18 marzo 2010

I giovani razzisti ebrei.

Questo articolo, pubblicato l’11 marzo scorso su Ha’aretz, è dedicato a quanti magnificano Israele come il posto migliore al mondo in cui vivere, una magnifica democrazia ed una nazione civile e progredita in cui non v’è assolutamente alcuna traccia di razzismo e di discriminazione verso la minoranza araba.

Degna di nota è, altresì, l’elevata percentuale degli studenti (quasi la metà del campione) che si dichiarano pronti a rifiutare – quando saranno chiamati a svolgere il servizio militare – ogni ordine di evacuazione delle colonie e degli insediamenti illegali in Cisgiordania. Con ciò, evidentemente, approvando l’intensa opera di colonizzazione e la sottrazione di terre e risorse naturali ai legittimi proprietari palestinesi.

Se c’era qualcuno che contava sulle nuove generazioni in Israele per raggiungere un accordo di pace con i Palestinesi può senz’altro abbandonare ogni speranza in tal senso.

Secondo i risultati di un nuovo rilevamento diffuso ieri, quasi la metà degli studenti israeliani delle superiori non ritiene che, in Israele, gli studenti arabo-israeliani debbano avere gli stessi diritti degli ebrei. La stessa indagine ha messo in evidenza che oltre la metà degli studenti vorrebbe negare agli arabi il diritto di essere eletti al Parlamento.

Il rilevamento, che venne rivolto ai giovani di diverse scuole superiori israeliane, ha rilevato inoltre, che quasi la metà tra tutti gli interpellati – il 48% - ha affermato che si sarebbe rifiutata di obbedire agli ordini di evacuazione degli avamposti e delle colonie nei Territori Palestinesi.

Vicino ad un terzo – il 31 % - ha risposto che avrebbe rifiutato di svolgere il servizio militare al di là della Linea Verde.

I risultati completi del sondaggio verranno esposti oggi durante una discussione accademica ospitata congiuntamente dalla Scuola di Educazione dell’Università di Gerusalemme e dal Centro di Presa di Coscienza dei Cittadini in Israele. Il simposio si concentrerà sui vari aspetti dell’educazione civile nel paese.

“I giovani ebrei non hanno interiorizzato i valori democratici fondamentali“ ha affermato il prof. Daniel Bar –Tal, uno degli organizzatori della conferenza.

L’indagine era stata commissionata il mese scorso da Maagar Mochot, un istituto di ricerche israeliano, con la supervisione del prof. Yitzhak Katz. Essa è stata applicata ad un campione di 536 ebrei e arabi aventi un’età compresa tra i 15 ed i 18 anni.

L’inchiesta ha cercato di valutare gli atteggiamenti dei cittadini nei confronti dello Stato di Israele; la loro visione a proposito dei nuovi immigranti e dei cittadini arabi dello Stato; oltre alle loro posizioni politiche.

I risultati forniscono l’immagine di una gioventù che si applica in filosofie politiche che vanno al di fuori della corrente principale.

In risposta al quesito se ai cittadini arabi si sarebbe dovuto accordare diritti uguali a quelli degli ebrei, il 49,5% aveva risposto in modo negativo. Il problema ha evidenziato il profondo solco che tiene separati i giovani religiosi da quelli laici, con l’82% di studenti religiosi che affermano di essersi opposti ad una parità di diritti per gli arabi, mentre appena il 39% degli studenti laici ha ribadito tale opinione.

Il solco laico – religioso era presente pure quando agli studenti era stato proposto il quesito se i cittadini arabi avrebbero potuto essere eleggibili per concorrere ad una carica nel Parlamento. Mentre l’ 82% di coloro che avevano tendenze religiose aveva risposto in senso negativo, il 47% dei giovani laici si era dichiarato d’accordo. In totale, il 56% aveva sostenuto che tale diritto avrebbe dovuto essere completamente negato.

L’indagine aveva fatto ricerche anche sulla questione del servizio militare e sull’esecuzione di ordini militari che fossero ritenuti politicamente responsabili di creare discordia.

