20 agosto 2011

La vendetta di Israele e il cordoglio di Napolitano



Lo ha detto ieri il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu: “Noi abbiamo una politica di strappare un prezzo molto alto da chiunque ci provochi dei danni”. E’ questa politica è evidentemente in atto in queste ore, in risposta agli attacchi che nel sud di Israele sono costati la vita a sei civili, un soldato e un poliziotto.

E l’ultimo atto di questa vera e propria vendetta è stato l’attacco aereo di un drone che ieri sera ha colpito con un missile una motocicletta in Ath-Thaltheen Street, a Gaza City, uccidendo tre Palestinesi, tra cui un bambino di due anni: tutti e tre i corpi sono stati orrendamente mutilati (nessuna menzione, come è ovvio, nei tg della notte…).

Sale così a 15 il numero dei Palestinesi uccisi e a oltre 40 quello dei feriti, dopo che Israele ha attribuito ai Comitati di Resistenza Popolare la responsabilità degli attacchi contro bus e auto civili avvenuti giovedì a Eilat, decidendo di scatenare l’inferno, per l’ennesima volta, sulla Striscia di Gaza.

Le ultime vittime dei raid aerei israeliani sono state il Dr. Monther Qreiqe’, suo fratello Mo’taz (entrambi militanti delle Brigate Al Quds) e il figlio Islam, di soli due anni. I due stavano trasportando il bambino al locale ospedale…

Altri due militanti della Jihad islamica, Anwar Salim e Imad Abu Abda, erano stati uccisi in precedenza nel corso di un altro raid aereo all’entrata sud del campo profughi di Al Boreij. In totale, le forze aeree israeliane hanno compiuto almeno 50 attacchi nelle ultime 24 ore, colpendo numerose aree della Striscia di Gaza e ferendo almeno 45 persone, tra cui dieci bambini, otto donne e due anziani.

Questa è la lista dei Palestinesi assassinati da Israele:

1) Abu Awad Al Nairab, Segretario Generale delle Brigate Salah Ed Deen

2) Imad Hammad, Comitati di Resistenza Popolare

3) Abu Jamil Shaath

4) Khaled Al Masry

5) Imad Nassr

6) Malak Shaath, due anni

7) Mahmoud Abu Samra, 13 anni

8) Ashraf Azzam, 30 anni

9) Mohammad Enaya, 22 anni

10) Samed Abed, 25 anni

11) Anwar Islayym, 21 anni

12) Imad Abu Abda

13) Monther Qreiqe’, 32 anni

14) Mo’taz Qreiqe’

15) Islam Qreiqe’, 2 anni.

Naturalmente il Presidente della Repubblica Napolitano si è precipitato a esprimere al Presidente israeliano Peres Israele il proprio cordoglio per l’attentato di Eilat, affermando di essere “profondamente costernato e sdegnato per gli esecrabili attentati terroristici di Eilat, che hanno mietuto vittime inermi e causato il ferimento di soldati e civili”.

Siamo certi che analogo sdegno e costernazione il nostro Presidente vorrà esprimere per l’atroce vendetta israeliana che si è scatenata contro la popolazione civile della Striscia di Gaza.

Perché se è vero che “Israele ha già sofferto molto”, ciò è ancor più vero per il popolo palestinese, e di certo la lotta contro il “terrorismo” non contempla il massacro di bambini e di innocenti.

Ma forse ci sbagliamo…

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4 Commenti:

Alle 20 agosto 2011 alle ore 08:50 , Anonymous Anonimo ha detto...

PENTONE (CZ) Due giorni di incontri e approfondimenti sulla questione palestinese e sulla Calabria, 27 e 28 Agosto,‘EtnicaMENTE: Una Terra per due popoli_Oltre l’apartheid e il razzismo’.Programma dettagliato sul sito http://www.invictapalestina.org/etnicamente/etnicamente.html

 
Alle 20 agosto 2011 alle ore 12:36 , Anonymous Anonimo ha detto...

spica eper i bambini ma della morte di terroristi NO!

 
Alle 20 agosto 2011 alle ore 20:06 , Anonymous Ale ha detto...

Non capisco da dove cazzo trovi il coraggio di parlare...i terroristi hanno rotto la tregua, se Gaza riprendesse a bruciare sarebbe legittimo,se fossi israeliano probabilmente protesterei per far massacrare quegli uomini di merda.

 
Alle 21 agosto 2011 alle ore 22:29 , Blogger vichi ha detto...

Va premesso che gli attacchi ad Eilat sono provenuti dal Sinai, e come è noto a tutti la penisola egiziana pullula di terroristi di al Qaeda, molti dei quali hanno combattutto in Afghanistan e in Pakistan. Israele invece ha ritenuto di puntare il dito contro i "terroristi" di Gaza, per le sue convenienze.

Ma quel che più conta dire è che la "tregua" non c'è mai stata, perchè l'occupazione israeliana non è mai cessata e i raid di Tsahal non si sono mai interrotti.

Ancora il 16 agosto - prima della fantomatica "rottura" della tregua - israele aveva fatto un morto e cinque feriti nei pressi della moschea di Al Farouq e, la sera, le guardie di frontiera avevano ucciso un 17enne disabile che si era avvicinato "troppo" (a 400 metri!) alla frontiera.

Di che cazzo di tregua stiamo parlando? E chi sono i terroristi, visto che è metodo consueto di israele quello di lanciare razzi e di sparare nel mucchio senza curarsi dei civili, di donne e di bambini? E, infine, vogliamo ricordare chi è l'assediante e chi è sotto assedio?

Il solito, incredibile, sovvertimento della realtà e delle responsabilità.

 

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