La routine che uccide.
Si sente dire spesso che la routine quotidiana del lavoro uccide.
Questo è ancora più vero laddove si consideri lo sporco lavoro che sono costretti a fare i valorosi soldatini dell’esercito israeliano: una “routine” quotidiana che, però, uccide i Palestinesi.
Anche oggi, durante un’operazione militare tutt’ora in corso nel momento in cui scrivo, l’esercito israeliano è penetrato per circa due chilometri all’interno della Striscia di Gaza, nei pressi del campo profughi di Maghazi.
Il bilancio provvisorio, secondo Haaretz, parla di sei militanti palestinesi uccisi e di 5 soldati israeliani feriti, di cui uno in maniera grave, e tuttavia almeno uno dei Palestinesi uccisi, Abdelrazeq Nofal, era sicuramente un civile disarmato, colpito mentre stava facendo visita ad alcuni parenti nel campo profughi.
Numerosi altri civili, peraltro, sono stati feriti nel corso del raid, tra cui un bambino di sette anni, un tecnico del suono della Reuters Television e un reporter della tv palestinese al-Aqsa.
Anche in questo caso, un portavoce dell’Idf ha definito l’ennesima incursione nella Striscia come una “operazione di routine contro minacce terroristiche”.
Appena qualche giorno fa, tra il 17 e il 18 dicembre, una serie di raid aerei e di operazioni terrestri aveva lasciato sul terreno ben 13 Palestinesi; l’11 dicembre, l’ennesima operazione di routine era costata la vita ad altri otto militanti.
Da più parti, in Israele, si invoca una nuova massiccia operazione terrestre all’interno della Striscia di Gaza, anche se il Capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano, Gabi Ashkenazi, si è fino ad ora mostrato contrario.
In poco più di una settimana, come abbiamo visto, sono stati uccisi una trentina di Palestinesi; secondo le statistiche recentemente fornite dall’OCHA (cfr. The Humanitarian Monitor, n.19), dal 1° gennaio al 30 novembre di quest’anno, Tsahal ha ucciso nella sola Striscia di Gaza ben 253 Palestinesi (su un totale di 344) e ne ha feriti 579 (su un totale di 1.706).
Ci chiediamo davvero con sgomento che cosa mai potrà succedere quando Ashkenazi cambierà idea e deciderà di passare dalla banale “routine” ad una invasione vera e propria!
Questo è ancora più vero laddove si consideri lo sporco lavoro che sono costretti a fare i valorosi soldatini dell’esercito israeliano: una “routine” quotidiana che, però, uccide i Palestinesi.
Anche oggi, durante un’operazione militare tutt’ora in corso nel momento in cui scrivo, l’esercito israeliano è penetrato per circa due chilometri all’interno della Striscia di Gaza, nei pressi del campo profughi di Maghazi.
Il bilancio provvisorio, secondo Haaretz, parla di sei militanti palestinesi uccisi e di 5 soldati israeliani feriti, di cui uno in maniera grave, e tuttavia almeno uno dei Palestinesi uccisi, Abdelrazeq Nofal, era sicuramente un civile disarmato, colpito mentre stava facendo visita ad alcuni parenti nel campo profughi.
Numerosi altri civili, peraltro, sono stati feriti nel corso del raid, tra cui un bambino di sette anni, un tecnico del suono della Reuters Television e un reporter della tv palestinese al-Aqsa.
Anche in questo caso, un portavoce dell’Idf ha definito l’ennesima incursione nella Striscia come una “operazione di routine contro minacce terroristiche”.
Appena qualche giorno fa, tra il 17 e il 18 dicembre, una serie di raid aerei e di operazioni terrestri aveva lasciato sul terreno ben 13 Palestinesi; l’11 dicembre, l’ennesima operazione di routine era costata la vita ad altri otto militanti.
Da più parti, in Israele, si invoca una nuova massiccia operazione terrestre all’interno della Striscia di Gaza, anche se il Capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano, Gabi Ashkenazi, si è fino ad ora mostrato contrario.
In poco più di una settimana, come abbiamo visto, sono stati uccisi una trentina di Palestinesi; secondo le statistiche recentemente fornite dall’OCHA (cfr. The Humanitarian Monitor, n.19), dal 1° gennaio al 30 novembre di quest’anno, Tsahal ha ucciso nella sola Striscia di Gaza ben 253 Palestinesi (su un totale di 344) e ne ha feriti 579 (su un totale di 1.706).
Ci chiediamo davvero con sgomento che cosa mai potrà succedere quando Ashkenazi cambierà idea e deciderà di passare dalla banale “routine” ad una invasione vera e propria!
8 Commenti:
Ciao, ho notato il tuo Blog di informazione sulla Palestina. Anch'io sono un fervido sostenitore della causa palestinese...sai per caso se ci sono banner in giro a favore della Palestina?
Approfitto per proporti uno scambio di link, io ti aggiungo subito.
A proposito c'è un mio video sulla Palestina qui sotto:
http://www.youtube.com/watch?v=KeegSgUYT_s
Ottimo blog, ciao...
Ciao, ho notato il tuo Blog di informazione sulla Palestina. Anch'io sono un fervido sostenitore della causa palestinese...sai per caso se ci sono banner in giro a favore della Palestina?
Approffitto per proporti uno scambio di link, io ti aggiungo subito.
A proposito c'è un mio video sulla Palestina qui sotto:
http://www.youtube.com/watch?v=KeegSgUYT_s
Ottimo blog, ciao...
Ciao, volevo farti gli auguri per un sereno Natale e felice anno nuovo.
Andrea.
www.andreagiattini.blogspot.com
a te l'augurio di un felice e pagano Natale.
ti abbraccio forte, emanuele.
ciao ti auguro buone feste e volevo rinnovarti i miei complimenti per il blog
Grazie ragazzi per i vostri auguri, che purtroppo ho potuto leggere in ritardo perchè lontano da casa (e da internet!).
Nel porgere a voi e a tutti gli auguri di buon natale e di un felice anno nuovo, non posso che augurarmi che il 2008 sia l'anno buono perchè finalmente vi sia pace in Terra Santa e cessi il massacro della popolazione palestinese, e perchè si ponga termine al criminale e infame assedio alla Striscia di Gaza.
Le premesse non sono esaltanti, ma non possiamo abbandonare persino quel barlume di speranza che ci rimane.
Un grosso abbraccio,
Vichi
Ma chissà perchè gli Israeliani hanno posto l'assedio alla striscia?Ci dev'essere un motivo, ma mi sfugge; ma non sarà mica per quegli innocui missiletti , poco più di fuochi atificiali? Si, dev'essere per quelli.Israele deve imparare a subire i missili e a stare zitta, deve subire i kamikaze e guai se innalza un muro, che vergogna!Diciamolo chiaramente una volta per tutte: Hamas vuole la strategia della tensione ,non vuole la pace, perchè vuole tutto, ed è convinta che con l'aiuto di qualcuno , prima o poi l'avrà (vedi nano di teheran).E per una volta ammettilo che è così!
Veramente Hamas, in più di una occasione, ha proposto una tregua, che Israele ha sempre rifiutato sentendosi forte del suo strapotere tecnologico e militare, quindi vedi tu.
Se poi tocca ogni tanto anche a qualche Israeliano di venir ucciso la colpa di altri non è se non del governo israeliano e della sua politica di aggressione brutale e spietata.
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