Mentre una stragrande maggioranza (91%) aveva espresso il desiderio di arruolarsi nelle Forze Israeliane di Difesa, il 48% aveva affermato che non avrebbe obbedito di fronte ad un ordine di evacuare avamposti e colonie nella West Bank.

In questo caso, i ricercatori hanno notato il legame con la religione. Di coloro che si sarebbero rifiutati di eseguire ordini di evacuazione, l’81% dichiara di appartenere alla categoria dei religiosi, rispetto al 36% che sono laici.

Un funzionario del Ministero dell’Educazione. ha dichiarato: “Questo sondaggio d’opinioni mostra risultati che mettono in luce un grave segnale d’allarme per il consolidarsi tra la gioventù della tendenza a punti di vista estremi.”

L’indagine, la quale aveva rivelato, inoltre, che un numero relativamente alto di giovani conta di votare e che la democrazia è tuttora considerata il sistema di governo preferito, indica “un divario tra il consenso ad una democrazia formale e i principi fondamentali della democrazia, che vietano la negazione dei diritti alla popolazione araba,” secondo quanto ha dichiarato il funzionario.

“Le distinzioni riguardanti le diverse posizioni esistenti tra la gioventù laica e quella religiosa, che stanno aumentando in modo più marcato dal punto di vista demografico, è necessario che rappresentino un motivo di preoccupazione per noi tutti, in quanto tutto ciò determinerà l’aspetto dello stato per altri 20 – 30 anni, “ ha sostenuto Bar-Tal. “C’è una combinazione di fondamentalismo, nazionalismo e razzismo nella visione del mondo della gioventù religiosa.”
(tradotto da mariano mingarelli)

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27 Commenti:

Alle 18 marzo 2010 alle ore 20:58 , Blogger Matteo ha detto...

Articolo tanto interessante quanto preoccupante. Però ho i miei dubbi che il problema sia la religione. Lo dimostrano gli ebrei ultraortodossi che sono solidali con i palestinesi e contrari alla politica di Israele.
Il problema è il SIONISMO, questa piaga per la Palestina, che il Mondo non ancora riconosce. Si attribuiscono a questa terribile ideologia meriti che in realtà non ha mai avuto e se ne nascondono colpe storiche e presenti. Il sionismo è profondamente radicato, attraverso attività di lobby e di propaganda non solo in Israele ma nel mondo intero e in particolare negli Usa. Il nemico della pace in Medio Oriente non è Hamas e non è il Likud, non è il fondamentalismo islamico o quello ebraico, è il Sionismo e gli interessi che esso sostiene.

 
Alle 18 marzo 2010 alle ore 23:03 , Anonymous Andrea ha detto...

Gli israeliani (l'articolo parla di israeliani, non di ebrei!) sono così "razzisti" che Israele è il primo paese dove cercano rifugio i poveri africani che scappano dalle violenze musulmane, sempre se arrivano vivi perché la polizia egiziana gli spara addosso.
In Israele abitano decine di migliaia di africani da Sudan, Eritrea, Costa d'Avorio, Nigeria, Etiopia, Ghana, tutti hanno un luogo dignitoso dove abitare e i loro figli vanno a scuola.
Questo è l'Apartheid israeliano: aiutare le persone di ogni colore e religione e vivere in pace con gli arabi israeliani che godono di tutti i diritti di una democrazia.
L'Apartheid israeliano è difendersi dalle belve, perché - e su questo blog non si leggerà mai - hezbollah, fatah e hamas hanno dimostrato che pur di ammazzare ebrei (sì Vichi, questa volta ebrei è il termine corretto) non si preoccupano troppo se tra i morti vi sono anche arabi. Per loro tutto fa brodo, possono sempre dare la colpa a Israele e il mondo intero ne sarà deliziato.

 
Alle 19 marzo 2010 alle ore 09:39 , Anonymous Anonimo ha detto...

i without a doubt love all your writing kind, very unique.
don't quit and also keep posting mainly because it simply good worth to read it.
excited to look at far more of your own web content, thankx!

