8 luglio 2016

Il massacro del "Fun Time Beach Cafè"




L'operazione "Protective Edge", un vero e proprio massacro scatenato dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall'8 luglio al 26 agosto del 2014, costò la vita a 2.220 palestinesi, di cui 1.492 civili (e, tra essi, 547 bambini), e provocò il ferimento di 11.100 persone, tra le quali 3.374 bambini. Il 68% dei minori palestinesi uccisi aveva 12 anni o meno. 

Il 9 luglio, ad un giorno dall'inizio dei bombardamenti, un gruppo di amici si era appena riunito in un locale di Khan Younis, nei pressi del litorale, per guardare in televisione la semifinale dei mondiali tra Olanda e Argentina, quando all'improvviso cominciarono a cadere le bombe israeliane. Il risultato furono 9 morti e 3 feriti gravi. Ecco i nomi dei palestinesi uccisi: Ahmed Astal (18 anni), Suleiman Astal (16), Musa (16), un cugino degli Astal, Mohammed Ganan (24), Ibrahim Ganan (25), Hmadi Sawalli (20), Ibrahim Sawalli (28), Salim Sawalli (23), il cui corpo non fu più ritrovato, Mohammed Fawana (18).

Qualche ora prima, a poche miglia di distanza, un missile israeliano colpiva la casa di Salah Nawasrah (23 anni), uccidendo lui, la moglie Aisha (incinta di 4 mesi) e due nipoti con cui stavano giocando in quel momento, Nidal (4 anni) e Mohammed (2).

Questo breve documentario racconta la storia di questi poveri ragazzi, 9 giovani che si erano riuniti per guardare una partita di calcio e che non sono più tornati a casa, massacrati dall'esercito più "morale" al mondo.





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