SOMMARIO
Uso delle armi: durante il periodo riportato, 7 civili palestinesi, inclusi un bambino e una donna, sono stati feriti in Cisgiordania dal fuoco delle truppe israeliane.
Il 24 luglio 2009, 3 civili palestinesi sono stati feriti quando le truppe israeliane hanno usato la forza contro una dimostrazione pacifica organizzata da civili palestinesi per protestare contro la costruzione del Muro di Annessione nel villaggio di Ni’lin, a ovest di Ramallah. Parecchi dimostranti hanno anche sofferto per l’inalazione di una sostanza dall’odore disgustoso usata dalle forze di occupazione. Gli israeliani hanno usato questa stessa sostanza per la prima volta l’8 agosto del 2008.
Incursioni: durante il periodo riportato, le forze di occupazione israeliane hanno condotto almeno 21 incursioni militari nelle comunità palestinesi della Cisgiordania. Gli israeliani hanno arrestato 14 civili palestinesi, inclusi due minori. Il 28 luglio, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato 200 lavoratori palestinesi provenienti dal villaggio di Barta’a, a ovest di Jenin.
STRISCIA DI GAZA
Le forze di occupazione israeliane continuano a tenere chiusi da oltre due anni tutti i valichi di confine verso la Striscia di Gaza. L’assedio israeliano, che è stato stabilmente inasprito a partire dal giugno del 2007, ha avuto un impatto disastroso sulla situazione economica ed umanitaria della Striscia di Gaza.
- Un milione e mezzo di persone vengono deprivate dei propri diritti basilari, inclusi la libertà di movimento e i diritti ad adeguate condizioni di vita, al lavoro, alla salute e all’istruzione.
- La principale preoccupazione del milione e mezzo di persone che vivono nella Striscia di Gaza è quella di soddisfare il fabbisogno essenziale di cibo, medicine, acqua, elettricità.
- Le forze di occupazione israeliane continuano ormai da più di due anni ad impedire l’ingresso nella Striscia di Gaza delle materie prime per l’edilizia.
- Israele non consente forniture di combustibili nella Striscia di Gaza dal 10 dicembre 2008, eccettuati limitati quantitativi di gas da cucina.
- Il valico internazionale di Rafah è rimasto aperto solo per pochi giorni per un certo numero di pazienti che avevano ricevuto trattamenti medici all’estero e necessitavano di ritornare a casa nella Striscia di Gaza.
- Le forze di occupazione israeliane continuano a tenere chiuso il valico di Beit Hanoun (Erez) per i civili palestinesi che intendono recarsi in Cisgiordania e in Israele per cure mediche, commercio o visite sociali.
- Il tasso di povertà è salito a circa l’80% e quello di disoccupazione al 60%.
- Le forze di occupazione israeliane continuano ad impedire l’ingresso dei pezzi di ricambio per le reti idriche e quelle fognarie. Le perdite derivate a questo settore vengono stimate in 6 milioni di dollari.
- le forze di occupazione israeliane hanno imposto ulteriori restrizioni all’ingresso nella Striscia di Gaza di diplomatici, giornalisti e operatori umanitari. Gli israeliani hanno impedito ai rappresentanti di numerose organizzazioni umanitarie internazionali di recarsi nella Striscia di Gaza.
- Almeno 900 prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane vengono deprivati del diritto a ricevere visite familiari da oltre due anni.
- Le forze di occupazione israeliane continuano ad attaccare i pescatori palestinesi lungo le coste della Striscia di Gaza.
CISGIORDANIA
Le forze di occupazione israeliane continuano ad imporre severe restrizioni alla libertà di movimento dei civili palestinesi in ogni parte della Cisgiordania, incluso il territorio occupato di Gerusalemme est. A migliaia di civili palestinesi provenienti dalla Cisgiordania e dalla Striscia di Gaza continua ad essere negato l’accesso a Gerusalemme.
- Le forze di occupazione israeliane hanno istituito posti di blocco all’interno e attorno Gerusalemme, limitando fortemente l’accesso dei palestinesi alla città. Ai civili viene frequentemente impedito di pregare nella Moschea di al-Aqsa.