 
Alle 19 marzo 2010 alle ore 11:42 , Blogger Unknown ha detto...

Andrea, a leggerti sembra proprio che Israele sia la Terra ideale per ogni popolo!
Israele è talmente contento di ospitare i profughi del Darfur e dell’Eritrea e di dargli “un luogo dignitoso dove abitare”, da costruire un altro muro (che bella collezione!), mentre per coloro che ci sono già, come ho già detto in un precedente post, ci si premura di non farli prolificare troppo.
Il fatto, poi, che la gioventù israeliana religiosa sia quella che maggiormente rifiuta la parità dei diritti per gli arabi, toglie significato a quella stessa religiosità, investendola di concetti ben diversi: razzismo e fanatismo.
Devo supporre che questi due inquietanti giovani che si appellano a Dio quando gli torna comodo per giustificare l’occupazione siano di tuo gradimento… a quanto pare l’indottrinamento su di loro, e purtroppo molti altri, funziona bene:
http://www.youtube.com/watch?v=STwDiHQwtGE
http://www.youtube.com/watch?v=YSZZKJp8Syw&feature=related
Certo è che qui in Occidente si continua a fare informazione in modo falso e opportunistico, dal momento che viene dato risalto alle reazioni dei palestinesi, identificandoli come popolo di terroristi, lasciando nel silenzio gli orrori quotidiani commessi da Israele.
Ognuno di noi ha l’arduo compito di scegliere se aprire gli occhi o restare ciechi solo perché è più facile non fare e non farsi tante domande.

 
Alle 22 marzo 2010 alle ore 14:44 , Anonymous Ale ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=7Gzyeo1Z1I4

 
Alle 22 marzo 2010 alle ore 17:26 , Blogger Unknown ha detto...

Ti ringrazio, si fa per dire, del link, ma il punto è che contro l’Islam in Occidente viene fatta una propaganda eccessiva, che a stento distingue gli estremisti dai moderati perché fa di tutta l’erba un fascio, mentre di questi baldi giovani israeliani, di come vengono “educati” sin da bambini all’odio contro i palestinesi qui non si sa assolutamente nulla. Non c’è equità nell’informazione perché Israele è talmente protetto e i suoi interessi talmente salvaguardati che l’uomo comune ignora il fatto che Israele abbia preso indirettamente parte praticamente a tutte le guerre civili e militari (Cile, Sudafrica, Sierra Leone, Nepal… e chi più ne ha più ne metta), invadendo il campo con i suoi trafficanti d’armi, come ignora le manifestazioni in America delle consistenti comunità ebraiche che inneggiano alla morte del popolo palestinese e che influenzano i governi e i media, come ignora d’altronde la verità sul conflitto del secolo.
E intanto, sempre con la forza prende piede il processo di giudaizzazione di Al-Quds, che ha come fine ultimo la creazione del tanto anelato “puro stato ebraico”… QUESTA è la duplicazione del fenomeno nazista, altro che Islam.

 
Alle 22 marzo 2010 alle ore 18:20 , Anonymous Ale ha detto...

fonti,fonti...tutta aria fritta!!

 
Alle 22 marzo 2010 alle ore 18:22 , Anonymous Ale ha detto...

Credi ancora ai "Protocolli Dei Savi Anziani di Sion"??

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 00:30 , Blogger Unknown ha detto...

Che io creda o no ai Protocolli in questione ha poca importanza, direi che è inquietante la similitudine con quanto sta accadendo in termini di espansione territoriale illegale e strategie di annientamento dei nativi… che Israele ne abbia tratto ispirazione? Ma forse il suo “Manuale del Bravo Colonialista” è identico.
Le fonti… ah, le fonti. Guarda che ciò che scrivo l’ho letto anche nel tempo, mi fai fare pure il topo di biblioteca informatica… e mica posso passare tutto il tempo a scovare cose che puoi trovare tu stesso con un po’ di buona volontà!
Questo è un po’ datato ma attualissimo, anzi forse riduttivo, visto che i finanziamenti USA ad Israele sono cresciuti di anno in anno, permettendogli di fare molti altri scempi:
http://www.arcuk.org/pages/arms_unto_the_nations.htm
…questo invece è il recente rapporto su Al-Quds:
http://www.infopal.it/writable/docs/tahwid_quds_trad.pdf
… e questa è la versione in lingua originale:
http://www.alquds-online.org/userfiles/File/Taqdeer%20Istrateejy%202010.pdf

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 01:03 , Anonymous Andrea ha detto...

