Frattini, fai qualcosa di italiano (e per gli Italiani)!
In un articolo pubblicato nel 2008 su Ha'aretz (Frattini's manifesto), Adar Primor osservava come il ministro degli esteri italiano Franco Frattini avrebbe potuto facilmente vincere il titolo di “ministro più sionista d'Europa”.
E di ciò Frattini ha dato prova anche di recente, bollando come “razzista” la decisione di Coop e Conad di sospendere la vendita di alcuni prodotti ortofrutticoli israeliani provenienti dai Territori palestinesi occupati.
Con ciò difendendo un'azienda straniera (la Agrexco) e diffamando – con grave danno d'immagine – due aziende italiane, costrette precipitosamente a fare marcia indietro (la Coop comprando addirittura un'intera pagina della Repubblica e di altri quotidiani).
In queste ore che seguono il massacro di almeno dieci attivisti della Freedom Flotilla, invece, Frattini non ha potuto fare a meno di prendere ufficialmente una posizione simile a quella degli altri Paesi Ue, deplorando “in modo assoluto l'uccisione di civili” e chiedendo l'apertura di un'inchiesta.
E, in realtà, mentre il premier turco Erdogan parla senza mezzi termini di “terrorismo di stato” israeliano, tutti i governi del mondo occidentale e l'ottimo Segretario Generale dell'Onu sembrano fare dichiarazioni fotocopia, tutti come sono “scioccati” e/o “addolorati”.
Certo, magari qualche cosa in più si potrebbe fare, come prendere ad esempio la Grecia che ha annullato l'esercitazione congiunta con l'aviazione israeliana “Minoan 2010”, iniziata il 25 maggio e che avrebbe dovuto aver termine il 3 giugno.
Non vogliamo chiedere tanto al nostro ministro degli esteri, ma una cosa sì che è suo dovere farla senza indugio alcuno: chiedere con forza immediate notizie sulla salute dei passeggeri italiani della Freedom Flotilla e adoperarsi per il loro immediato rientro in Italia.
Perchè di loro non si sa ancora assolutamente nulla, non è certo nemmeno il loro numero, e la famiglia di Angela Lano – la coraggiosa giornalista di Infopal – denuncia in un comunicato che “malgrado le varie agenzie di stampa italiane ripetano che gli italiani sequestrati dalle autorità israeliane “stanno bene”, la famiglia di Angela Lano … informa che la Farnesina e l'Ambasciata d'Italia in Israele non sono in possesso di informazioni al riguardo”.
E allora, ministro, coraggio, si attivi e ci rassicuri sulla sorte di Angela Lano, di Manolo Luppichini, di Manuel Zani e di Joe Fallisi, è suo dovere rappresentare e difendere questi nostri coraggiosi compatrioti, che hanno rischiato la vita per uno stupendo gesto di solidarietà umana verso la popolazione di Gaza, stremata dall'assedio criminale di Israele.
E, già che c'è, chieda al suo sottosegretario Alfredo Mantica di presentare immediatamente le proprie irrevocabili dimissioni. Perchè è assolutamente vergognoso che un rappresentante dello Stato italiano arrivi a dichiarare che la morte di (almeno) dieci pacifisti era inevitabile perchè “il principio della rappresaglia israeliana è un principio conosciuto nel mondo”.
Secondo Mantica, si può “discutere sulla reazione israeliana ma pensare che tutto avvenisse senza una reazione di una qualche natura era una dilettantesca interpretazione di chi ha provocato questa vicenda”.
Una vera e propria apologia della pirateria internazionale e dell'assassinio che rende la presenza di Mantica all'interno della compagine governativa non più sostenibile, né politicamente né, soprattutto, moralmente.
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