4 luglio 2011

Elenco manifestazioni contro "l'arresto" della Freedom Flotilla da parte del governo greco

Dal sito ufficiale della Stefano Chiarini, la nave italiana che fa parte della Freedom Flotilla 2 - Stay Human.

Il Mediterraneo non è proprietà di Israele
Freedom Flotilla Italia – Comunicato stampa 1 luglio 2011

La nave Statunitense “Audacity of Hope” ha deciso di tenere fede al proprio nome ed è salpata, per essere bloccata dopo un quarto d’ora di navigazione dalle autorità portuali greche che hanno intimato agli attivisti di tornare in porto ad Atene minacciando l’equipaggio ed i passeggeri con le armi. Stesso tentativo e stesso esito per la nave canadese Taharir.

Intanto una nota del Ministero per la sicurezza interna greco mostra tutta la subalternità del governo di Papandreou alle politiche israeliane, dichiarando che la Grecia vieta alle barche della Freedom Flotilla 2 di salpare per Gaza. Nel mare greco, in queste ore, si sta giocando un vero e proprio braccio di ferro tra i sostenitori del diritto internazionale e quelli del diritto di Israele, diritti che come è dimostrato sin dalla nascita dello Stato di Israele non fanno che confliggere.

Come ignora Gianni Letta che risponde alla sollecitazione della Freedom Flotilla Italia con un comunicato dove dice che non è in grado di garantire la sicurezza degli italiani diretti a Gaza “…trattandosi di iniziative in violazione della vigente normativa israeliana”.

“Non immaginavamo che tutto il Mediterraneo fosse proprietà di Israele” hanno commentato dalla FF2 gli attivisti internazionali determinati a portare a termine la missione, non solo umanitaria, ma soprattutto politica di fare approdare le navi a Gaza. L’obiettivo è quello di rompere un assedio che si protrae da troppo tempo ai danni di una popolazione che subisce una punizione collettiva, laddove sono proprio il diritto internazionale, le convenzioni e i trattati, nati per salvaguardare le popolazioni oppresse, ad affermare che tutto questo oltre a essere inumano, è fuorilegge.

MOBILITIAMOCI PER FARE PRESSIONE SUL GOVERNO GRECO

Freedom Flotilla Italia indice un presidio davanti all’Ambasciata greca in Via Mercadante a Roma lunedì 4 luglio alle 17,00 e invita alla mobilitazione in tutta Italia

Invitiamo tutte e tutti a scrivere all’ambasciata di Grecia in Italia, all’indirizzo gremroma@tin.it, a telefonare al n. 06-8537551 e ad inviare fax al n. 06-8415927.
Per adesioni: roma@freedomflotilla.it
Contatti: 333/5601759 – 338/1521278

Elenco manifestazioni per fare pressione sul governo greco

BOLOGNA 4 LUGLIO SIT - IN ORE 17,30 DAVANTI AL CONSOLATO GRECO IN VIA INDIPENDENZA 67

MILANO 4 LUGLIO ore 17:30 PRESIDIO davanti al consolato greco in Viale Beatrice d’Este, 1 che dà il via all'assedio permanente del consolato, che durerà fino a quando il governo greco non consentirà la partenza di tutte le navi della coalizione.

NAPOLI 4 LUGLIO ore 18 PRESIDIO in piazza del Gesù in sostegno della FF2

FIRENZE 4 LUGLIO PRESIDIO ore 17:00 davanti al Consolato di Grecia, in via Cavour 38.

PALERMO 4 LUGLIO PRESIDIO ore 17:00 - 20:30 PIAZZA GIUSEPPE VERDI

PARMA 4 LUGLIO PRESIDIO ore 18:00 - 21:00 Piazza GARIBALDI

BARI 4 LUGLIO PRESIDIO h 19 davanti al consolato greco in Via Giovanni Amendola, 172

TORINO 5 LUGLIO ore 18 presidio davanti alla prefettura in piazza Castello a Torino contro il governo italiano complice del blocco della Fredom Flotilla 2. Il governo greco, ricattabile e ricattato, ha obbedito agli ordini di Israele, UE, USA e ONU.ISM-Italia

BRINDISI 5 LUGLIO alle ore 18.00, Consolato Greco, Via Giovanni Tarantini 52 (nei pressi di piazza santa Teresa) PRESIDIO IN SOSTEGNO DELLA FREEDOM FLOTILLA

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28 giugno 2011

Appello per la protezione della Freedom Flotilla 2

I tentativi organizzati da Israele e l’impressionante apparato propagandistico volto a ostacolare la partenza della Freedom Flotilla 2 alla volta di Gaza non lasciano nulla di intentato, dagli atti di sabotaggio alle pressioni politiche sui governi, dalle azioni legali ai video fake immessi su YouTube.

