Le vittime innocenti dei crimini israeliani.
Spesso si organizzano manifestazioni e cortei in cui è uso portare delle candele in ricordo delle vittime di fatti di sangue particolarmente efferati, lo si è fatto in Italia, da ultimo, per i tre cattolici fucilati in Indonesia.
Nessuna di quelle anime buone, tuttavia, ha pensato di organizzare una simile manifestazione davanti all’ambasciata israeliana a Roma, per protestare contro il massacro della popolazione civile palestinese che i criminali di Tsahal, con le loro “piogge estive”, stanno attuando nella Striscia di Gaza.
Eppure i numeri sono davvero impressionanti.
Dal 25 giugno al 20 settembre l’esercito israeliano, nella sola Striscia di Gaza ha ucciso ben 231 Palestinesi (267 se si comprende anche il West Bank) e ne ha feriti 814.
Secondo una indagine dell’ong israeliana B’tselem, basata sui dati relativi ai mesi di luglio ed agosto, più della metà degli uccisi (esattamente il 50,4%) erano civili disarmati e che non stavano prendendo parte in alcun modo a scontri o combattimenti.
Ed è penoso notare come a pagare un prezzo altissimo alla furia bestiale ed assassina dell’esercito israeliano siano i bambini e gli adolescenti palestinesi, 39 morti e 216 feriti nel periodo considerato.
E allora ecco la mia personalissima candela in ricordo di questi bambini e di questi ragazzi trucidati senza pietà e senza colpa, vittime dimenticate di una occupazione militare ingiusta e brutale, di un bagno di sangue senza fine che la comunità internazionale continua incredibilmente a tollerare (l’elenco è tratto da un articolo di Donald Macintyre su The Independent del 19 settembre, riportato da Palestine Monitor e da me aggiornato al 20 settembre):
1) Bara Nasser Habib, 3 anni, ucciso il 26 luglio a Gaza City da schegge in testa e nel corpo;
2) Shahed Saleh Al-Sheikh Eid, 3 giorni, morto dissanguato a seguito di una incursione aerea il 4 agosto ad Al-Shouka;
3) Rajaa Salam Abu Shaban, 3 anni, morto per la frattura del cranio a seguito di un raid aereo il 9 agosto a Gaza City;
4) Jihad Selmi Abu Snaima, 14 anni, ucciso da una granata il 10 settembre ad Al-Shouka;
5) Khaled Nidal Wahba, 15 mesi, morto il 10 luglio per le ferite riportate durante una incursione aerea;
6) Rawan Farid Hajjaj, 6 anni, ucciso insieme alla madre e ad una sorella durante una incursione aerea l’8 luglio a Gaza City;
7) Anwar Ismail Abdul Ghani Atallah, 12 anni, ucciso il 5 luglio a Erez da una pallottola in testa;
8) Mahfouth Farid Nuseir, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
9) Ahmad Ghalib Abu Amsha, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
10) Ahmad Fathi Shabat, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
11) Walid Mahmoud El-Zeinati, 12 anni, morto l’11 luglio a Gaza City a causa di ferite da schegge;
12) Basma Salmeya, 16 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
13) Somaya Salmeya, 17 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
14) Aya Salmeya, 9 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
15) Yehya Salmeya, 10 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
16) Nasr Salmeya, 7 anni, ucciso il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
17) Huda Salmeya, 13 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante una incursione aerea;
18) Eman Salmeya, 12 anni, ucciso il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
