2 gennaio 2009

L'indignazione di un cattolico.

Dal sito Terra Santa Libera pubblichiamo questo intervento redazionale, che ben raffigura (quella che dovrebbe essere) l'indignazione del mondo cattolico di fronte alle politiche genocidarie di Israele e all'inaudito massacro in atto in queste ore nella Striscia di Gaza.
LO STERMINIO CONTINUA: BUON 2009 A TUTTI.
Continuano i bombardamenti e gli ammazzamenti, sia nella Striscia di Gaza, assediata e affamata, che nella Palestina Occupata di Cisgiordania, imprigionata e stremata. Quel che succede a Gaza, anche se in differente misura, succede in tutto il territorio palestinese, dal nord (con l'aggravante dei coloni) al sud.

La cronaca della vergogna è sempre la stessa: i telegiornali ci mostrano i buchi per terra dei razzi artigianali qassam, parlano di sfuggita dei danni provocati da Israele alla popolazione civile, raccontano di danni inflitti alle postazioni militari di Hamas, e ci parlano del diritto ad esistere di Israele, negato secondo loro dalle forze della resistenza palestinese. Il coro è quasi unanime.

I più arditi prendono le difese dei palestinesi, ma li accusano nello stesso momento di essere la causa di tutto ciò, per via del loro negato diritto ad esistere di Israele. Sarebbe la fiera del ridicolo, se non fosse tutto maledettamente tragico. L'omicida che accusa la vittima, ribaltando i ruoli.

Uno Stato militarmente incontrastabile, armato sino ai denti, che opprime da decenni una popolazione ridotta al collasso, sta massacrando l'ultimo barlume di dignità e di indipendenza del popolo palestinese, sganciando tonnellate di bombe come se stesse attaccando una superpotenza militare, colpendo al cuore una cittadina abitata dagli ultimi disperati e braccati palestinesi, che preferiscono una morte da uomini liberi piuttosto che una vita in schiavitù.

All'ultima proposta di tregua della UE e dei governanti di Gaza, la leadership israeliana ha risposto picche: niente da fare, vi stermineremo tutti.

Del malanimo israeliano, della psiche deviata da una perfida inculturazione lasciata in mano a un'elite di rabbini fanatici e pericolosissimi, per se stessi e per tutti, già eravamo consci. Di quanto danno provocasse un'educazione alla supremazia razziale e teologica, malsana, basata sull'odio e sull'indifferenza verso il prossimo, instillata goccia a goccia, sin dalla più tenera infanzia, sia alla gioventù israeliana che a quella partorita in ambiente giudaico-talmudico nel mondo, sapevamo da tempo.

Sapevamo anche della viltà e mancanza di dignità degli omuncoli che, soddisfatti dei loro 30 denari sporchi di sangue, sono preposti a far da cassa mediatica di risonanza: i banditori di un re nudo. Per non parlare, perchè ci disgustano seriamente, dei politici in carriera, sempre a far anticamera in loggia o in sinagoga.

Quel che fa ribollire il sangue è l'ignobile comportamento dei rappresentanti delle Nazioni, falsamente cristiani e veramente farisaici. Se l'apostasia non avesse colpito a morte nazioni un tempo cristiane, oggi forse uno Stato di serial killers non esisterebbe neppure. Al di là delle retoriche, nessuno dimentichi che il luogo più sicuro, dove le comunità ebraiche sefardite trovarono protezione e prosperità, fu proprio Roma.

Basta quindi con inesistenti sensi di colpa, che impediscono a molti di immaginare e vedere le cose nel loro reale contesto, impedendo contemporaneamente di esprimere chiare condanne e chiedere azioni restrittive nei confronti di tanta arroganza e prepotenza giudaico-sionista.

Ascoltate il vostro cuore e la vostra coscienza, spegnete la televisione o cambiate canale quando parlano Pagliara o Napolitano, Fassino o Frattini, Fini o Deaglio, Capezzone o Pannella, Politi o Ferrara, Alemanno o Fiammetta, ecc...

Ma quello che ci fa impallidire è il silenzio della cattolicità, sia nella sua gerarchia, che nelle sue associazioni di base, tutti ostaggio di quel fantomatico, quanto ricattatorio, "dialogo" con i fratelli maggiori, che sappiamo essere quelli poi sempre rinnegati da Dio, da Caino in poi.

Ma si sà, "nessuno tocchi Caino", mentre di Abele si può fare tranquillamente ciò che si vuole, tagliarlo a pezzi, affamarlo, ridurlo in schiavitù, criminalizzarlo.

La forza di chi affama il mondo, lo dissangua ed impoverisce con le sue istituzioni usuraie, lo deprava con la sua cultura hollywoodiana ed editoriale, lo governa attraverso i suoi maggiordomi della politica, lo stermina se osa ribellarsi o sganciarsi dal cappio, è data solo dalla nostra debolezza, dalla nostra remissione, dalla nostra viltà, dal nostro rinunciare ad una dignità superiore come uomini, tutti gli uomini, creati a Sua immagine e somiglianza, dal decadere in una degradazione etica e spirituale che ci fa assomigliare più alle bestie, e come tali ci rende governabili.

