8 settembre 2009

Palestina, tre conferenze da non perdere.

CON LA TERRA SANTA NEL CUORE

TRE CONFERENZE DI TESTIMONIANZA:
a Torino - Roma - Palermo,
il 19, 24 e 26 settembre 2009


I RACCONTI DELLE “PIETRE VIVE” DI TERRA SANTA, LE COMUNITÀ A RISCHIO D’ESTINZIONE, TESTIMONIANZE DIRETTE - RESOCONTI FOTOGRAFICI - VIDEO FILMATI ORIGINALI SENZA CENSURE E BAVAGLI

“LA VERITÀ VI RENDERÀ LIBERI”

"Alleanza per la Terra Santa Libera", in collaborazione con i diversi circoli, istituti e associazioni di seguito citati, che hanno voluto dare il loro contributo alla riuscita di queste serate, è lieta di invitarvi alle conferenze di Torino, Roma e Palermo, le quali sono anche l'occasione per il nostro amico Fadi Shirak, che ha dovuto passare più volte le forche caudine sioniste per raggiungerci, di conoscere la nostra bella Italia e gli amici italiani che vorranno ascoltare le sue storie di ordinaria ingiustizia ai danni di un popolo intero. Filippo Fortunato Pilato, responsabile organizzativo, lo accompagnerà e introdurrà.

Video e foto saranno proiettati. Diversi testi sull'argomento verranno presentati e venduti direttamente nelle rispettive sale.

Non fate mancare la vostra calorosa presenza, perchè Fadi, fra tre settimane, se ne dovrà tornare nella "galera Palestina", da suo figlio.

DI SEGUITO I DETTAGLI DELLE CONFERENZE, CITTA' PER CITTA'

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A TORINO : SABATO 19 SETTEMBRE - ORE 20,30
Presso il “Centro Educativo della Provvidenza”
Sala della Biblioteca - C.so Trento 13

RELATORI:

UNA GUIDA ARABO-CATTOLICA DI TERRA SANTA
Fadi Shirak

UN SACERDOTE, STORICO ED ESPERTO DI TEOLOGIA E POLITICA DI TERRA SANTA
Don Curzio Nitoglia

UN ORGANIZZATORE DI PELLEGRINAGGI E SUPPORTO ALLE PIETRE VIVE DI T.S.
Filippo Fortunato Pilato

UNA GIORNALISTA ITALIANA TESTIMONE
Angela Lano

UN CORRISPONDENTE DAL LIBANO
Dagoberto Huseyn Bellucci

IL MODERATORE
Alessio Margaroli

Organizzazione a cura di:Alleanza per la Terra Santa Libera

con la partecipazione di: InfoPal.it

per informazioni : aid@terrasantalibera.org

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A ROMA : GIOVEDI’ 24 SETTEMBRE - ORE 19
Presso l’aula magna della Chiesa Americana
Via Napoli 58 (angolo via Nazionale) - Roma

RELATORI:

UNA GUIDA ARABO-CATTOLICA DI TERRA SANTA
Fadi Shirak

UN SACERDOTE, STORICO ED ESPERTO DI TEOLOGIA E POLITICA DI TERRA SANTA
Don Curzio Nitoglia

UN ORGANIZZATORE DI PELLEGRINAGGI E SUPPORTO ALLE PIETRE VIVE DI T.S.
Filippo Fortunato Pilato

Organizzazione a cura di: Alleanza per la Terra Santa Libera

in collaborazione con: Circolo di Ordine Futuro-Roma

per informazioni : aid@terrasantalibera.org

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A PALERMO : SABATO 26 SETTEMBRE, ORE 18:30
AULA MAGNA "ISTITUTO PLATONE"
( VIA S. BONO, 31 – TRAVERSA VIA SAMPOLO )
Info: 331 2455423

RELATORI:

UNA GUIDA ARABO-CATTOLICA DI TERRA SANTA
Fadi Shirak

UN ORGANIZZATORE DI PELLEGRINAGGI E SUPPORTO ALLE PIETRE VIVE DI T.S.
Filippo Fortunato Pilato

Organizzazione a cura di: Alleanza per la Terra Santa Libera

in collaborazione con: Circolo di Ordine Futuro-Palermo

in collaborazione con: Istituto Carlo Magno

per informazioni : aid@terrasantalibera.org

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Visita http://www.gerusalemmeterrasanta.org/ per ulteriori informazioni, aggiornamenti, notizie, video, libri, mercatino d'artigianato palestinese, per sostenere le pietre vive di Terra Santa, per superare i muri, per testimoniare, per non poter dire " ...io non sapevo...". Carità e Verità non possono essere separate.

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20 novembre 2008

Intervista a Vittorio Arrigoni.