19) Raji Omar Jaber Daifallah, 16 anni, morto il 13 luglio a Gaza City a causa di ferite multiple da schegge causate da un missile;
20) Ali Kamel Al-Najjar, 16 anni, ucciso da una granata di un tank israeliano il 19 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
21) Ahmed Ali Al-Na’ami, 16 anni, ucciso da una granata di un tank israeliano il 19 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
22) Ahmed Rawhi Abu Abdu, 14 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone della Iaf il 19 luglio nel campo profughi di Al Nusairat;
23) Mohammed ‘Awad Muhra, 14 anni, ucciso da una pallottola al torace il 20 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
24) Fadwa Faisal Al ‘Arrouqi, 13 anni, morta per ferite da schegge il 20 luglio a Gaza City;
25) Saleh Ibrahim Nasser, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 24 luglio a Beit Hanoun;
26) Khitam Mohammed Rebhi Tayeh, 11 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 24 luglio a Beit Hanoun;
27) Ashraf ‘Abdullah ‘Awad Abu Zaher, 14 anni, ucciso da una fucilata nella schiena il 25 luglio a Khan Yunis;
28) Nahid Mohammed Fawzi Al-Shanbari, 16 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 31 luglio a Beit Hanoun;
29) ‘Aaref Ahmed Abu Qaida, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 1° agosto a Beit Hanoun;
30) Anis Salem Abu Awad, 12 anni, ucciso il 2 agosto ad Al-Shouka durante un raid aereo;
31) Ammar Rajaa al-Natour, 17 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
32) Kifah Rajaa Al-Natour, 15 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
33) Ibrahim Suleiman al-Rumailat, 13 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
34) Ahmed Yousef ‘Abed ‘Aashour, 13 anni, ucciso da un missile il 14 agosto a Beit Hanoun;
35) Mohammed ‘Abdullah Al-Ziq, 14 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 29 agosto a Gaza City;
36) Nidal ‘Abdul ‘Aziz Al-Dahdouh, 14 anni, ucciso da una fucilata il 30 agosto a Gaza City;
37) Jihad Selmi Abu Snaima, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 10 settembre a Rafah;
38) Hanan Mohammed Isma’il Abu Qudeh, 16 anni, morto il 20 settembre a Beit Hanoun a seguito delle ferite riportate il 2 settembre durante una operazione di arresto dell’Idf, in cui erano già rimasti uccisi il padre ed un fratello.
Per fortuna c’è ancora qualcuno che non dimentica e non gira la testa dall’altra parte, qualcuno che non confonde gli oppressori ed i carnefici con le vittime ed i perseguitati.
Nessuna di quelle anime buone, tuttavia, ha pensato di organizzare una simile manifestazione davanti all’ambasciata israeliana a Roma, per protestare contro il massacro della popolazione civile palestinese che i criminali di Tsahal, con le loro “piogge estive”, stanno attuando nella Striscia di Gaza.
Eppure i numeri sono davvero impressionanti.
Dal 25 giugno al 20 settembre l’esercito israeliano, nella sola Striscia di Gaza ha ucciso ben 231 Palestinesi (267 se si comprende anche il West Bank) e ne ha feriti 814.
Secondo una indagine dell’ong israeliana B’tselem, basata sui dati relativi ai mesi di luglio ed agosto, più della metà degli uccisi (esattamente il 50,4%) erano civili disarmati e che non stavano prendendo parte in alcun modo a scontri o combattimenti.
Ed è penoso notare come a pagare un prezzo altissimo alla furia bestiale ed assassina dell’esercito israeliano siano i bambini e gli adolescenti palestinesi, 39 morti e 216 feriti nel periodo considerato.
