17 marzo 2010

Per la pace preventiva.

CONTRO TUTTE LE GUERRE – PER LA PACE PREVENTIVA
19 marzo 2003 - 19 marzo 2010

NON IN NOSTRO NOME

CHIEDIAMO

Il ritiro immediato di tutte le truppe occupanti dall’Afghanistan e dall’Iraq (inclusi i contractors)

La fine della pulizia etnica israeliana a Gerusalemme Est e nelle altre città della Cisgiordania, dell’assedio di Gaza, della repressione in Kurdistan

Lo stop ai preparativi di guerra contro l’Iran

Nell’anniversario dei bombardamenti sull’Iraq nel 2003 scendiamo in piazza in Italia come negli Stati Uniti per dire basta alla complicità dei nostri paesi con la guerra, le occupazioni e l’oppressione coloniale contro altri popoli.

Venerdi 19 marzo scendiamo in piazza in Italia insieme a chi il 20 marzo manifesterà nelle città degli Stati Uniti (Washington, San Francisco, Los Angeles, Chicago) per il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e dall’Iraq; insieme a chi in Gran Bretagna sostiene la battaglia di Joe Glenton e degli altri soldati che si rifiutano di continuare a uccidere ed essere uccisi in Afghanistan, insieme ai palestinesi che si stanno opponendo alla pulizia etnica israeliana a Gerusalemme e nelle altre città della Cisgiordania e all’assedio di Gaza, insieme al popolo curdo che resiste alla repressione turca.


CHIEDIAMO


La riduzione delle astronomiche spese militari – sempre in aumento – in favore di maggiori investimenti sociali e la sostituzione della cultura di guerra al terrorismo (che ha prodotto Guantanamo, prigioni segrete e soppressione di molti diritti civili) con una cultura fondata sulla pace, il diritto e l’equa condivisione delle risorse attraverso veri negoziati

Che il governo italiano ritiri le truppe nel mattatoio afghano, smantelli le armi nucleari stoccate nelle basi militari di Aviano e Ghedi, cessi di sperperare miliardi di euro per armamenti e di fornire ufficialmente armi, investimenti economici, collaborazioni scientifiche al governo israeliano condannato dalle istituzioni internazionali per la costruzione del Muro di segregazione, per i crimini di guerra a Gaza e l’occupazione coloniale dei Territori Palestinesi. Chiediamo la revoca degli accordi militari, commerciali, scientifici, culturali tra le istituzioni italiane e quelle israeliane;

Noi, in quanto cittadini italiani, statunitensi, europei, palestinesi, israeliani, curdi non accettiamo di essere considerati complici di questa politica di oppressione e di guerre preventive, chiediamo il ritiro delle truppe dall’Afghanistan e dall’Iraq, la cessazione di ogni complicità con gli apparati di guerra (basi militari, nuovi armamenti, spese militari), la revoca della partecipazione statunitense, italiana ed europea al vergognoso embargo contro la popolazione palestinese di Gaza ormai da quattro anni sotto assedio

Venerdi 19 marzo, ore 17.00 Manifestazione a piazza Montecitorio

Circolo Arci Arcobaleno, Statunitensi per la pace e la giustizia, Rete Disarmiamoli, Rete Sempreocontrolaguerra, Forum Palestina, Un Ponte per…, Campagna Stop Agrexco, Coordinamento Kurdistan… (altre adesioni si stanno raccogliendo)

http://www.forumpalestina.org/

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3 Commenti:

Alle 17 marzo 2010 alle ore 23:19 , Anonymous Andrea ha detto...

Il solito appello PACIFINTO che tanto per cambiare accusa Israele di ogni male al mondo, e "stranamente" dimentica di condannare gli stati (guarda un po' musulmani) che non consentono la presenza di persone di religione diversa dalla maggioranza (l'Arabia Saudita, per esempio, ma anche la moderata Giordania ha stabilito nella sua costituzione che le persone di religione ebraica non possono possedere terre o risiedere nel regno, per non parlare di tutti gli altri); che discriminano e separano le donne (praticamente tutti gli stati islamici, Gaza e Arabia Saudita in primo luogo); che perseguitano i cristiani (più apartheid che mandare al cimitero i membri di gruppi sgraditi...vedi l'Irak, ma anche l'Egitto e Gaza; da non dimenticare l'Iran con i Baha'i); che reprimono il dissenso o l'organizzazione di gruppi diversi da quello al potere (la Siria, l'Iran, Gaza, l'Autorità Palestinese); che distruggono i siti religiosi "nemici" (l'ha fatto la Giordania quando occupava Gerusalemme, lo fanno in Egitto, in Irak e si sono distinti i palestinesi, come al solito).

 
Alle 18 marzo 2010 alle ore 10:43 , Blogger Unknown ha detto...

Andrea, tu punti tutto sul discorso religioso, che non gioca comunque a favore di Israele, dato che è l’artefice di una pluridecennale pulizia etnica e religiosa.
Volendo poi leggere e capire meglio il post, ti accorgerai che lo scopo della manifestazione è promuovere la pace e la giustizia, due cose di cui Israele ignora il significato.
Gli Stati Uniti hanno continuato a sovvenzionare Israele, il cui immenso arsenale è dotato anche di armi illegali, forte del fatto che, come è già stato scritto nel post precedente, non ha mai firmato né la Convenzione sulle armi chimiche, né il Trattato di non proliferazione, né ha mai sottoposto i suoi impianti nucleari ad ispezioni (al contrario dell’Iran, appunto) e che, nel frattempo, è diventato il terzo paese esportatore di armi, facendo anche da tramite tra gli Stati Uniti ed altri Paesi, quando gli USA non poteva inviarle direttamente.
Ma Israele continua a dormire sonni tranquilli, perché finora qualsiasi nefandezza compiuta è stata indegnamente coperta o sgonfiata, anche quando ha creato (momentanei) imbarazzi presso lo stesso governo statunitense…che ha tutto l’interesse a fargli sperimentare le sue armi.
Il nostro Paese è all’ottavo posto al mondo per le spese militari, e il nostro Governo continua ad acquistare mezzi militari sempre più costosi.
Non ti sembra che tutti questi soldi utili solo ad alimentare il dominio dei paesi occidentali, possano essere investiti meglio? Ma ovviamente tu sei convinto che servano a difendersi dai terroristi… che guarda caso creiamo proprio noi occidentali (vedi Guantanamo).

P.S. Il termine “pacifinto” è ormai inflazionato e vuoto, soprattutto quando vengono promosse iniziative mirate al ritiro delle truppe militari, al disarmo e alla cessazione dei folli investimenti bellici.

 
Alle 22 marzo 2010 alle ore 21:12 , Anonymous Ale ha detto...

oh certo...il disarmo di una sola fazione però,favorendo il sopravvento dell'altra. Sei patetica ti rendi conto? Il termine pacifinto è più che azzeccato per quelli come te.

 

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