18 gennaio 2011

Voci nel silenzio: per non dimenticare le vittime del massacro israeliano a Gaza.


L'offensiva israeliana denominata "Piombo Fuso" - nel periodo compreso tra il 27 dicembre del 2008 e il 18 gennaio del 2009 - ha provocato la morte di 1.419 Palestinesi, 1.167 dei quali (l'82% del totale!) erano civili inermi e innocenti, e oltre 5.300 feriti.

Enormi e sconcertanti sono state le conseguenze per le abitazioni e le infrastrutture ad uso civile, ivi inclusi scuole, ospedali, fabbriche. I ricoveri gestiti dall'UNRWA distrutti dai raid israeliani - secondo i dati della stessa organizzazione - sono stati 3.600, 2.700 quelli gravemente danneggiati.

Secondo i dati del governo di Gaza, le case distrutte o danneggiate sono state 51.553, tra queste 3.336 sono state completamente distrutte e 4.021 hanno subito gravi danni.

Sin dall'immediata fine delle operazioni Israele, in violazione della risoluzione 1860/2009 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha negato inoltre la riapertura dei valichi di frontiera con la Striscia, impedendo l'ingresso dei beni necessari per le riparazioni e la ricostruzione, vietando in maniera pressocché totale le esportazioni, limitando la libertà di movimento dei residenti e determinando una gravissima crisi umanitaria che perdura tutt'oggi.

Per ricordare le devastazioni di "Piombo Fuso", per invocare la immediata eliminazione del blocco dei valichi di Gaza, per chiedere con forza che i crimini israeliani non rimangano impuniti, per ripristinare con la forza delle parole il diritto di ricordare le vittime innocenti della barbarie israeliana, donne, bambini, povera gente inerme, è stata organizzata a Palermo la terza edizione della rassegna "Voci nel silenzio", che si svolgerà dal 18 al 20 gennaio all'Atelier del Piccolo Teatro Montevergini, al numero 8 della via omonima, e dal 21 al 23 gennaio al Piccolo Teatro Patafisico, sito in Salita della Guilla, dietro la Cattedrale.

A organizzare la manifestazione è il “Coordinamento di solidarietà con il popolo palestinese”, in collaborazione con Arca “Federazione delle associazioni e delle comunità degli immigrati”, la comunità Rom di Palermo e l’associazione “Luminarie”. L’iniziativa è finalizzata anche a contribuire alla seconda missione della “Freedom Flottillia” che, nell’indifferenza di troppi verso la drammatica situazione di Gaza e della Palestina occupata, cercherà di rompere l’assedio alla Striscia, costringendo il mondo a volgere lo sguardo verso una regione dove le parole “pace” e “giustizia” sembrano aver perso ogni significato.

Questo è il programma degli appuntamenti.

Piccolo Teatro Montevergini

18 gennaio - Layla e i rumori degli aerei

Mario Bellone introduce i video di Stefano Savona girati durante il bombardamento di Gaza. Incontro-intervista con l'autore.

19 gennaio - Versi di terra ferita

Recital di poesie di Mahmoud Darwish.
Yousif Latif Jaralla, voce. Carlos Riboty, voce. Lelio Giannetto, contrabbasso. Said Benmsafer, liuto. Michele Piccione, percussioni.

20 gennaio - Il silenzio dei vivi e le grida dei morti

La meccanicità dei mass media di fronte alla tragedia palestinese. Partecipano: Vincenzo Guarrasi, geografo, Marcello Faletra, saggista, Lidia Tilotta, giornalista.

Tutti gli eventi avranno inizio alle ore 21:00 e saranno preceduti da buffet arabo-palestinese e dal té. Saranno raccolti contributi finalizzati al finanziamento della Freedom Flotilla 2, la cui partenza è programmata per la prossima primavera. Sono previsti infine, nel corso delle serate, due collegamenti telefonici con Vittorio Arrigoni e Moni Ovadia

Piccolo Teatro Patafisico.

MINIMO TEATRO FESTIVAL I EDIZIONE
Data: dal 20 al 23 gennaio 2011 - Ora: 21:00

Per un pugno di Datteri

PROGRAMMA DEL FESTIVAL La rassegna si svolgerà in 4 serate: 20, 21, 22 e 23 gennaio 2011 e sarà così organizzata. Il programma potrà essere integrato nel caso di iniziative promosse dalle associazioni che vorranno entrare a far parte dell'organizzazione.

