19 gennaio 2012

Diplomatici Ue: necessario dividere Gerusalemme

Gli inviati della Ue presso l’Autorità palestinese già da tempo hanno preparato un rapporto che contiene alcune prime, e molto parziali, misure da adottare per cercare di frenare l’inarrestabile espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania e a Gerusalemme est.

Tali misure prevederebbero tra l’altro, secondo quanto riportato da Ynet, l’inserimento dei coloni violenti in una “lista nera” e il divieto di intrattenere rapporti economici con aziende israeliane aventi sede o operanti a Gerusalemme est.

Ma, soprattutto, i diplomatici Ue esprimono la loro preoccupazione che la continua espansione delle colonie israeliane impedisca di conseguire la soluzione a due stati del conflitto israelo-palestinese, e sottolineano come una pace durature presupponga la necessità di dividere Gerusalemme.

Sarebbe un buon inizio, se solo i Paesi membri della Ue si decidessero ad adottare le misure proposte dal documento…

Inviati europei: inserire i coloni israeliani in una lista nera

Gli inviati europei redigono un duro rapporto che mira a fare pressioni affinchè Israele cambi politica in Cisgiordania e chiede che i coloni violenti vengano iuseriti in una “lista nera” e che Gerusalemme venga divisa.

di Elior Levy – 18.1.2012

L’Europa dichiara guerra ai coloni? I capi delle delegazioni dell’Unione europea presso l’Autorità palestinese hanno elaborato un documento contenente dure raccomandazioni allo scopo di rafforzare il controllo dell’Autorità palestinese su Gerusalemme est e di premere su Israele affinché modifichi le sue politiche in Cisgiordania.

Il severo documento, le cui parti essenziali vengono pubblicate per la prima volta, è stato acquisito da Ynet.

Le raccomandazioni includono la preparazione di una “lista nera” di coloni considerati violenti, al fine di poter valutare successivamente la possibilità di vietarne l’ingresso nell’Unione europea. Il documento chiede anche di incoraggiare una maggiore attività e rappresentanza dell’Olp a Gerusalemme est.

Il rapporto, inoltre, raccomanda alle maggiori autorità Ue in visita a Gerusalemme est di astenersi dal farsi scortare da rappresentanti ufficiali israeliani o da personale della sicurezza.

“Gerusalemme deve essere divisa”

I funzionari, inoltre, sono sollecitati a dare disposizioni alle aziende turistiche europee di astenersi dal fornire supporto alle imprese israeliane situate a Gerusalemme est e ad accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica europea sui prodotti israeliani che provengono dagli insediamenti o da Gerusalemme est.

Un diplomatico occidentale ha detto a Ynet che gli europei sono ben consapevoli delle implicazioni di queste ultime raccomandazioni. Egli ha anche espresso la speranza che il documento incoraggi la Ue a intraprendere iniziative concrete per porre fine all’espansione degli insediamenti colonici, ivi compresa una legislazione che vieti le transazioni finanziarie che riguardano la costruzione delle colonie.

Un documento redatto dai capi delegazione esprime preoccupazione per l’aumento dell’attività edilizia israeliana a Gerusalemme est, che secondo gli inviati europei compromette la possibilità di raggiungere la soluzione a due stati. Senza la divisione di Gerusalemme, che dovrebbe fungere da capitale sia per Israele sia per la Palestina, sarebbe impossibile assicurare una pace durevole, hanno scritto gli inviati europei. (…)

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