4 giugno 2010

I liberali italiani protestano contro Israele (e contro l’inerzia del governo italiano).

Tra i tanti comunicati e documenti di protesta che sono fioccati dopo il proditorio attacco israeliano contro il convoglio umanitario della Freedom Flotilla, mi fa piacere riportare il testo della lettera inviata al ministro degli esteri Franco Frattini da parte del segretario politico di Agorà Liberale.

Nel dna di ogni partito politico di ispirazione liberale c’è (o dovrebbe esserci) l’attenzione per il rispetto dei diritti umani, il principio di legalità interna e internazionale, la giustizia. E, infatti, il testo della lettera trasuda di umana indignazione per il criminale assedio israeliano ai Palestinesi della Striscia di Gaza – trasformata in un vero e proprio campo di concentramento – e per l’inerzia del governo italiano che, anziché denunciare i soprusi dello stato d’Israele, si precipita a intavolare trattative con chi ha le mani ancora lorde del sangue dei pacifisti della Freedom Flotilla.

Governo italiano guidato da quel partito delle libertà che con il liberalismo e le libertà non ha proprio nulla a che spartire, e che si è affrettato a cercare di coprire i crimini israeliani votando no alla richiesta Onu di una inchiesta internazionale sull’assassinio dei 9 pacifisti della Freedom Flotilla.

Ecco il testo della lettera.

Illustre signor Ministro degli Esteri,

Ella, unitamente al Presidente del Consiglio ed ai rimanenti Ministri cui è affidato il Governo del nostro Paese, deve assolutamente prendere atto del fatto che l’embargo imposto da Israele ai Palestinesi sin dal 2007 ha ormai trasformato la Striscia di Gaza in un enorme campo di concentramento.

La mancanza di qualsivoglia utile iniziativa politica Sua o del Governo, volta ad evitare che detto embargo trascinasse in una condizione di sopravvivenza animalesca non i soli terroristi, ma anche uomini donne e bambini innocenti, ha inferto duri colpi alla Libertà innanzi tutto, ed alla Giustizia di conseguenza.

Ancora la mancanza di qualsivoglia ferma iniziativa politica Sua o del Governo, ha oggi consentito che i carcerieri abbiano anche osato sparare su una flotta umanitaria, uccidendo persone disarmate, senza alcun preventivo esame sulla reale natura dei generi di conforto trasportati, e quindi, esattamente come accadeva nei campi di concentramento, per incutere terrore ed annientare ogni potenzialità vitale del popolo e della cultura palestinese, con l’ormai evidente finalità d’annettere la Striscia di Gaza.

Che tutto questo possa essere accaduto ad iniziativa di un Paese che ha conosciuto bene sia i campi di concentramento che i suoi crudeli carcerieri, ha davvero dell’incredibile, ma che Ella abbia inteso sollevare il telefono – come riferito da Organi di Stampa – per intavolare rassicuranti trattative sulla sorte di nostri connazionali, con interlocutori aventi le mani ancora grondanti sangue umano, supera ogni civile e democratica sopportazione.

Egualmente inaccettabile, per la opposizione di un Paese veramente libero e che affonda le radici democratiche nella resistenza al sopruso totalitario , è che Lei possa ancora tardare nel richiamo del nostro Ambasciatore in Israele – che sollecito formalmente - in segno di rifiuto, da parte del popolo Italiano, di sentimenti di amicizia e collaborazione con Paesi nemici delle Libertà e del rispetto di ogni vita umana.

La ringrazio per l’attenzione, con ogni riguardo,

Pasquale Dante

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2 Commenti:

Alle 6 giugno 2010 alle ore 23:48 , Anonymous Andrea ha detto...

Ecco il coro della pacifica Flottilla che canta "come truffare il mondo":
http://www.youtube.com/watch?v=FOGG_osOoVg

 
Alle 7 giugno 2010 alle ore 10:08 , Blogger vichi ha detto...

Non so perchè hai inteso postare il più grosso infortunio della macchina propagandistica israeliana: mandare sul web un video irridente di fronte alle bare di nove pacifisti, le cui modalità di uccisione - adesso si scopre - fanno pensare ad una esecuzione sommaria: colpi in testa a distanza ravvicinata.

Davvero complimenti, agli assassini e a chi ne esalta le gesta!

 

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