20 gennaio: Serata di presentazione
h 18.30 Aperitivo e apertura del Festival.Verrà offerto del cibo cucinato da un cuoco arabo, mentre sul palco si avvicenderanno tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto ai quali sarà chiesto di raccontare chi sono e che attività svolgono sul territorio. Saranno presentate due pillole video su Gaza e la mostra sulla storia della Palestina in manifesti realizzate dalla ONG CISS - Cooperazione Internazionale Sud Sud.

21 gennaio - La Tana della iena di Hassan Itab (Palestina) con Carlo Orlando musiche in scena Simone Martino

22 gennaio - Ingannati liberamente tratto da Uomini sotto il sole di Ghassan Kanafani (Palestina) con Nicola Pannelli

23 gennaio - Habibi e altre storie.... con Paolo Li Volsi, Dario Mangiaracina, Carlo Orlando, Nicola Pannelli

Ogni sera prima degli spettacoli, dalle 19.30 con un piccolo contributo, sarà possibile cenare con un piatto di pietanze arabe e il ricavato sarà raccolto dal Coordinamento di Solidarietà con il Popolo Palestinese e inviato a sostegno della campagna per la Freedom Flottilla 2.

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11 maggio 2010

Palermo commemora la Nakba.


Al-Nakba, "la catastrofe" è il termine usato dai Palestinesi per definire la pulizia etnica che precedette ed accompagnò la nascita dello stato di Israele, la cui data è convenzionalmente fissata il 15 maggio del 1948, giorno del ritiro delle truppe del Regno Unito dalla Palestina.

Quando questa fu compiuta, nel giro di circa sei mesi, più di metà della popolazione palestinese originaria (quasi ottocentomila persone) era stata spossessata delle proprie terre, 531 villaggi erano stati distrutti, 11 quartieri urbano svuotati dei loro abitanti. Il tutto accompagnato da massacri inauditi e vergognosi quali quelli di Deir Yassin, Tantura, Dawaymeh ed altri ancora.

La Nakba, insieme alla questione correlata del diritto al ritorno dei profughi, sono stati oggetto negli anni di un tentativo di cancellazione dai libri di storia e dall'agenda di ogni piano di pace. Nel febbraio del 2010 il Parlamento israeliano ha addirittura approvato una legge che proibisce di manifestare pubblicamente lutto e dolore in occasione della ricorrenza del 15 maggio.

Il perché ce lo spiega lo storico israeliano Ilan Pappe: Dietro a queste misure draconiane del governo israeliano per impedire qualsiasi discussione sul diritto al ritorno sta una paura profondamente radicata riguardo al dibattito sul 1948, poichè il "trattamento" riservato ai Palestinesi in quegli anni è collegato con l'emergere di questioni spiacevoli rispetto alla legittimità morale del progetto sionista nel suo complesso. Per gli Israeliani è quindi fondamentale sostenere e rafforzare il meccanismo della negazione, non solo per far fallire le rivendicazioni palestinesi nel processo di pace, ma - molto più importante - per ostacolare ogni discussione significativa sulla natura e sui fondamenti morali del sionismo.

Per gli Israeliani, riconoscere i Palestinesi come vittime delle azioni di Israele è fonte di profondo turbamento, almeno per due motivi. Sia perchè dovrebbero fare i conti con l'ingiustizia storica che metterebbe Israele sotto accusa per la pulizia etnica della Palestina del 1948 e in dubbio gli stessi miti fondanti dello Stato d'Israele, sia perchè emergerebbe una miriade di problemi etici che avrebbero implicazioni inevitabili per il futuro dello Stato (Ilan Pappe, "La pulizia etnica della Palestina, pg.291).

Anche il Coordinamento di solidarietà con il popolo palestinese di Palermo, in collaborazione con l'A.N.P.I. e Radio 100passi, partecipa alle commemorazioni per il 62° anniversario dell'esilio dei profughi palestinesi:

AL-NAKBA
canto del 62° anniversario dell'esilio del popolo palestinese

13 maggio 2010, ore 20:00 - Conservatorio di Musica di Stato Vincenzo Bellini

Performance poesie, musica, canto e narrazione
Mostra fotografica dell'esodo del popolo palestinese
Sapori della Terra Santa pietanze tipiche palestinesi

Partecipano Alessandra Pizzullo (voce poetica), Said Benmsafer (liuto), Lelio Giannetto (basso), Yousif Latif Jaralla (narratore), Matilde Politi, Giana Guaiana (canto).

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