Dal sito di Infopal, riportiamo questa intervista telefonica con Vittorio Arrigoni, noto blogger e attivista per i diritti umani arrestato il 18 novembre dalla marina israeliana mentre, come al solito, accompagnava alcuni pescatori palestinesi in una battuta di pesca al largo della costa di Gaza.
Nessun commento è necessario riguardo al contenuto, da cui risalta, ancora una volta, il rispetto della legalità internazionale e dei diritti umani da parte degli Israeliani, la loro brutalità e il loro odio razzista, la pretestuosità delle ragioni di "sicurezza" accampate ogni volta che si macchiano di un crimine.
Infopal, mercoledì 19 novembre, ore 19.

Abbiamo intervistato Vittorio Arrigoni, attivista dell'International Solidarity Movement, rapito ieri dalle forze israeliane mentre si trovava in mare con i pescatori di Gaza, anch'essi sequestrati e poi liberati questa mattina.

Al momento, Vittorio è rinchiuso nel carcere di Ramle. Si sente un gran frastuono: i suoi compagni di cella, rifugiati eritrei fuggiti dalla guerra, stanno guardando una partita.

Come stai?

Eh, ora che ho ripreso contatto con il mondo esterno, meglio...La notizia della liberazione dei 15 pescatori mi ha tirato su di morale. Ieri avevamo iniziato uno sciopero della fame, proprio per ottenerne la scarcerazione...

Ci racconti cos'è successo ieri mattina? Sai, un importante quotidiano italiano, che oggi ha riportato un trafiletto sul vostro sequestro, ha parlato di pescatori e attivisti "prelevati" dai militari israeliani...Per il resto, tg e testate più importanti hanno osservato il silenzio assoluto.

Altro che "prelevati"! Si è trattato di un rapimento, di un sequestro di persona in piena regola! Eravamo in mare, a 6 miglia nautiche al largo delle coste di Gaza (per il diritto internazionale si tratta di acque gazesi, ndr), con tre pescherecci, quando ci siamo di trovati di fronte una scena incredibile: navi da guerra, e gommoni Zodiac, da cui sono spuntate teste di cuoio, militari incappucciati e armatissimi. Un attacco bellico in piena regola contro pescatori e pacifisti, da non crederci! Due pescherecci sono stati subito bloccati e le persone a bordo sequestrate. Poi, hanno circondato il nostro. Io mi sono arrampicato sul tetto della barca e ho cercato di parlare al capitano: "Che problema vi creano dei pescatori? Problemi di sicurezza? Di che avete paura?", ho chiesto. Ma non ne ho ottenuto risposte. Da dietro le maschere, quegli uomini, giovanissimi, ci guardavano con occhi che sprizzavano odio. Un odio animalesco. Li educano all'odio e al disprezzo verso i palestinesi.

Poi, com'è andata a finire?

Sono saltati a bordo, all'arrembaggio. Ho detto loro, mentre mi puntavano le loro armi contro la testa: "Allora, uccidetemi!". Mi hanno sparato contro con una pistola elettrica, la Taser, made in Usa, che scarica scosse elettriche ad alto voltaggio, molto pericolose. Poi, hanno cercato di buttarmi giù dal tetto, temendo di cadere e rompermi la spina dorsale, mi sono gettato in mare e ho iniziato a nuotare verso riva, inseguito dagli spari di proiettili veri. Dopo mezz'ora non avevo più fiato e mi sono arreso. Mi hanno portato insieme agli altri nella prigione di Ashkelon, dove ho assistito a scene allucinanti, da campo di concentramento: i pescatori sono stati costretti a spogliarsi e sono stati ammanettati come criminali e portati via. Dico, dei pescatori! Io sono finito nella prigione dove tre anni fa fui rinchiuso e picchiato dai soldati israeliani. Che brutti ricordi. Ci hanno accolto con pesanti insulti, ingiurie, risate di scherno...Sono stato rinchiuso con un altro in un cesso, sì, in un cesso, un posto schifoso e angusto. Per spregio, ovviamente. E sono stato tenuto incatenato alle caviglie.

L'ambasciata italiana si sta occupando del tuo caso...

Sì, ho ricevuto la visita del Console. Pensa che si è rivolto alla direzione carceraria dicendo loro che avevo il diritto di telefonargli, "secondo il diritto internazionale". Ha usato questa espressione, con loro, che del diritto internazionale e umanitario se ne fanno un baffo...

E ora, ti manderanno via...

Stiamo aspettando la sentenza di espulsione...Ho lasciato tutto nel mio appartamento di Gaza - passaporto, documenti...E sono molto dispiaciuto per il buon lavoro che stavamo portando avanti con contadini e pescatori, che con la nostra espulsione verrà interrotto.

Che è esattamente ciò che vogliono...

Già...Cercano di intimidirci. Sono preoccupato anche per i pescatori, a cui hanno sequestrato le tre barche...Esse danno lavoro e sostentamento a circa 50 famiglie. Ma almeno sono liberi...Altri, prima di loro, hanno passato mesi in carcere, nel Negev...

Se vi mandano via, tornerete?

Vorrei tornare con il prossimo viaggio di Dignity, a dicembre. Certo, faranno di tutto per impedircelo.

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