E’ dunque più che mai importante fornire alla flottiglia in partenza il sostegno popolare più ampio possibile, anche e soprattutto perché siano garantiti i diritti umani e l’incolumità dei partecipanti.

La petizione on line rivolta al Presidente Napolitano affinchè le istituzioni italiane “facciano pressione politica su Israele per assicurare che i passeggeri a bordo della Freedom Flotilla per Gaza non siano attaccati violentemente dai militari israeliani” ha superato le 5.400 firme. La petizione chiede al Presidente della Repubblica di intervenire per garantire la sicurezza degli attivisti ed il loro diritto di arrivare a Gaza, in conformità alle leggi internazionali.

Un’altra iniziativa a sostegno della Freedom Flotilla è stata lanciata dalla famiglia di Vittorio Arrigoni, il volontario italiano assassinato a Gaza lo scorso aprile, insieme al Premio Nobel Dario Fo, a Franca Rame, Moni Ovadia, i sindaci di Napoli e Genova Luigi de Magistris e Marta Vincenzi, Vincenzo Vita ed altri senatori del PD e del Gruppo Misto, Padre Alex Zanotelli, il portavoce dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando, i musicisti Fiorella Mannoia e Toni Esposito, Don Nandino Capovilla di Pax Christi, Alessandra Mecozzi e Giorgio Cremaschi della Fiom – Cgil, che hanno sottoscritto l’appello che segue.

CON LA FREEDOM FLOTILLA STAY HUMAN

Dal 2006 la popolazione della Striscia di Gaza vive sotto assedio. Questo assedio, illegale secondo il diritto internazionale, è una punizione collettiva di tutta la popolazione, privata dei suoi diritti fondamentali: libertà di movimento, diritto alla salute, diritto all’educazione ed al lavoro. La situazione è stata resa ancora più insostenibile dall’attacco israeliano «Piombo fuso» che, due anni fa, ha fatto di Gaza un grande campo di rovine, con più di 1.400 morti e migliaia di feriti.

Nel maggio 2010, con un’iniziativa non violenta ed umanitaria, la Freedom Flotilla ha cercato di rompere l’assedio, ma l’esercito israeliano ha attaccato i battelli in acque internazionali, uccidendo 9 passeggeri e ferendone molti altri.

Questa «violazione grave dei diritti dell’uomo» secondo il Consiglio dei Diritti dell’Uomo dell’ONU, ha provocato le proteste dei governi e dei popoli del mondo. Sotto la pressione internazionale, il governo israeliano ha finto di alleggerire il blocco di Gaza, ma sia l’ONU che le agenzie umanitarie confermano che la situazione è sempre gravissima.

Proseguendo nell’impegno di far cessare l’assedio di Gaza, migliaia di associazioni della società civile internazionale si sono unite per allestire una nuova Freedom Flotilla, che partirà alla fine di questo mese verso Gaza. Dalla nuova Freedom Flotilla, che ha assunto il nome Stay Human in omaggio alla memoria di Vittorio Arrigoni, farà parte una nave italiana, la «Stefano Chiarini». La coalizione italiana che sostiene la «Stefano Chiarini» è formata da quasi duecento fra associazioni, comitati di solidarietà, forze politiche e sindacali.

Noi, rappresentanti dei cittadini, personalità politiche ed intellettuali, denunciamo la situazione umanitaria ed umana drammatica imposta ai Palestinesi di Gaza non a causa di una catastrofe naturale ma da una politica illegale di imprigionamento e di azioni militari. Questa politica non sarebbe stata possibile senza la passività della comunità internazionale e dei governi dell’Unione Europea, che hanno condannato l’assedio di Gaza soltanto a parole, senza fare nulla per farlo cessare. Oggi è urgente agire per la fine di questo assedio.

Nella nostra diversità di approcci, risolutamente attaccati al diritto internazionale ed alla sua applicazione piena ed intera così come prevista dalla Carta delle Nazioni Unite, facciamo appello a sostenere l’iniziativa non violenta dei passeggeri che prenderanno il mare fra poche settimane e chiediamo alle autorità italiane di garantire la vita, l’incolumità e la sicurezza dei nostri connazionali impegnati in una missione umanitaria e non violenta.

Chiediamo alle cittadine ed ai cittadini italiani di mobilitarsi in solidarietà con i volontari della Freedom Flotilla Stay Human, per la fine dell’assedio di Gaza e per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, attraverso il riconoscimento del diritto del popolo palestinese alla vita, alla terra ed alla libertà.

Invito tutti i lettori del blog ad aderire all’appello, inviando una email al seguente indirizzo: appelloff2@libero.it

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