Carla, a proposito di "strategie di annientamento dei nativi", "con
un po' di buona volontà" anche tu avresti potuto scoprire che in questi giorni l'Autorità Palestinese (quella buona, moderata e tollerante) ha deciso di chiudere l'unica stazione radio cristiana nei territori: Al-Mahed "Nativity", che trasmette (o meglio trasmetteva) da dieci anni in un edificio di Betlemme. La ragione è semplice: la radio non aveva la licenza (http://4freedoms.ning.com/group/middleeast/forum/topics/palestine-islamic-authority?xg_source=activity). Invece di dargliela questa benedetta licenza, hanno pensato bene di chiuderla. E' una goccia nel mare della persecuzione che i cristiani subiscono in tutto il Medio Oriente islamizzato, in Egitto, in Iraq, in Turchia, a Gaza. Ma è significativo perché si tratta di un mezzo di comunicazione, dell'ultimo rimasto a Betlemme, che era un posto interamente cristiano prima dell'"autogoverno" palestinese e ora è diventato tutto islamico. Mabruk!

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 12:17 , Blogger vichi ha detto...

E' davvero incredibile il modo di discutere dei filosionisti, si passa dalla discussione sul razzismo dei giovani ebrei israeliani e sulla mancanza di democrazia sostanziale in Israele e si arriva a discutere delle "persecuzioni" dei cristiani in tutto l'oriente!

Io non conosco la vicenda della radio di Betlemme, quello che so per certo è che i cristiani - sia a Gaza sia nella West Bank - sono sempre a fianco degli islamici nel combattere e nel denunciare i crimini israeliani.

E, con buona pace di quanto sostiene Peres, i cristiani della West Bank hanno difficoltà di accesso ai luoghi santi a causa non degli islamici ma del muro e dei blocchi imposti da Israele.

Grazie sentitamente, cari "fratelli maggiori"!

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 16:06 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carla, quarda che il muro tra Gaza e l'Egitto lo sta costruendo Mubarak e non Israele.
Ti ricordo poi che Israele è stato costretto a costurire una BARRIERA DIFENSIVA per salvare la sua popolazione dagli attentati suicidi. Leggiti il libro di Giulio Meotti "Non smetteremo di danzare" per capire cosa hanno fatto i palestinesi agli israeliani.
Per favore aprite gli occhi. Il sionismo non è il male, il male è il terrorismo, il male è chi VOLUTAMENTE uccide, trucida i civili israeliani.

VIVA ISRAELE!
www.vivaisraele.blogspot.com

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 17:13 , Blogger vichi ha detto...

Se Israele voleva costruire una semplice "barriera difensiva", l'avrebbe costruita sul proprio territorio.

E invece la "barriera difensiva" è in realtà un muro di annessione che non serve a proteggere Israele, ma quella gentaglia dei coloni che vivono sul territorio e con le risorse sottratte ai legittimi proprietari palestinesi.

Leggiti quanto ha scritto l'ICJ dell'Aja a proposito dell'illegalità del muro nel 2004.

Per il resto, non si capisce come ancora si tenti di far passare la farsa di dipingere Israele come un paese aggredito dopo un'operazione miliotare come "Piombo Fuso", che ha visto morire oltre 1.400 Palestinesi, l'83% (OTTANTATRE PER CENTO) dei quali civili inermi, donne e bambini inclusi.

Uno stato-canaglia che può trovare difensori solo tra persone accecate dall'odio e dal fanatismo.

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 17:31 , Anonymous Anonimo ha detto...