Se la cattolicità, nominalmente maggioritaria nel mondo, non sarà capace di alzare la testa e seguire coerentemente l'esempio del suo Fondatore, sincero e fiero della Sua verità universale, irrinunciabile e irrinnegabile sino alla morte, alla peggior morte, quella di croce, essa diventerà sale insipido, buono da essere mischiato alla sabbia e calpestato.

Il risveglio dei pastori potrebbe salvare, non solo il gregge, attualmente molto confuso, ma il mondo intero.

Altrimenti potrebbe accadere che proprio i più umili, i discendenti del figlio della schiava, siano coloro che prenderanno in eredità la responsabilità del destino dei tempi ultimi, diventando le schiere più numerose nella battaglia finale di evangelica memoria, presso l'Har Megido, la collina di Megiddo, fuori Gerusalemme.

Quando? "Beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna".

12 Il sesto versò la sua coppa sopra il gran fiume Eufràte e le sue acque furono prosciugate per preparare il passaggio ai re dell'oriente. 13 Poi dalla bocca del drago e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta vidi uscire tre spiriti immondi, simili a rane: 14 sono infatti spiriti di demòni che operano prodigi e vanno a radunare tutti i re di tutta la terra per la guerra del gran giorno di Dio onnipotente.15 Ecco, io vengo come un ladro. Beato chi è vigilante e conserva le sue vesti per non andar nudo e lasciar vedere le sue vergogne.
16 E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Armaghedòn.

Apocalisse 16,12-16

E da ultimo rinnoviamo nuovamente l'appello a Benedetto XVI, che chi può, come può, tramite chi può, gli faccia pervenire, o comunque amplifichi, tramite la diffusione di questo testo:

Santo Padre, non si rechi, ora, in Terra Santa, perchè anche nella migliore delle ipotesi la sua visita verrebbe strumentalizzata a vantaggio di persone senza scrupoli, veri criminali di guerra, che stanno compiendo una vera pulizia etnica in Palestina, TERRA SANTA PER ECCELLENZA.

Essi vedono in lei, e in quello che rappresenta, il peggior nemico da annientare e, possibilmente, distruggere fisicamente, così come stanno facendo con le loro armi di distruzione di massa ai danni delle pietre vive di Terra Santa.

Non si presti alle macchinazioni sioniste e non dia ascolto ai marrani che la circondano e insidiano sin nei palazzi vaticani.

Anche se non è nelle Sue intenzioni dare valenza politica alla Sua visita, comunque essa verrà in tal senso manipolata.

infine, lei sa bene, quanto sarebbe utile un papa ammazzato per mano "islamica", ad opera di qualche abilissima organizzazione specializzata in operazioni terroristiche in "false-flags".

otterrebbero il doppio scopo di essersi liberati di un papa odioso, per via del motu proprio e della preghiera pro-judeorum, lasciando la cattolicità in balia della sua decadenza, e darebbero un fiato enorme a coloro che stanno spingendo a più non posso per lo scontro di civiltà.

uno di essi ci pare lei l'abbia anche di recente battezzato. ATTO DOVUTO, ANCHE SE, LEI SA BENE, SIA STATO SFRUTTATO PER SCOPI PROPAGANDISTICI E SPETTACOLARI DAL NEOCATECUMENO PER ISTIGARE ODIO E FAVORIRE CHI DELL'ODIO NE FA UN BUSINNESS.

concludiamo chiedendole anche maggior fermezza ed esplicita chiarezza nel condannare l'olocausto palestinese, che si sta compiendo per mano dello stato ebraico.

se non lo farà, PUBBLICAMENTE, in modo inequivocabile e forte, un giorno sarà anche lei, ingiustamente, messo sul banco degli imputati come lo sono oggi, INGIUSTAMENTE, i suoi predecessori pio xi e pio xii.

LA STORIA CAMBIA E RIBALTA LE POSIZIONI, COLORO CHE ERANO LE VITTIME DIVENTANO I CARNEFICI, E AVANTI COSÌ, QUESTO È IL MONDO, E DOMANI SARÀ IL CONTRARIO, SE LA PROVVIDENZA CE NE HA RISERVATO UNO.

MA LA VERITÀ È IMMUTABILI ED ETERNA E NON SI PUÒ TACERE.

non c'è dialogo che possa tappare le bocche. lei lo sa, che È la verità A RENDERCI LIBERI.

coraggio santità, bastano poche sue parole per dare forza agli umili, per farli rialzare dalla polvere, per infondere loro il coraggio necessario a CONTRASTARE gli anticristi.

Ma Lei è persona dotata di particolare e raffinata intelligenza e questo nostro appello sarà certamente superfluo. tuttavia AVEVAMO IN PETTO di doverlo esternare.

CON DEVOZIONE FILIALE,

La Redazione di www.TerraSantaLibera.org
con i più sinceri auguri,
1/1/2009

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