- Vi sono all’incirca 630 blocchi stradali e posti di blocco, presidiati e non, attraverso la Cisgiordania. In aggiunta, vi sono dai 60 agli 80 posti di blocco “volanti” o temporanei istituiti ogni settimana dagli israeliani lungo tutta la West Bank.
- Una volta completato, il Muro di Annessione illegale si estenderà per 724 chilometri attorno alla Cisgiordania, isolando ulteriormente l’intera popolazione. 350 chilometri del Muro sono già stati costruiti. Approssimativamente il 90% del Muro è stato costruito all’interno della West Bank, confiscando ulteriormente territorio palestinese.
- Almeno il 65% delle principali strade che conducono a 18 comunità palestinesi della Cisgiordania sono chiuse o interamente controllate dalle forze di occupazione israeliane (47 su 72 strade).
- Lungo tutta la Cisgiordania vi sono circa 500 chilometri di strade il cui uso è riservato. In aggiunta, circa un terzo della Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est, è inaccessibile ai Palestinesi senza un permesso rilasciato dalle forze di occupazione. Questi permessi sono molto difficili da ottenere.
- Le forze di occupazione israeliane continuano a bersagliare e ad assalire i dimostranti che tengono pacifiche manifestazioni di protesta contro la costruzione del Muro di Annessione.
- I civili palestinesi continuano ad essere tormentati dalle forze di occupazione israeliane a Gerusalemme e lungo tutta la Cisgiordania, inclusi coloro i quali vengono regolarmente fermati e perquisiti per le strade dagli israeliani.
Giudaizzazione di Gerusalemme: le forze di occupazione israeliane hanno intensificato le misure arbitrarie contro i civili palestinesi a Gerusalemme est, per costringerli ad abbandonare la città. Il 26 luglio, coloni israeliani si sono impadroniti di una casa nel quartiere di Sheikh Jarrah. Il 27 luglio, coloni israeliani hanno preso d’assalto una casa nello stesso quartiere e da lì hanno iniziato ad attaccare le abitazioni vicine. Il 28 luglio, le forze di occupazione israeliane hanno ordinato a due famiglie palestinesi di sgomberare le proprie case in due settimane. Il 29 luglio, un gran numero di coloni israeliani ha fatto irruzione nei cortili della Moschea di al-Aqsa e ha tenuto cerimonie ebraiche.
Attività di colonizzazione: gli israeliani hanno proseguito le attività di colonizzazione e i coloni israeliani stanziati nei Territori occupati in violazione del diritto umanitario internazionale hanno proseguito i loro attacchi contro i civili palestinesi e le loro proprietà. Il 27 luglio, le forze di occupazione israeliane sono entrate nel villaggio di Kufol Hares, a nord ovest di Salfit e hanno notificato a 8 civili palestinesi l’ordine di interrompere i lavori di costruzione nelle proprie case. Il 23 luglio, svariati coloni israeliani dell’insediamento di Yits’har, a sud di Nablus, hanno attaccato le case palestinesi situate ad est del villaggio di Southern ‘Assira, a sud della città.. Il 24 luglio, decine di coloni israeliani, scortati dalle truppe di occupazione, hanno iniziato ad erigere una recinzione in ferro su un’area di circa 4 ettari nel villaggio di Bourin, a sud di Nablus, per stabilirvi un nuovo avamposto colonico. Secondo il rapporto biennale della “Amministrazione Civile” israeliana, alla fine del giugno del 2009, il numero dei coloni israeliani in Cisgiordania era pari a 304.569. Questo dato non include i coloni che vivono all’interno e attorno Gerusalemme, nonché negli avamposti colonici non registrati dall’Amministrazione Civile. Il numero dei coloni israeliani che non sono sotto l’amministrazione dei consigli locali è salito del 4,4%. Le colonie di natura ideologica sono quelle che hanno visto il maggior incremento di popolazione.
(Il rapporto dettagliato può essere consultato, in lingua inglese,
qui).