E allora ecco la mia personalissima candela in ricordo di questi bambini e di questi ragazzi trucidati senza pietà e senza colpa, vittime dimenticate di una occupazione militare ingiusta e brutale, di un bagno di sangue senza fine che la comunità internazionale continua incredibilmente a tollerare (l’elenco è tratto da un articolo di Donald Macintyre su The Independent del 19 settembre, riportato da Palestine Monitor e da me aggiornato al 20 settembre):
1) Bara Nasser Habib, 3 anni, ucciso il 26 luglio a Gaza City da schegge in testa e nel corpo;
2) Shahed Saleh Al-Sheikh Eid, 3 giorni, morto dissanguato a seguito di una incursione aerea il 4 agosto ad Al-Shouka;
3) Rajaa Salam Abu Shaban, 3 anni, morto per la frattura del cranio a seguito di un raid aereo il 9 agosto a Gaza City;
4) Jihad Selmi Abu Snaima, 14 anni, ucciso da una granata il 10 settembre ad Al-Shouka;
5) Khaled Nidal Wahba, 15 mesi, morto il 10 luglio per le ferite riportate durante una incursione aerea;
6) Rawan Farid Hajjaj, 6 anni, ucciso insieme alla madre e ad una sorella durante una incursione aerea l’8 luglio a Gaza City;
7) Anwar Ismail Abdul Ghani Atallah, 12 anni, ucciso il 5 luglio a Erez da una pallottola in testa;
8) Mahfouth Farid Nuseir, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
9) Ahmad Ghalib Abu Amsha, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
10) Ahmad Fathi Shabat, 16 anni, ucciso da un missile mentre giocava a calcio l’11 luglio a Beit Hanoun;
11) Walid Mahmoud El-Zeinati, 12 anni, morto l’11 luglio a Gaza City a causa di ferite da schegge;
12) Basma Salmeya, 16 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
13) Somaya Salmeya, 17 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
14) Aya Salmeya, 9 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
15) Yehya Salmeya, 10 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
16) Nasr Salmeya, 7 anni, ucciso il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
17) Huda Salmeya, 13 anni, uccisa il 12 luglio a Jabalya durante una incursione aerea;
18) Eman Salmeya, 12 anni, ucciso il 12 luglio a Jabalya durante un’incursione aerea;
19) Raji Omar Jaber Daifallah, 16 anni, morto il 13 luglio a Gaza City a causa di ferite multiple da schegge causate da un missile;
20) Ali Kamel Al-Najjar, 16 anni, ucciso da una granata di un tank israeliano il 19 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
21) Ahmed Ali Al-Na’ami, 16 anni, ucciso da una granata di un tank israeliano il 19 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
22) Ahmed Rawhi Abu Abdu, 14 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone della Iaf il 19 luglio nel campo profughi di Al Nusairat;
23) Mohammed ‘Awad Muhra, 14 anni, ucciso da una pallottola al torace il 20 luglio nel campo profughi di Al-Maghazi;
24) Fadwa Faisal Al ‘Arrouqi, 13 anni, morta per ferite da schegge il 20 luglio a Gaza City;
25) Saleh Ibrahim Nasser, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 24 luglio a Beit Hanoun;
26) Khitam Mohammed Rebhi Tayeh, 11 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 24 luglio a Beit Hanoun;
27) Ashraf ‘Abdullah ‘Awad Abu Zaher, 14 anni, ucciso da una fucilata nella schiena il 25 luglio a Khan Yunis;
28) Nahid Mohammed Fawzi Al-Shanbari, 16 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 31 luglio a Beit Hanoun;
29) ‘Aaref Ahmed Abu Qaida, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 1° agosto a Beit Hanoun;
30) Anis Salem Abu Awad, 12 anni, ucciso il 2 agosto ad Al-Shouka durante un raid aereo;
31) Ammar Rajaa al-Natour, 17 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
32) Kifah Rajaa Al-Natour, 15 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
33) Ibrahim Suleiman al-Rumailat, 13 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 5 agosto ad Al-Shouka;
34) Ahmed Yousef ‘Abed ‘Aashour, 13 anni, ucciso da un missile il 14 agosto a Beit Hanoun;
35) Mohammed ‘Abdullah Al-Ziq, 14 anni, ucciso da un missile lanciato da un drone il 29 agosto a Gaza City;
36) Nidal ‘Abdul ‘Aziz Al-Dahdouh, 14 anni, ucciso da una fucilata il 30 agosto a Gaza City;
37) Jihad Selmi Abu Snaima, 14 anni, ucciso dal fuoco dell’artiglieria israeliana il 10 settembre a Rafah;
38) Hanan Mohammed Isma’il Abu Qudeh, 16 anni, morto il 20 settembre a Beit Hanoun a seguito delle ferite riportate il 2 settembre durante una operazione di arresto dell’Idf, in cui erano già rimasti uccisi il padre ed un fratello.
Per fortuna c’è ancora qualcuno che non dimentica e non gira la testa dall’altra parte, qualcuno che non confonde gli oppressori ed i carnefici con le vittime ed i perseguitati.