Si indaghi sulla morte del prigioniero palestinese Hassan al-Turabi
Il Palestinian Centre
for Human Rights (PCHR) chiede un’indagine immediata e indipendente sulle
circostanze della morte di un prigioniero palestinese, Hassan al-Turabi,
avvenuta martedì, 5 novembre 2013, nell’ospedale di Affoula, in territorio
israeliano. Il PCHR è profondamente turbato dal fatto che le autorità
israeliane possano aver ritardato nell’offrire al prigioniero (1) un
trattamento medico tempestivo ed adeguato alle sue condizioni. Il PCHR,
inoltre, condanna Israele per aver ignorato i ripetuti appelli per il rilascio
di al-Turabi, sofferente di leucemia.
Hassan ‘Abdul Halim
‘Abdul Qader al-Turabi, 23enne del villaggio di Surra, vicino Nablus, è morto
la mattina di martedì, 5 novembre 2013, nell’ospedale di Affoula, all’interno
del territorio israeliano, dove era in cura per la leucemia.
Le forze israeliane
avevano prelevato al-Turabi dalla sua casa nel villaggio di Surra il 7 gennaio
2013, benché sapessero che soffrisse di
leucemia. Il procuratore militare israeliano aveva accusato al-Turabi di
appartenere alla Jihad islamica e di far parte di una delle sue cellule armate.
Le sue condizioni di salute erano peggiorate 3 settimane fa nel carcere di
Mageddo, all’interno del territorio israeliano, a causa dello scoppio di alcuni
vasi sanguigni e di un violento vomito di sangue, così fu trasferito
all’ospedale di Affoula. Venne ricoverato nel reparto di terapia intensiva,
dove si scoprì che aveva tre coaguli di sangue nel collo, al torace e
all’addome. Due giorni dopo, l’esercito israeliano annullò il suo ordine di
detenzione, ma fu tenuto in ospedale a causa delle sue condizioni critiche.
La morte di al-Turabi
evidenzia il deterioramento delle condizioni di detenzione dei prigionieri palestinesi
all’interno delle carceri israeliane, che includono le misure repressive nei
loro confronti, la negligenza medica cui sono soggetti e l’incapacità di
fornire le cure mediche necessarie a centinaia di pazienti, specialmente a
quelli che soffrono di gravi malattie.
Con la morte di
al-Turabi, il numero dei prigionieri palestinesi che sono morti nelle carceri
israeliane nel corso del 2013 è salito a tre. Il 2 aprile 2013, Maisara Abu
Hamdiya, un 64enne di Hebron, è morto nell’ospedale militare di Soroka, in
Israele, dove era in cura per un cancro alla gola; e il 23 febbraio 2013,
Arafat Jaradat, 30enne di Hebron, è morto a causa delle torture a cui è stato
sottoposto durante l’interrogatorio nel carcere di Mageddo, all’interno di
Israele.
Il PCHR ritiene le
autorità israeliane pienamente responsabili della morte di al-Turabi, e:
1. Chiede un’indagine
immediata e indipendente sulla morte di al-Turabi;
2. Fa appello alla comunità
internazionale affinché obblighi Israele a rispettare il diritto internazionale
e il diritto umanitario, in particolare la Quarta Convenzione
di Ginevra e le Norme minime dell’Onu sul Trattamento dei Prigionieri; e
3. Esprime
preoccupazione per il deterioramento delle condizioni di salute delle centinaia
di palestinesi attualmente detenuti nelle carceri e nei centri di detenzione
israeliani a causa della negligenza medica, e chiede il trasferimento immediato
in ospedale per i prigionieri che soffrono di gravi malattie, affinché ricevano
cure mediche adeguate.
(fonte)
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