Il film RACHEL ora in distribuzione anche in Italia.
Tutti conoscono la storia di Rachel Corrie, la giovane attivista americana morta a Rafah (Striscia di Gaza) il 16 marzo del 2003 a soli 23 anni, travolta e schiacciata da un bulldozer dell'esercito israeliano mentre tentava di impedire la demolizione di alcune case palestinesi.
La sua tragica vicenda torna ora in certo qual modo d'attualità, anzitutto perchè, come è noto, Rachel Corrie era il nome di una delle navi componenti la Gaza Freedom Flotilla, attaccata dalla marina israeliana lo scorso mese di maggio.
Ma anche perchè - e questo è meno noto a causa della "autocensura" dei media italiani per tutto quanto riguarda i misfatti di Israele - proprio in questi mesi si va disvelando la mancanza di trasparenza nelle indagini e nel processo in corso in Israele per la morte di Rachel, culminata nell'impossibilità per i genitori della giovane americana non solo di avere giustizia, ma persino di poter guardare in faccia il conducente del bulldozer (l'assassino?) che ha causato la morte della figlia o di conoscerne almeno il nome.
Di questo prode soldato israeliano, infatti, sono note soltanto le iniziali, Y.P., ovviamente per motivi di sicurezza, sostengono le autorità israeliane, ovvero, a scelta, per l'omertà mafiosa che lo stato di Israele garantisce ai suoi soldati, anche quando uccidono un'attivista 23enne o liquidano con un colpo alla testa una scolaretta palestinese di 13 anni.
Il film Rachel, della regista franco-israeliana Simone Bitton, ricostruisce i drammatici fatti di quel giorno, mostrando per la prima volta le foto scattate dai compagni di Rachel e i filmati delle telecamere di sorveglianza, e dando la parola a tutti i protagonisti della vicenda, nel tentativo di far scaturire la verità da versioni contradditorie tra loro.
Non si tratta, tuttavia, solo di un tentativo di individuare i responsabili della morte della Corrie, problema che la polizia militare israeliana ha liquidato molto in fretta e rispetto al quale il governo americano non ha mai preteso chiarimenti, ma anche e soprattutto di una commovente riflessione sulla giovinezza e sull'idealismo.
Il film, in realtà del 2008, è ora disponibile anche in Italia (in copie video sottotitolate) per proiezioni pubbliche, non solo in sale cinematografiche ma anche presso associazioni, scuole, università ed istituzioni culturali pubbliche e private.
A garantire la distribuzione del film è CineAgenzia, in collaborazione con la francese Umedia. Per maggiori informazioni su Rachel, il trailer e altri materiali basta visitare il sito di CineAgenzia, dove è presente anche un link relativo a testi e informazioni sulla vita (e la tragica morte) della giovane attivista americana.
Etichette: gaza, ism, rachel corrie, simone bitton
2 Commenti:
Interessante!!! Ci muoveremo per organizzare una proiezione nella nostra sede.
Come sempre ottimo Vichi! ;)
Una riflessione si potrebbe anche fare su chi usa il proprio corpo come scudo per difendere i più deboli contro il sopruso degli occupanti, anziché per cercare facili guadagni e scorciatoie per il successo...
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