Vatti a vedere le immagini Vichi: il 95% del tracciato di quello che tu chiami "muro" è composto da una RETE METALLICA! Per favore, cerca di aprire gli occhi. Le reti metalliche si possono facilmente spostare....
L'operazione Cast Lead è la diretta conseguenza del criminale attacco dei terroristi di hammazz che per OTTO anni hanno bombardato Israele! Se i terroristi di hammazz non avessero bombrdato Sderot, Ashkelon, Ashdod e zone limitrofe, Isreale non avrebbe avuto alcuna ragione per effettuare una operazione militare su larga scala. Prova ad essere obiettivo una volta!

VIVA ISRAELE!

www.vivaisraele.blogspot.com

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 17:34 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'unica canaglia da quelle parti è il mostro di hammazz che usa i civili come scudi umani.
I terroristi non hanno le palle di affrontare Israele e si nascondono sotto i burka delle loro donne.
L'unico stato cananglia e hamastan!
Solo uno accecato dall'odio e dal fanatismo come te può difendere i terroristi di hammazz.

VIVA ISRAELE!

www.vivaisraele.blogspot.com

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 18:10 , Blogger vichi ha detto...

E vabbé, i fanatici che tifano viva israele sono in realtà la migliore propaganda pro-palestina.

Tralasciamo il fatto che Israele è l'unica nazione al mondo a perpetuare da oltre quarant'anni un'occupazione militare diretta di territorio altrui (in spregio al diritto internazionale e a una infinità di risoluzioni Onu).

In questi giorni i vili assassini di Tsahal hanno trucidato a sangue freddo 4 Palestinesi disarmati nei dintorni di Nablus. Non ne ha parlato nessuno.

Solo così si spiega come possano trovare campo polemisti come vivaisraele che tratteggiano una realtà che esiste solo nelle loro menti distorte.

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 18:18 , Anonymous Anonimo ha detto...

Continua vichi, continua a ribaltare la frittata! Quanti anni sono che lo fai? Diversi ormai, dai tempi del forum di Virgilio....
Israele non avrebbe bisogno di occupare nulla se gli arabi non avessero questo spasmodico desiderio di sterminarli!!!
Se pensavano a farsi uno stato nel 48 o nel 67 invece di fare le guerre ora non ci sarebbe nessuna occupazione.
Ti ricordo poi che da Gaza Israele è uscito nel 2005 e l'unico risultato che ha ottenuto è stato che Sderot, Ashkelon e Ashdod ora possono essere bombardate meglio dai criminali terroristi di hammazz!
Ma vuoi che ti faccio tutto l'elenco di vittime israeliane MASSACRATE sangue freddo dai tuoi amici pals?
Leggiti il libro di Meotti "Non smetteremo di danzare" magari riesci a provare un po' di pietà per quelli che definisci sionisti in senso così dispregiativo....

VIVA ISRAELE!
SEMPRE CON ISRAELE!

www.vivaisraele.blogspot.com

 
Alle 23 marzo 2010 alle ore 23:37 , Blogger Unknown ha detto...

Andrea, da qui invece si percepisce tutto l’amore degli ebrei verso i cristiani:
http://www.bibbiablog.com/2009/12/16/mawet-lanotsrim%C2%BB-morte-ai-cristiani/
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=17106&geo=24&size=A
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=17119&size=A
Ma fatemi il piacere!

V.I. (non riesco proprio a scriverlo per intero) Il terzo muro, reticolato se ti suona meglio, è fortemente voluto anche da Netanyahu, perché Israele è “il solo paese del primo mondo dove la gente può venire a piedi dal terzo mondo e dall'Africa” e questa, come tutte le altre, “è una decisione strategica per garantire il carattere democratico ed ebraico dello stato d'Israele”.
Non credo che leggerò Meotti (mi bastano i vostri commenti e ogni tanto qualche sito filoisraeliano - V.I., appunto - che mi procura travasi di bile), come tu non leggerai Said o Pappè o Pamela Ann Smith.
Finché c’è gente come voi, e purtroppo ce ne sarà sempre, che si ostina a cantare le lodi del più potente che non ha come vero obiettivo la pacifica convivenza, ma solo la perpetrazione di massacri (Sabra e Chatila docet…oltre al danno la beffa), le conquiste e il dominio assoluto, stiamo messi male, tutti.

