Un disastro d'immagine.
Il bilancio dell'attacco israeliano alla Freedom Flotilla pare ormai definitivo: nove morti e 45 feriti, anche se oggi rainews24 dava conto del fatto che i turchi lamentano che di alcuni pacifisti non si hanno ancora notizie.
Un crimine sconvolgente e inaudito ai danni di un convoglio umanitario, che si è tramutato in un vero disastro di immagine e di pubbliche relazioni per lo stato israeliano che, come notava Gideon Levy su Ha'aretz, adesso ha davvero il mondo intero contro.
E' questo il senso dell'efficace vignetta di Steve Bell apparsa ieri sul Guardian:
"Come sta dottore?" "E' peggio di quanto pensassi - E' un disastro di pubbliche relazioni!"
Etichette: freedom flotilla, guardian, Israele
7 Commenti:
Non sanno piu`come girartela sta frittata....ma ci tenteranno e troveranno parecchi pecoroni ciechi e sordi....questa e`ancora la loro fortuna...solo che il Bravo ....one moment Erdogan sta procurando a loro un sacco di incubi...che loro negheranno....of course...
Ammorrrrrrrrrr
queridissima
Ming Tzu
Il Marmara era pieno di armi, coltelli e spranghe, appena i primi soldati sono atterrati sulla barca sono stati assaliti per un linciaggio al grido “Itbach Yahud- sgozza gli ebrei”, sei di essi sono stati accoltellati, gli hanno preso le armi e hanno incominciato a sparare contro Zahal. E’ stato solo a quel punto che i soldati israeliani hanno incominciato a rispondere al fuoco. Il diritto sta dalla parte di Israele: aveva diritto dal punto di vista della legalità internazionale di imporre un’ispezione alla nave; aveva diritto di fermarla visto che tentava di violare un blocco. Aveva infine il diritto alla legittima difesa che appartiene a chiunque è fisicamente aggredito come si vede nei video.
E' davvero senza limiti il tentativo di manipolare e sovvertire la realtà degli israeliani, in questo dei veri campioni visto che da più di sessant'anni riescono a spacciarsi per delle vittime aggredite anziché per degli occupanti brutali e assassini.
Naturalmente la becera propaganda sionista - in questo caso forse più che in altri - riesce a far breccia solo nelle menti affette da seri disturbi dei fanatici sostenitori di Israele sparsi in tutto il mondo, ahimé anche in Italia.
Il blocco imposto da israele alla Striscia di Gaza - come abbiamo più e più volte ripetuto - è illegale, data la sua natura di punizione collettiva e vista la catastrofe umanitaria in atto a Gaza.
L'assalto della marina israeliana alle navi della Freedom Flotilla è avvenuto in acque internazionali e si configura dunque come un atto di pirateria. Gli equipaggi delle navi - loro si! - avevano tutto il diritto di tentare di impedire l'abbordaggio che non avevano consentito.
Questo senza considerare che l'attacco ad una nave battente bandiera di un determinato paese si configura come un attacco alla sovranità del paese stesso.
E, infine, gli assassini mascherati della marina israeliana hanno affrontato degli attivisti armati solo di fionde e bastoni, utilizzando mitra, pistole e visori notturni.
La dinamica degli avvenimenti e, soprattutto, il conto dei morti e dei feriti, mostrano che gli israeliani hanno uno strano concetto di "legittima difesa". E, in realtà, ogni volta che israele commette un massacro dichiara sempre di agire per "legittima difesa"!
I valorosi soldati d'elité israeliani (!) ricoverati in ospedale sono feriti così gravemente da ricevere ogni giorno la visita di politici di ogni sorta, dall'assassino Peres in giù.
Dei veri eroi, degni rappresentanti di una nazione-canaglia.
Persino la Santa Sede assume una posizione più ferma di quella del governo italiano.
Secondo il rappresentante presso il Consiglio Onu per i Diritti Umani, Mons. Tomasi, "bisogna condannare la violenza di quest'attacco , soprattutto perchè è avvenuto in acque internazionali e da l'impressione che le regole umanitarie e il diritto internazionale nono contino".
@vichi
Tu parli di catastrofe umanitaria a Gaza, vorrei farti notare che gli aiuti umanitari che entrano via terra a Gaza non finiscono al popolo ma finiscono per la quasi totalità nelle mani di Hamas che li commercializza facendoli pagare anche a caro prezzo.Hamas non ha alcuna intenzione di veder cambiare lo stato delle cose. Ostacola qualsiasi progetto di sviluppo a lungo tempo che potrebbe cambiare in meglio la situazione della popolazione della Striscia di Gaza per fare in modo che rimanga un perenne “stato di emergenza”, uno stato di cose che chiaramente fa comodo al movimento terrorista, soprattutto perché da di Gaza una immagine di un territorio povero e afflitto da incredibili difficoltà dove manca di tutto.
Israele ha imposto un blocco navale simile a quanto fa l’Egitto che tenta di vanificare le gallerie sotterranee verso Gaza che servono al contrabbando. E’ del tutto legittimo impedire ad Hamas di ricevere altre armi via mare.
Ma veniamo ai fatti:
partono delle navi di aiuti umanitari ed Israele chiede solamente di poterle controllare per verificare che non vi siano a bordo armi o esplosivi.La proposta di Israele era: uno sbarco degli aiuti umanitari al porto di Ashdod, poi l’organizzazione di un convoglio via terra per far affluire tutto il materiale a Gaza.La risposta dei “pacifisti” e’ negativa.
In seguito i soldati israeliani si calano sulla nave ad uno ad uno come dei polli con una fune dall’elicottero e vengono bastonati e picchiati dai pacifici “pacifisti”.
Come ti saresti comportato al posto dei soldati israeliani, presi a bastonate e coltellate dalla massa dei “pacifisti”?
Israele ha il diritto di difendersi come Stato e come Popolo da chi vorrebbe annientarlo, se cade Israele cade l’unico stato democratico che si puo’ contrapporre ad un integralismo islamico dilagante in Medio Oriente.
Vichi smettila di dire falsità: abbiamo tutti gli occhi! I soldati avevano le armi sulla schiena mentre si calavano dagli elicotteri. I pacifinti li hanno aggrediti con pugnali, bastoni e sedie.
Erano pacifisti secondo te o pacifinti????
ci sono i filamti!!!! Come fate a negare l'evidenza????
VIVA ISRAELE!
www.vivaisraele.blgospot.com
L'Istituto di medicina legale di Istanbul ha diffuso i risultati dell'autopsia dei 9 attivisti turchi uccisi a bordo della Mavi Marmara.
Questi eroi del pacifismo sono stati crivellati da TRENTA colpi di calibro nove, cinque di loro sono stati colpiti alla TESTA e quasi tutti sono stati uccisi a distanza ravvicinata.
Altro che "legittima difesa", si tratta di una esecuzione in puro stile SS (o nkvd se si preferisce), i quali, si sa, amavano liquidare la gente con un colpo alla nuca.
Ecco come agiscono i loro degni eredi della Shayetet 13!
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