo anche per un sionista doc come te.
A parte l'assoluta mancanza di umana pietà che traspare dal tuo scritto - ancor più indegna visto che si parla di bambini - ma uno dentro è fatto com'è fatto, e non ci possiamo fare niente.
Ma non è accettabile che si sostenga una tesi citando fatti, dati concreti, statistiche, e in risposta non si abbia che un cumulo di fandonie propagandistiche assolutamente generiche.
Quando mai, e dove, si è visto un bambino con una "cintura di tritolo" nello zainetto o sotto il grembiulino, ma per favore!
Io invece ricordo bene (e non lo scorderò mai) il caso di Iman al-Hams, una bambina palestinese di 13 anni ferita mentre andava a scuola dai soldati della brigata Givati e poi finita con un colpo alla nuca dal loro comandante ("confermare la morte" lo chiamano, questi bravi macellai).
Nel suo zainetto, sai, aveva solo i libri e i quaderni per studiare e crearsi quel futuro che Israele gli ha negato.
Da dove nasce l'odio per Israele?
Forse dall'assurda punizione collettiva inflitta a un milione e mezzo di Palestinesi a Gaza, assediati e privati quasi interamente dei beni di prima necessità, nell'assoluta indifferenza dell'Occidente "civile".
Assedio che, peraltro, comporta anche la mancanza di luce in molte ore di ogni giornata, impedendo ai bambini di frequentare regolari ed efficaci corsi scolastici.
Forse nasce dal non avere acqua tutti i giorni e a tutte le ore del giorno, dal non disporre di cure mediche sufficienti, dal dover giocare per strada sguazzando nei liquami.
Forse nasce dalle umiliazioni ai check point, dagli arresti indiscriminati, dalle sonic bombs, dai raid quotidiani, dai crimini di guerra, e da tutto l'armamentario con cui Tsahal delizia i Palestinesi nei territori occupati.
Forse nasce dai 62 bambini uccisi dall'Idf in poco più di quattro mesi, si tratta più o meno di un bambino ucciso ogni due giorni!
Da tutto questo nasce l'odio verso Israele e non certo - come vorrebbe la becera propaganda sionista - da un innato odio antisemita, direi quasi genetico, che per misteriore ragioni pervade tutti i popoli del mondo.
Vichi
A conferma di quanto scritto, in serata rainews24 ha reso noto l'ennesimo raid aereo israeliano "contro un gruppo di estremisti palestinesi responsabili del lancio di razzi contro il sud di Israele".
Risultato: 5 feriti, tra cui una neonata!
Come al solito, questi assassini sparano a casaccio, per pura e semplice deterrenza e/o vendetta.
Del resto, l'assedio a un milione e mezzo di persone, private quasi del tutto di ogni genere essenziale alla sopravvivenza, cibo, medicinali, luce, acqua, mostra quale e quanta considerazione gli Israeliani abbiano per la vita dei civili palestinesi.
(http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=81890#)
http://www.rememberthesechildren.org/
C'è un fatto fondamentale che bisogna capire , altrimenti non si capisce nulla del problema : i missili di hamas sono buoni , quelli israeliani sono cattivi. E siccome quelli di hamas sono buoni, Israele se li deve beccare senza reagire; se reagisce commette un crimine.più reagisce , più hamas è contenta ,perchè si è fatto un passo avanti verso il fallimento dei negoziati di pace, i tempi si allungano e la bomba atomica iraniana si avvicina.Saluti.Roby
ma non sorge spontaneo il dubbio:ma come è possibile che in ogni attacco israeliano rimangano uccisi dei civili??mah...seguendo questo ragionamento:israele possiede uno dei più efficienti eserciti al mondo ed armi super avanzate.perciò se fino a qua ci siete (dato l'efficacia delle armi israeliane) il problema si sposta sui palestinesi e si arriva al punto: forse i miliziani usano case appartenenti a civili per lanciare i loro razzi oppure si fanno accompagnare da qualche spettatore nelle loro audaci imprese?? queste due ipotesi spiegherebbero le vittime "civili" (se cosi si possono definire).La risposta è si. Ci sono numerosi video e foto che mostrano chiaramente tutte e due le nobili strategie.
spero di essere stato chiaro..
Certo che sei stato chiaro, caro anonimo, è davvero evidente che sei solo un povero mentecatto accecato dal fanatismo.
Per il resto, ogni armamento per quanto "intelligente" possa essere provoca sempre uccisioni di civili se usato in aree densamente popolate come la Striscia di Gaza.
Nella migliore delle ipotesi, Israele viola il diritto umanitario nei suoi principi basilari della distinzione e della proporzione.
Nella peggiore, l'esercito israeliano non è altro che una banda di assassini sanguinari che utilizzano nelle loro "rappresaglie" dei parametri numerici degni di criminali di altri tempi.
Spero di essere stato chiaro...
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