P.S. Ale, in riferimento al post precedente, non credo di essere io quella patetica, ma i vostri tentativi di difesa dei diritti di un Paese che se ne è arrogati fin troppi.

 
Alle 25 marzo 2010 alle ore 22:01 , Anonymous Anonimo ha detto...

Carla, sei proprio una comunista filo islamica senza speranza. Lo si deduce dal fatto che non riesci a scrivere il mio nick VIVA ISRAELE!... Che tristezza...
Tipico dei comunisti antiisraeliani comunque, non mi meraviglia.
Il fatto che il mio blog ti procuri travasi di bile non mi sorprende: è l'effetto che fa a tutti quelli che odiano Israele...
Per l'ennesima volta: Sabra e Chatila furono opera dei cristiano maroniti libanesi che si erano incazzati parecchio dopo che quel bastardo schifoso di arraffatt aveva devastato il Libano con i suoi assassini e soprattutto aveva trucidato il suo capo.
La barriera difensiva non è nè un muro nè un reticolato: serve a tenere lontani quegli schifosi assassini terroristi palestinesi, massacratori di civili israeliani. A proposito di barriere che mi dici di queste? http://www.take-a-pen.org/english/Fences.htm
A differenza di te io leggo di tutto. Un anno fa sono stato ricevuto dal sindaco arabo cristiano di Betlemme, sono stato alla sede di B'Tselem a Gerusalemme. Ho amici giordani e arabi. Non mi conosci e quindi non sai chi sono. Prova a comprare il libro di Meotti: non fa altro che raccontare chi erano le persone massacrate dai terroristi palestinesi. Prova a leggere una storia diversa da quelle che ti hanno inculcato in testa.
VIVA ISRAELE!
www.vivaisraele.blogspot.com

 
Alle 25 marzo 2010 alle ore 23:20 , Blogger vichi ha detto...

Si, hai ragione, ti capisco.

Io passo molti mesi all'anno a Ramat Shlomo e sono appena tornato dal congresso dell'aipac dove ho applaudito Netanyahu.

Ma, nonostante tutto, penso che Israele sia un paese razzista e colonialista, espropriatore di terre e di risorse altrui, pieno di canaglie e di assassini che esultano per il massacro di povera gente inerme e che non esitano a ridurre un milione e mezzo di abitanti di Gaza in condizioni che la stessa Ashton, rappresentante Ue per la politica estera, ha definito "peggiori di Haiti".

Il termine "muro" è quello adottato dall'Alta Corte di Giustizia dell'Aja, che ha statuito la sua illegalità e ne ha chiesto la demolizione per la parte che oltrepassa la green line (cioè la quasi totalità), perchè il suo fine non è proteggere la sicurezza di Israele bensì quello di difendere le colonie e perpetuare la sottrazione della terra ai legittimi proprietari palestinesi.

A voialtri fanatici non si chiede di leggere alcun libro o pubblicazione, ma almeno la conoscenza degli atti ufficiali sarebbe necessaria per capire la realtà dei fatti, e non accettare supinamente l'affabulazione che racconta la più becera propaganda sionista.

Ma a voi basta tifare e gridare viva israele, anche di fronte ai più terribili crimini di questo stato-canaglia, noi invece ci battiamo perché trionfi la pace e la giutizia tra i popoli.

E non accettiamo lezioni da chi ha portato il cervello all'ammasso del razzismo e del cieco fanatismo.

 
Alle 26 marzo 2010 alle ore 13:24 , Blogger Unknown ha detto...

