Senza parole.
Il canale televisivo israeliano Channel 10 ha diffuso ieri un filmato che mostra alcuni soldati della brigata Golani, in servizio ad un checkpoint in Cisgiordania, nell’atto di umiliare un Palestinese legato e bendato.
Il filmato, girato dagli stessi soldati, mostra il Palestinese costretto a stare in ginocchio e a ripetere frasi suggeritegli con scherno dai soldati stessi, che ad ogni frase ripetuta dall’uomo (sovente corretto) ridono fragorosamente.
Una delle frasi recita: “La Golani ti porterà un pezzo di legno per ficcartelo su per il culo”.
Si rimane davvero senza parole di fronte a questo ennesimo episodio di umiliazione inflitta ad un pover’uomo del tutto inerme e indifeso.
E il fatto che il video sia stato girato dagli stessi soldati dimostra, di tutta evidenza, come essi siano fieri di una tale condotta riprovevole, come considerino “normale” umiliare e violare la dignità di un essere umano (che dovrebbe essere) loro pari.
L’ennesimo episodio che mostra il preoccupante degrado dei valori morali e il senso dell’onore proprio dei membri delle forze di occupazione israeliane, vero vanto di una nazione razzista e colonialista.
Il filmato, girato dagli stessi soldati, mostra il Palestinese costretto a stare in ginocchio e a ripetere frasi suggeritegli con scherno dai soldati stessi, che ad ogni frase ripetuta dall’uomo (sovente corretto) ridono fragorosamente.
Una delle frasi recita: “La Golani ti porterà un pezzo di legno per ficcartelo su per il culo”.
Si rimane davvero senza parole di fronte a questo ennesimo episodio di umiliazione inflitta ad un pover’uomo del tutto inerme e indifeso.
E il fatto che il video sia stato girato dagli stessi soldati dimostra, di tutta evidenza, come essi siano fieri di una tale condotta riprovevole, come considerino “normale” umiliare e violare la dignità di un essere umano (che dovrebbe essere) loro pari.
L’ennesimo episodio che mostra il preoccupante degrado dei valori morali e il senso dell’onore proprio dei membri delle forze di occupazione israeliane, vero vanto di una nazione razzista e colonialista.
Etichette: checkpoint, cisgiordania, golani, Israele, palestina
postato da vichi @ 12:36 PM
6 Commenti
6 Commenti:
pesante, si...meno male che il bendato rideva. lo so, magra consolazione..
Sul degrado di un esercito senza guida e per me pericoloso io non escludo affatti una svolta autoritaria o militare in Israele
http://www.haaretz.com/hasen/spages/1034322.html
http://www.haaretz.com/hasen/spages/1033638.html
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
E' scandaloso che si parli di Israele come di una nazione razzista e colonialista! Invece, è tipico dei razzisti generalizzare, come in questo articolo dove si prende a pretesto un episodio isolato per coinvolgere l'intero esercito dell'unica vera democrazia del M.O.
x rigitans': a me pare una risata nervosa, a denti stretti, di chi ride mentre invece è sul punto di scoppiare a piangere.
E' inaudita e vergognosa l'umiliazione di un uomo costretto a pronunciare frasi stupide e oltraggiose, sovente costretto a ripetere perchè la sua pronuncia non è "soddisfacente", e veramente indegno costringere una persona inerme a dire "la golani ti porterà un regalo, un bel mezzo di legno per infilartelo su per il culo"!
"Pesante" è dir poco...
x arial: non credo esista il problema di una svolta di tipo militarista in Israele.
Del resto Israele ha sempre visto una sfilza di capi di governo ex militari se non killer del mossad.
I problemi, semmai, sono due:
1) chi fa rispettare la legge nella West Bank e chi difende i Palestinesi dagli assalti razzisti dei coloni: un recente rapporto di yesh din ci ricorda che solo l'8% delle denunce di aggressione si tramuta in formulazione di capi d'accusa.
2) chi si occuperà - se mai verrà quel giorno - di sloggiare i coloni illegali dalla Cisgiordania in vista di un accordo di pace con i Palestinesi.
x anonimo: di un problema "razzismo" ha parlato recentemente addirittura Olmert dalle pagine di Ha'aretz, e un'occupazione manu militari di territori altrui - con sottrazione di risorse naturali e devastazioni annesse - mi pare possa ben appellarsi con il termine "colonialismo".
Per il resto, non di caso "isolato" si tratta ma, al contrario, di una prassi tristemente utilizzata ai checkpoint israeliani.
Dare uno sguardo al sito di B'tselem o contattare gli attivisti di machsom watch per credere.
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