Un applauso a chi mi ha già catalogato. Che io non riesca a scrivere per esteso il tuo nick è sicuramente un mio limite, ma lo sarà probabilmente finché questa storia mi farà male e non vedrà giustizia.
Non mi interessano le etichette politiche e/o religiose. Certo è che più che filo islamica (sono serenamente cattolica osservante… non faccio il filo ad altre religioni), mi sento filo palestinese, questo sì, ma ho tanti amici ebrei, con i quali organizziamo incontri per le festività ebraiche, come scambio culturale e religioso. Tutte persone, comunque, addolorate e arrabbiate per la politica sionista, come tanti altri in Israele che vengono, per questo, considerati traditori… a proposito di fanatismo.
L’avallo da parte di Tsahal, testimone inerme e, anzi, favoreggiatore del genocidio di Sabra e Chatila, va a braccetto con chi ha compiuto materialmente il massacro…come dire… “questo e quello per me pari sono”.
Come ho già detto in un altro commento, anch’io leggo articoli che provengono da entrambe le campane, nonostante il malessere che mi crea la campana sionista, perché trovo le sue informazioni faziose, distanti anni luce dalla realtà, giustificate solo da un appoggio totalmente parziale e finora incondizionato dei paesi occidentali.
Al contrario, tu mi sembri molto più prevenuto e vittima della visione di massa volutamente cieca che ritiene i palestinesi, e gli arabi, e gli islamici, tutti terroristi.

 
Alle 26 marzo 2010 alle ore 14:13 , Blogger Unknown ha detto...

Pardon, volevo dire inerte, non inerme.

 
Alle 26 marzo 2010 alle ore 15:13 , Blogger Unknown ha detto...

V.I. Ho dimenticato di commentare il link che hai messo.
Forse non ci siamo capiti: non è che i muri costruiti in tutto il mondo siano meno nefasti di quelli costruiti da Israele, ma non può essere una giustificazione all’esistenza di questi ultimi. Ogni governo dovrebbe essere guidato nel proprio operato dal senso di giustizia e di onestà per sé stesso. Ritengo che il rimando ad altri muri sia un pretesto puerile.
E comunque fa sempre comodo nascondere il suo vero significato dietro il solito terrorismo palestinese.

 
Alle 29 marzo 2010 alle ore 17:03 , Anonymous Anonimo ha detto...

L'informazione islamica, palestinese e sinistra in genere è quanto di più fazioso esista sulla faccia della terra. Come manipolatore dell'informazione quel grandissimo assassino farabuto di arraffatt non era secondo a nessuno.
E tu sei molto più prevenuta di quanto tu stessa credi: infatti hai detto che non sei interessata a leggere il libro di Meotti sulle vittime israeliane del terrorismo palestinese. Quasi che ti dia fastidio dover riconoscere che i terroristi abbaino massacrato donne e bambini (anche uccidendoli con un colpo alla testa in alcuni casi, vedi la morte di Tali Hatuel incinta all'ottavo mese e delle sue quattro bambine).
Ti ribadisco poi un concetto semplicissimo: la BARRIERA DIFENSIVA serve a proteggere le vite umane israeliane! Da quando c'è gli attentati suicidi sono finiti!
VIVA ISRAELE!
www.vivaisraele.blogspot.com

 
Alle 30 marzo 2010 alle ore 16:13 , Blogger vichi ha detto...

Gia', infatti, gli attentati suicidi sono finiti, non così i massacri dei civili inermi ad opera delle canaglie di Tsahal!

Repetita juvant, ma forse il detto non vale per i fanatici come te. Se il muro avesse avuto come scopo la difesa di Israele e la sicurezza dei suoi cittadini, sarebbe stato costruito lungo la green line.

Invece è stato costruito per massima parte su terreni di proprietà palestinese, al solo scopo di proteggere le colonie e sottrarre ulteriore terra e risorse ai Palestinesi.

Forse dovresti cambiare letture, ad esempio potresti provare a leggere quanto ha scritto sul muro l'Alta Corte di Giustizia dell'Aja, o magari il rapporto Goldstone sui crimini di guerra commessi da Israele.


Ma forse chiedo troppo...

 
Alle 30 marzo 2010 alle ore 21:09 , Blogger Unknown ha detto...

V.I.: Aridaje! Dire che sei ripetitivo è poco, quindi ti dico che stai diventando ossessivo.
Vado per punti, spero di essere più chiara:
1 – non mi interessa la politica, penso di essere piuttosto ignorante in materia… ma è anche vero che Berlusconi con le sue vergognose e ruffiane dichiarazioni in Israele mi ha fatto ribrezzo.
2 – ennesima volta per tutte: rassegnati, non leggerò Meotti. Io ti ho spiegato che leggo anche da fonti filo-israeliane, ma comprare libri, e quindi contribuire al guadagno di chi espone un punto di vista che rispecchia ciò che posso leggere gratis (con travasi di bile, appunto, ma senza intaccare il mio già misero stipendiuccio) mi sembra una cosa doppiamente da autolesionisti… e comunque non sarebbe quel libro a farmi cambiare idea.
3 – hai “democraticamente” (in questo siete esperti) ignorato il mio sottinteso suggerimento di altre letture, il che denota un furbesco tentativo di convincimento unilaterale; comunque, ancora meglio quelle suggerite da Vichi, visto che si tratta di documenti ufficiali di Istituzioni Internazionali.
4 – il più grande problema dell’Occidente, ripeto, è di dare una visione distorta di questo conflitto (e non solo), e chi non vuol capire si riempie la bocca con tre parole: Hamas, Qassam e terrorismo palestinese… un po’ pochino rispetto alla dura realtà che hanno dovuto subire i palestinesi da sessant’anni a questa parte, no?
5 – di materiale per voler capire e ammettere che i palestinesi sono vittime di accordi economici e politici tra potenze, dove loro, purtroppo, non contano nulla, ce n’è a iosa. Continuare a non voler capire e non voler ammettere è da vigliacchi, caricare il tutto con la storia della Terra Promessa è da fanatici.
Detto questo, se mi ritorni alla carica con il libro di Meotti e con il comunismo fatti curare, ché l’ossessione è una brutta cosa.

 
Alle 31 marzo 2010 alle ore 03:21 , Blogger vichi ha detto...

L'amica Carla ha postato un commento, che a causa di un malfunzionamento di blogger.com è andato perso.

Lo ripropongo io, scusandomi per l'inconveniente.

"V.I.: Aridaje! Dire che sei ripetitivo è poco, quindi ti dico che stai diventando ossessivo.
Vado per punti, spero di essere più chiara:
1 – non mi interessa la politica, penso di essere piuttosto ignorante in materia… ma è anche vero che Berlusconi con le sue vergognose e ruffiane dichiarazioni in Israele mi ha fatto ribrezzo.
2 – ennesima volta per tutte: rassegnati, non leggerò Meotti. Io ti ho spiegato che leggo anche da fonti filo-israeliane, ma comprare libri, e quindi contribuire al guadagno di chi espone un punto di vista che rispecchia ciò che posso leggere gratis (con travasi di bile, appunto, ma senza intaccare il mio già misero stipendiuccio) mi sembra una cosa doppiamente da autolesionisti… e comunque non sarebbe quel libro a farmi cambiare idea.
3 – hai “democraticamente” (in questo siete esperti) ignorato il mio sottinteso suggerimento di altre letture, il che denota un furbesco tentativo di convincimento unilaterale; comunque, ancora meglio quelle suggerite da Vichi, visto che si tratta di documenti ufficiali di Istituzioni Internazionali.
4 – il più grande problema dell’Occidente, ripeto, è di dare una visione distorta di questo conflitto (e non solo), e chi non vuol capire si riempie la bocca con tre parole: Hamas, Qassam e terrorismo palestinese… un po’ pochino rispetto alla dura realtà che hanno dovuto subire i palestinesi da sessant’anni a questa parte, no?
5 – di materiale per voler capire e ammettere che i palestinesi sono vittime di accordi economici e politici tra potenze, dove loro, purtroppo, non contano nulla, ce n’è a iosa. Continuare a non voler capire e non voler ammettere è da vigliacchi, caricare il tutto con la storia della Terra Promessa è da fanatici.
Detto questo, se mi ritorni alla carica con il libro di Meotti e con il comunismo fatti curare, ché l’ossessione è una brutta cosa".
Carla

 

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